Glossario di Storia

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S ACROPOLIDal greco akropolis, “città alta”. Il luogo più elevato della città, spesso fortificato per ragioni difensive. Nell’antica Grecia vi venivano costruiti i templi e i santuari dedicati alle divinità maggiori. S AEDIDal greco aoidòs, “cantore”. Erano poeti e cantori della più antica età greca, che narravano, improvvisando i versi, cantando ed accompagnandosi con la cetra, le gesta degli eroi e le vicende degli dei. S AGER PUBBLICUSTermine latino con il quale si definisce il terreno demaniale, appartenente allo Stato, costituito dai possedimenti primitivi ai quali si sommano quelli procurati attraverso conquiste. Poteva essere concesso in sfruttamento a privati, assegnato a singoli cittadini oppure assegnato per la fondazione di una colonia. S ALFABETO FONETICODal greco tardo alphábetos, derivato dalle prime due lettere alpha e beta, e dal greco phonetikos, in forma femminile, da intendere come scienza del suono. Serie di caratteri corrispondenti a suoni che, uniti tra loro, formano le parole di una lingua. S ALTO MEDIOEVOIn questo modo viene definita la fase più antica dell’epoca medioevale, compresa tra la caduta dell’Impero romano d’Occidente (476 d.C.) e l’Anno Mille. S ANARCHIA FEUDALEDal greco anarchia, composto di an- privativo con il tema del verbo archein, “comandare”, con significato quindi di “senza governo”. Il termine indica il periodo di crisi compreso tra gli ultimi anni del IX secolo e buona parte del X, nel corso del quale la mancanza di un forte potere centrale in Europa determinò continue guerre tra i feudatari. S ANARCHIA MILITAREDal greco anarchia, composto di an- privativo con il tema del verbo archein, “comandare”, con significato quindi di “senza governo”. Il termine, tuttora usato per definire una situazione di caos sociale e politico, indica il periodo di crisi durante il quale la contemporanea presenza di diversi comandanti militari acclamati imperatori dalle proprie truppe e in lotta tra loro determinò di fatto un’assenza di governo e una situazione di grave instabilità politica. S ANNONA MILITAREDal latino annona, approvvigionamento, e militaris, derivato da miles, “soldato”. Tassa che veniva pagata annualmente in natura sotto forma di olio, grano, carne, vino, fieno, sale e pane al fine di garantire il vettovagliamento dell’esercito. S APOSTATADal greco apostátes, ossia chi ha commesso l’azione di allontanarsi. Il termine, che per i Greci indicava la diserzione, anche militare, passò a indicare con il cristianesimo l’abbandono della fede cristiana e l’adesione a un’altra dottrina. S ARCONTIDal greco árchon, primo magistrato. Magistratura attica composta in epoca classica da nove membri, eletti annualmente a formare il governo della polis. Accanto ai tre arconti maggiori (eponimo, basileus e polemarco) si trovavano sei tesmoteti. S AREOPAGODal greco Areios págos, “rocca di Ares”. Antichissima istituzione che, secondo la tradizione, aveva sede in un’umile capanna di fango sulla collina di Ares, di fronte all’Acropoli. Aveva principalmente funzioni giudiziarie. S ARIANESIMODal nome di Ario, eresiarca del IV secolo, con il suffisso -esimo che sta per “dottrina”. Dottrina sviluppata particolarmente in Oriente, che pone in discussione la divinità di Cristo il quale, essendo stato creato da Dio, sebbene come la più sublime di tutte le creature, non sarebbe coeterno al Padre e sarebbe quindi soggetto a cambiamenti. Le teorie ariane, diffuse attraverso una raccolta di canti intitolata Thaleia (“banchetto”), divisero la comunità cristiana di Alessandria e successivamente l’episcopato orientale, culminando con la scomunica di Ario e dei suoi seguaci. S ARIMANNIDal longobardo hariman, “uomo dell’esercito”. Secondo il diritto longobardo erano