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    Legenda

    Acqua, gelo, calore: i principali fenomeni esogeni erodono, scavano i detriti. Durante il giorno il calore fa sciogliere una parte della neve sulle cime; si formano rivoli d’acqua che penetrano nelle fenditure delle rocce.

    Di notte la temperatura diminuisce, il gelo trasforma l’acqua in ghiaccio e la fa aumentare di volume, così che preme contro le pareti rocciose fino a spezzarle.

    È un movimento vibratorio della superficie terrestre, originato da fenomeni endogeni, come il movimento delle zolle continentali.

    Un terremoto di forte intensità può cambiare radicalmente la conformazione di un’area sulla terraferma o sul fondo marino.

    L’attività vulcanica è una forza endogena che si libera da una spaccatura della crosta terrestre dando origine, attraverso un vulcano, a un’eruzione.

    Nel corso dell’eruzione fuoriescono gas, vapori e materiali rocciosi allo stato fuso e solido che si accumulano nell’area intorno al vulcano, trasformando il paesaggio.

    Descrizione

    Gli studiosi hanno classificato in due grandi gruppi i fenomeni che agiscono nella trasformazione della crosta terrestre:

    1. gli agenti endogeni: sono forze che agiscono dall’interno della Terra (endogene, cioè interne) e originano le montagne. I più evidenti fattori endogeni sono: i vulcani, i terremoti causati dai movimenti delle “zolle” in cui la crosta terrestre è suddivisa;
    2. gli agenti esogeni: sono forze che sgretolano, scavano, erodono, trasportando i detriti, eliminando i dislivelli e appiattendo i rilievi: esse agiscono quasi sempre dall’esterno della Terra (esogene, cioè esterne).

    Note

    Agenti endogeni e agenti esogeni

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