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    Legenda

    Stati Uniti e Paesi occidentali - Con più di 3400 calorie al giorno (3650 negli USA), la dieta di questi Paesi supera del 50% la quantità necessaria alla vita. Ne derivano malattie legate a un eccesso di alimentazione. Ma in questi stessi Paesi si assiste al ritorno di carenze alimentari in alcuni settori della popolazione: i senzatetto, gli anziani, alcuni gruppi di giovani. Un Paese non certo povero come l’Argentina ha subito nel 2002 una grave crisi economica che ha causato una diffusa malnutrizione.

    La Russia e la maggior parte delle ex repubbliche sovietiche sono divenuti Paesi importatori di grano. Il ricorso all’importazione è dovuto all’apertura all’economia di mercato dopo la dissoluzione dell’URSS. Su un piano più generale, i consumi in questa parte del mondo sono ancora lontani dal livello dell’Occidente.

    La Cina esercita un’influenza sempre maggiore sui mercati mondiali. È il più grande produttore di grano, ma è anche il primo importatore: i suoi acquisti rappresentano il 5% del totale degli scambi nel settore dei cereali. La grande crescita economica del Paese provoca l’abbandono delle campagne e l’utilizzo dei terreni agricoli per impianti industriali o la costruzione di abitazioni. È diffuso tra gli esperti il timore che le importazioni cinesi alla metà del XXI secolo rappresentino una percentuale troppo grande dello scambio mondiale.

    Che cosa hanno in comune Taiwan, Corea del Sud, Singapore e Lussemburgo?
    Sono gli Stati col maggior reddito per abitante. Accanto a loro si collocano l’Europa occidentale, l’Australia, il Giappone, USA e Canada. Un grande Paese come l’India, sia pure in forte crescita, è nella stessa fascia di reddito di molti Paesi poveri dell’Africa.

    I Paesi dell’Africa subsahariana vivono una situazione paradossale: le colture tradizionali – miglio, sorgo, manioca – vengono abbandonate (la produzione cala dell’1% all’anno da un ventennio) e sostituite da colture per l’esportazione – cacao, caffè, cotone – grazie alle quali gli Stati incassano valuta. Questi Paesi devono però importare grano, con un aumento dell’8% all’anno. La FAO calcola che, nel mondo, per una cinquantina di Paesi la sicurezza alimentare sia minacciata dai cambiamenti dei prezzi. Nel caso del Sudan – come in Angola, Somalia, Mozambico – la fame è causata dalle guerre civili in corso, o dalla volontà di certi governi di eliminare alcune minoranze.

    Descrizione

    Nel mondo le disuguaglianze di reddito sono enormi: tra gli Stati Uniti e Haiti il rapporto del livello medio di reddito è di 25 a 1. Questa situazione si riflette inevitabilmente sui consumi.  In generale, i 4/5 degli abitanti del mondo consumano appena 1/5 delle risorse mondiali.
    Il quadro si presenta più drammatico se si prende in considerazione l’acquisto di cibo: il consumo medio giornaliero di calorie è di circa 2800 per abitante del mondo, ma questa cifra comprende il consumo di un abitante del mondo occidentale – che supera le 3500 – e quello di zone molto povere, dove si scende al di sotto delle 2300. Qui si tocca il livello della fame o della malnutrizione.


    Note

    Povertà e fame nel mondo

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