gli uomini liberi, che godevano dei diritti civili e politici. In seguito con questo termine si designò il ceto dei piccoli e medi proprietari. S ARIMANNODal longobardo hariman e dal tedesco heermanner, divenuto in latino medioevale arimanus, “uomo d’arme”. Con questo termine nelle fonti giuridiche longobarde venivano definiti gli uomini liberi appartenenti all’esercito che godevano della pienezza dei diritti politici e civili. S ARISTOCRAZIADal greco áristos, “il migliore”, con il tema -kratia da krátos, “potere”. Originariamente forma di governo ideale esercitata da una minoranza di uomini riconosciuti come migliori, nel tempo assume il significato di casta dotata di potere e privilegi. S ARUSPICIDal latino haruspex, “osservatore delle interiora”, derivato dalle radici indoeuropee hira, “vena”, e spek, “osservare”. Indovini dell’antica Roma, di origine etrusca, che interpretavano il volere degli dei osservando le viscere delle vittime, i fulmini e gli eventi della natura. S AUGUSTODal latino augustus, “consacrato dagli auguri”, “che merita venerazione”. Il termine, che racchiude un forte significato di carattere mistico e religioso, indica la sacralità di colui il quale si pone come intermediario tra il popolo e la divinità. S AUTOCTONODal greco autócthon, “della sua stessa terra”. Autoctone sono quelle popolazioni che non si sono stanziate in un luogo a seguito di migrazioni, ma sono native del medesimo luogo nel quale vivono. S BARATTODal provenzale baratar, scambiare. Si tratta della cessione di beni basata non sul valore dell’oggetto ma sulla necessità che entrambe le parti attribuiscono all’oggetto di cui desiderano venire in possesso. S BARBARIZZAZIONE DELL’ESERCITODerivato dal greco bárbaros, “straniero”. Fenomeno determinato dal decremento demografico e dalla scarsa volontà dei cittadini romani di prestare servizio nell’esercito, a seguito del quale, per mantenere invariata la consistenza numerica dell’esercito stesso, vennero arruolati elementi stranieri. S BARBARODal greco bárbaros, “straniero”, “balbettante”, incapace di farsi capire. Il termine, utilizzato dai Greci per indicare chiunque fosse straniero, con il tempo assunse un significato spregiativo nel confronto con civiltà ritenute inferiori, e diventò sinonimo di incivile e rozzo. S BASSO MEDIOEVOCon questo termine si intende in linea di massima il periodo compreso tra l’anno Mille e il 1492, anno della scoperta dell’America. Tuttavia quest’ultima data non viene accettata da tutti gli storici, in quanto alcuni fanno coincidere la fine del Medioevo con il crollo dell’Impero romano d’Oriente (1453-1454), altri con la fine della Guerra dei cent’anni (1453). S BEDUINIDall’arabo dialettale bedewin, abitante del deserto. Nomadi guerrieri del deserto e delle steppe, dediti alla pastorizia e all’allevamento di cammelli e dromedari dai quali ricavano le materie prime per l’alimentazione e il vestiario. S BENEFICIODal latino beneficium, “concessione”, “privilegio”. Nel diritto romano si trattava di un atto che portava vantaggi a singoli, categorie di persone, comuni e province. In epoca feudale passò a individuare il complesso dei beni immobili concessi al vassallo in cambio di servizi e prestazioni. S BIBBIADal latino tardo Biblia, che proviene dal greco biblía, “libri”. Insieme di libri considerati sacri dalla religione ebraica, limitatamente all’Antico Testamento, e da quella cristiana, che all’Antico unisce il Nuovo Testamento relativo all’insegnamento di Cristo e ai primi tempi della Chiesa. S BIZANTINODal greco tardo Byzantinos, “di Bisanzio”. Il termine individua l’Impero romano d’Oriente, sottolineando la sua accentuata orientalità, a partire dal VII secolo, rispetto alla tradizione di continuità dell’Impero romano. S BOLLADal latino tardo bulla, “sigillo”. Il termine, che