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    Legenda

    Il primo grafico rappresenta la composizione della popolazione italiana nel 1861. Osservandolo si comprende perché si chiama piramide delle età: ha proprio la forma di una piramide, perché a mano a mano che l’età delle persone aumenta, la percentuale sul totale della popolazione diminuisce.
    Il gruppo più numeroso è quello dei bambini che hanno tra 0 e 4 anni (il 13,6% della popolazione); il gruppo meno numeroso è quello degli anziani con più di 80 anni (lo 0,2% della popolazione).

    Il secondo grafico, che rappresenta la composizione della popolazione italiana nel 2011, non assomiglia più a una piramide, ma sembra piuttosto una botte. Questo deriva dal fatto che il numero dei bambini è diminuito mentre è aumentato quello delle persone appartenenti alle età successive.
    L’invecchiamento della popolazione non è una caratteristica solo dell’Italia, ma si sta verificando in tutti i Paesi sviluppati. È una conseguenza della diminuzione delle nascite e
    dell’allungamento della vita. Se le cose continueranno così, nel 2040 in Italia vi saranno circa 18 milioni di abitanti con più di 65 anni: il 33% della popolazione. In pratica, un italiano su tre avrà più di 65 anni e sarà un pensionato.

    Descrizione

    Attraverso i censimenti, gli studiosi di demografia possono conoscere la composizione della popolazione e, in particolare, sapere quanti sono i maschi e le femmine, i giovani e gli anziani.
    Per rappresentare questa composizione della società si usa un grafico particolare: la piramide delle età. In pratica, sia i maschi sia le femmine vengono divisi in classi di età, cioè in gruppi secondo la loro età.

     

    Note

    Il calo delle nascite in Italia

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