anticamente indicava il sigillo pendente da un documento imperiale o pontificio, passò in seguito a designare l’intero documento. In questo senso, al fine di riconoscere i singoli documenti, ciascuna Bolla prende il nome dalle prime parole del testo che la compongono. S BORGHESIAIncrocio del francese bourgeoisie con l’italiano “borghese”, derivanti dal latino tardo burgus, “borgo”, a sua volta risalente al greco pyrgos. Classe sociale intermedia tra l’aristocrazia e il popolo, composta da artigiani, commercianti, banchieri, professionisti, piccoli proprietari, uniti dalla stessa caratteristica di abitare all’interno del borgo, dove esercitano in proprio attività di carattere economico o burocratico-amministrativo. S BULÉDal greco buléuo, “delibero”, “tengo consiglio”. Antica istituzione greca, nata come assemblea di nobili con funzione di consiglio del re. Clistene la trasformò nel principale organo della Stato composto da cinquecento membri, nominati dalle dieci tribù. S CALIFFODall’arabo khalifa, “successore”. Con questo titolo, inizialmente elettivo, vennero designati i primi successori di Maometto, ai quali veniva riconosciuto il sommo potere politico e il primato nell’ambito della comunità. Al califfo era conferito l’incarico di curare gli interessi della comunità stessa e il rispetto delle leggi dell’Islam. S CAMBIALEDal latino tardo cambiare di origine gallica, e quindi “cambio”, nel senso di “lettera di cambio”. Nata in epoca comunale, la cambiale consisteva in una lettera attraverso la quale si garantiva il deposito di una somma di denaro. In questo modo i mercanti potevano affrontare i loro viaggi senza portarsi al seguito capitali liquidi, con la garanzia di poter effettuare pagamenti su piazze lontane e con valute differenti. S CAMERA DEI COMUNIrappresenta il secondo ramo del Parlamento inglese, e affonda le sue origini nell’assemblea della piccola nobiltà e dei ceti cittadini voluta da Simone di Montfort nel 1265. Di particolare importanza in questa assemblea è la presenza, accanto alla piccola nobiltà, della borghesia cittadina, poiché questo provvedimento rappresenta il primo palese tentativo di dare corpo a quello che successivamente diventerà il sistema bicamerale, fondato sulla collaborazione funzionale tra Camera dei Lords e Camera dei Comuni. S CAMERA DEI LORDSRappresenta uno degli elementi originari del sistema bicamerale inglese, costituitosi a seguito della Magna Charta e dei successivi scontri tra la nobiltà e il potere regio. In particolare la Camera dei Lords rappresentò la voce della grande nobiltà e dell’alto clero. S CAMPANADal latino vasa Campana, termine derivato dal nome della regione dove per prime furono costruite campane in bronzo. Strumento a forma di vaso rovesciato che produce un suono grazie alla percussione di un batacchio azionato dall’esterno. Introdotte nelle chiese cristiane a partire dall’VIII secolo, acquisirono nel tempo un’importanza crescente come richiamo per i fedeli e nella scansione dei tempi della giornata, determinando la costruzione di torri campanarie che consentivano di udirne i rintocchi anche a grandi distanze. S CAPITANO DEL POPOLODal latino volgare capitanus e a sua volta dal latino tardo capitaneus, come derivato di caput, “capo”. Il termine individua il rappresentante eletto dal popolo in alternativa al podestà, nominato dai magnati cittadini. Simile a questo, il capitano del popolo non era della città e godeva delle stesse prerogative, tanto da diventare a tutti gli effetti un’autorità contrapposta al punto da spartire il governo con il suo antagonista. Questa situazione di rivalità generò in molti casi un pesante clima di instabilità politica. S CAPITOLARETermine del latino medioevale derivato da capitulum, “parte superiore”, articolo, titolo di legge. Nome attribuito in epoca carolingia all’insieme delle ordinanze e delle leggi emanate dai re e dagli imperatori franchi. S CATARI O ALBIGESIDal greco katharós, “puro”, attraverso il latino medioevale catharus, e dal nome della città di Alby, nel Sud della Francia. In entrambe i modi vennero definiti gli appartenenti a una religione dualistica che, forse proveniente dalla Bulgaria, si diffuse largamente nell’Italia settentrionale e in Provenza. Il catarismo, avendo come fondamento il Vangelo, propose uno stile di vita rigoroso e una religiosità orientata alla ricerca ascetica della purezza, da ottenere attraverso il rifiuto delle cose mondane e del piacere. Considerato eretico dalla Chiesa di Roma, alla quale si opponeva, il catarismo venne combattuto attraverso una crociata senza precedenti, e venne annientato verso la metà del XIII secolo. S CATTIVITÀ AVIGNONESEDal latino captivitas, “prigionia”, e dal nome della città francese di Avignone. In questo modo viene ricordato il periodo compreso tra il papato di Clemente V e quello di Gregorio XI , vale a dire tra il 1309 ed il 1377, durante il quale la sede pontificia venne trasferita da Roma ad Avignone, nel Sud della Francia, attuando di fatto una politica filofrancese. S CATTOLICADal latino tardo catholicus e a sua volta dal greco katholicós, aggettivo costruito su ólon, “universale”. Il termine, riferito alla Chiesa, indica l’idea di una salvezza universale voluta da Dio per tutti gli uomini attraverso l’azione salvifica di Cristo. Questo principio implica da parte della Chiesa una funzione di carattere missionario. S CAVALIEREDal provenzale cavalier, derivato dal latino caballarius. Cittadino appartenente al ceto equestre, composto, fin dalle origini di Roma, da coloro i quali potevano disporre di una ricchezza personale tale da consentire l’acquisto e il mantenimento di un cavallo in un corpo combattente. Istituito a scopi militari, il ceto equestre si trasformò in una classe caratterizzata dalla ricchezza mobiliare dei suoi appartenenti. S CAVALIERE ERRANTEIl termine indica il figlio cadetto di una nobile famiglia che, non ereditando alcun feudo, armato cavaliere iniziava a viaggiare in cerca di una sistemazione, ponendosi spesso al servizio di qualche signore in occasione di imprese belliche. A causa della precarietà della loro condizione, che li portava in molti casi a commettere violenze, i cavalieri erranti costituirono per lungo tempo una minaccia per la società al punto da spingere più volte la Chiesa a intervenire. S CENOBITADal greco tardo koinobites, derivato da koinobion composto di bios, “vita” e koinos, “comune”. Con questo termine si indicano quei monaci che, a differenza degli eremiti, pur allontanandosi dalla vita mondana decidevano di vivere in comunità. S CENSOREDal latino censor, nome derivato dal verbo censire, “dichiarare solennemente”. Magistrato romano incaricato di iscrivere i cittadini in elenchi suddividendoli secondo centurie e tribù. In seguito ai due censori venne attribuita la funzione di giudicare sul comportamento morale dei cittadini, arrivando a privarli dei loro diritti politici. S CESAROPAPISMOTermine composto dal latino caesar, titolo attribuito agli imperatori, e da papa, inizialmente con significato di “padre”, poi di “vescovo” e infine di “Papa”, con suffisso -ismus, usato per la formazione di molte parole astratte. Si tratta dell’unione del potere politico (Cesare) e religioso (Papa) sotto un’unica persona, che detiene quindi tanto il potere politico quanto quello spirituale. S CHIESADal latino ecclesia, che proviene dal greco ekklesía, con significato di riunione dei fedeli e anche luogo di culto. Il termine indica la comunità dei fedeli credenti in Gesù Cristo ma anche l’istituzione da lui voluta per continuare l’opera divina di redenzione del genere umano. Entrambi i significati si uniscono nel definire il luogo di culto dei cristiani. S CISTERCENSETermine che deriva dal paese di Citeaux, in latino Cistercium, tra la Borgogna e la Bresse, dove nel 1098 venne fondato l’omonimo ordine religioso con la finalità di restituire alla regola benedettina l’antica austerità. Suoi elementi caratteristici furono la preghiera, l’isolamento e il lavoro manuale. Tale programma rese tanto celebre l’ordine cistercense da portarlo ad avere, all’apice della notorietà nel XIV secolo, oltre settecento monasteri. S CITTÀDal latino civitas. Insediamento umano complesso derivato, fin dal Neolitico, dall’evoluzione del villaggio come centro di organizzazione e gestione economica, politica e religiosa. S CITTÀ-STATODal latino civitas, “città”, e status, “forma di governo”. Con questo termine si definiscono le prime forme di governo complesse ad opera di singole città intese come centri autonomi di un potere esercitato su vasti territori circostanti. S CIVILTÀ URBANADal latino civilitas, “politica”, e “urbana”, “cittadina”. È il complesso delle attività umane legato a uno stile di vita che vede nella città il centro delle occupazioni in una prospettiva di sviluppo politico ed evolutivo. S CLIENTEDal latino cliens, con significato di “soggetto alla protezione di un patrono”. Uomo libero, ma sottomesso a un patrizio, e nell’età più tarda anche a un personaggio particolarmente ricco o influente, al quale offre i suoi servizi in cambio di protezione. S COMMENDATIOTermine latino che significa “raccomandazione”. Attraverso questo particolare rapporto alcuni contadini e piccoli proprietari decidevano di disfarsi delle proprietà personali per porsi sotto la tutela di un personaggio di prestigio, in grado di garantirli dalle violenze e durante periodi di crisi. S CONCILIO ECUMENICODal latino concilium, “convocazione”, ed oecumenicus, a sua volta dal greco oicumenichós, “universalità”. Il termine indica l’assemblea alla quale possono partecipare tutti i vescovi, che si riuniscono per deliberare sulla materia ecclesiastica in modo vincolante per l’intera Chiesa. S CONFEDERAZIONEDal tardo latino confoederatio, composto da foedus, “alleanza”, e cum nel senso di “insieme”. Unione di Stati che ha come principale obiettivo comune il mantenimento della pace e la difesa da aggressioni esterne. S CONGIURADal latino coniurare, “giurare insieme”. È l’unione segreta di più persone che complottano contro lo Stato, le istituzioni o un personaggio di rango elevato o di potere. S CONSOLEDal latino consul. Supremo magistrato, presente nell’ordinamento romano fin dagli inizi della repubblica, al quale spetta l’imperium, un potere comprensivo di varie funzioni tra le quali il comando sull’esercito, la convocazione e la presidenza dei comizi, la proposta di leggi, l’amministrazione finanziaria e l’autorità in materia giudiziaria. La carica di console era ripartita tra due magistrati che godevano di identici poteri. Con questo termine di derivazione romana, venne definita durante il Medioevo la prima forma stabile di magistratura all’interno dell’istituzione comunale. I consoli, il cui numero variava a seconda della località da due fino a ventiquattro elementi scelti tra le famiglie più illustri del Comune, ricoprivano funzioni di carattere politico, militare, amministrativo, diplomatico e giudiziario e rimanevano in carica solitamente per un periodo non superiore all’anno. S CONTEADal francese antico comtée, forma femminile del latino comitatus. Territori meno estesi delle marche e poste nelle regioni interne dell’Impero, il governo delle quali era affidato ai conti. S CORANODall’arabo qur’an, “recitare ad altavoce”. Libro sacro dei musulmani e codice religioso, ma anche fonte del diritto e opera letteraria, il Corano tramanda in lingua araba le rivelazioni divine ricevute da Maometto alla Mecca e a Medina per mezzo dell’arcangelo Gabriele. Tramandato inizialmente a memoria, e redatto solo dopo la morte del Profeta, il Corano è suddiviso in sure (capitoli) introdotte da un titolo e non collegate tra loro. S CORPUS IURIS CIVILISRaccolta di norme e sentenze voluta dall’imperatore Giustiniano, che armonizzando e mediando il sistema del diritto classico e le sue successive modificazioni divenne il fondamento del diritto in tutte le regioni dell’Impero. Tra i meriti del Corpus iuris civilis vi è indubbiamente quello di aver tramandato il diritto romano nel tempo, mantenendolo come diritto vigente nell’Europa continentale fino all’entrata in vigore delle moderne codificazioni. S CORTEDal latino tardo curtis, “corte”, derivato da cohors, il cui significato originale era quello di “spazio dell’orto”. Il termine fin dall’antichità rappresentò al contempo l’edificio dal quale il signore amministrava le sue terre e l’insieme delle cariche, degli uffici e delle dignità che facevano capo al sovrano. S CREMAZIONEDal latino cremare, “bruciare”, “ridurre in cenere”. Pratica funeraria risalente al Neolitico, che consiste nella riduzione, parziale o totale, in cenere del cadavere attraverso combustione. S CRISI DELL’ECONOMIA MONETARIABrusco mutamento nel sistema economico basato sulla circolazione di moneta, a seguito del quale, per l’insicurezza della situazione politica o per la scarsa fiducia nelle istituzioni, l’uso della moneta per le transazioni commerciali viene sostituito da altre forme di corresponsione, tra le quali il baratto. S CRISTODal latino Christus, che proviene dal greco Khristòs, “unto (del Signore)”. Traduzione greca del termine ebraico mashiah, indicava originariamente chi era stato consacrato con l’olio sacro a un’alta dignità religiosa e sociale. Nel Nuovo Testamento il termine venne attribuito a Gesù Cristo, fino a diventarne un secondo nome, con il significato di colui che, secondo le profezie, era venuto per realizzare il regno di Dio. S CROCIATAIn questo modo vennero definite le guerre condotte dall’Occidente cristiano contro i musulmani per liberare i luoghi della predicazione di Cristo in generale ed il Santo Sepolcro in particolare, sebbene accanto a queste finalità se ne possano trovare molte altre di carattere politico, militare, sociale ed economico. Le Crociate ufficiali, che devono il loro nome all’usanza dei partecipanti di portare una sopraveste con una croce rossa, furono otto e si svolsero tra il 1096 ed il 1270, ma questo termine venne utilizzato anche in altre occasioni, ad esempio nella lotta contro l’eresia catara o, nei secoli XIV e XV, nella difesa contro i turchi. Accanto poi alle Crociate ufficiali occorre ricordare anche altre forme spontanee, quali la cosiddetta crociata dei fanciulli. S CURTESTermine latino derivato da cohors, nel senso di “recinto”, “luogo cintato”. In epoca altomedioevale con questo termine si definivano aziende agricole di grandi dimensioni, suddivise in una pars dominica, gestita direttamente dal proprietario e coltivata da servi, e in una pars massaricia, concessa a coloni dietro il pagamento di un canone o di una prestazione di servizi. S DELTADal greco delta, quarta lettera dell’alfabeto greco. In termini geografici definisce la foce ramificata di un fiume che assume, come la lettera greca maiuscola, una forma triangolare. S DEMOCRAZIADal greco demokratia, composto di demos, “popolo”, e krátos, “potere”. Forma di governo nella quale il potere viene esercitato direttamente dal popolo attraverso un’assemblea. S DIACONODal tardo latino diaconus, che proviene dal greco diákonos, “servitore”. È il grado più basso dell’Ordine sacro. Diaconi erano coloro i quali aiutavano gli apostoli nelle faccende materiali relative al governo della comunità, e ben presto la loro mansione si estese anche alla predicazione, all’amministrazione dei sacramenti e alla distribuzione delle elemosine. In particolare quest’ultimo aspetto assunse un ruolo di primaria importanza dando origine all’istituzione delle diaconie, enti morali ai quali venivano destinati contributi e donazioni. S DIÀDOCHIDal greco diádochos, “successori”. Termine con il quale si definiscono gli ufficiale superiori di Alessandro Magno che, alla sua morte, se ne spartirono l’Impero. La cosiddetta “età dei Diàdochi” fissò i tratti fondamentali del mondo ellenistico. S DIARCHIADal greco, come derivazione di dis, “doppio”, e arché, “comando”. Governo contemporaneo di due persone investite della stessa autorità. Questa istituzione, già presente nell’antica Sparta e poi nella Roma repubblicana, venne ripresa nel basso Impero attraverso l’associazione al potere da parte dell’imperatore di un parente o di un personaggio di fiducia. S DIASPORADal greco diaspora, “dispersione”. Migrazione di un popolo dalla sua sede originaria in tutte le direzioni. Con questo termine si definisce la dispersione del popolo ebraico, specialmente dopo la distruzione del secondo tempio nel 70 d.C. S DIETATermine del latino medioevale derivato da dies come calco sul tedesco tag, “giorno” ma anche “assemblea”. In questo modo vennero indicate dapprima le assemblee nazionali di alcuni popoli germanici e, successivamente, quelle del Sacro Romano Impero. Nell’ambito delle diete, alle quali partecipavano tutti i nobili e i prelati dell’Impero, venivano trattati argomenti di primario interesse per lo Stato, come le guerre e le leggi. S DIOCESIDal greco dióikesis, “amministrare la casa”. Il termine, che originariamente indicava l’amministrazione finanziaria, prese successivamente il significato di “regione amministrativa”, e in questo senso venne utilizzato dai romani come entità sotto la quale erano raccolte più province. Anche la Chiesa si servì di questo termine per definire la circoscrizione soggetta alla giurisdizione di un vescovo. S DIRITTO DI CITTADINANZASostantivo derivato dal latino directum, e dal termine cittade, a sua volta derivato da civitas. Il diritto di cittadinanza è l’estensione del complesso dei diritti e dei doveri, propri dei cittadini, agli stranieri, che in questo modo vengono equiparati sotto tutti gli aspetti agli abitanti della città. S DIRITTO INTERNAZIONALEDal latino directum, e dal prefisso latino inter- con nationem. È l’insieme di norme che regolano i rapporti tra gli Stati e gli enti a essi assimilati. S DITTATOREDal latino dictator, nome derivato dal verbo dictare, “dire”. Supremo magistrato romano, al quale il Senato attribuiva poteri straordinari di carattere civile, militare o religioso per un periodo di tempo limitato a sei mesi. La scelta di nominare un dittatore poteva nascere da esigenze belliche o da conflitti interni di particolare gravità, ma anche dall’impossibilità dei consoli di espletare le loro funzioni. S DODECAPOLIDal greco dódeka, “dodici”, e polis, “città”. Lega di carattere politico e religioso costituita da dodici città etrusche, i rappresentanti delle quali si riunivano annualmente per definire le linee di una comune politica estera. In questa occasione venivano celebrati giochi simili a quelli panellenici. S DOLMENDal bretone tol, “tavola”, e men, “pietra”. Monumenti megalitici composti da una lastra in pietra poggiata su altre verticali infisse nel terreno per scopi religiosi. Originariamente dovevano formare camere sepolcrali ed erano coperti da tumuli di terra. S DONATISMOTermine derivato dal nome di Donato, vescovo di Cartagine. Scisma della chiesa africana che sosteneva l’impossibilità per i peccatori di trasmettere la grazia sacramentale, sostenendo di conseguenza l’indegnità del ministero dei vescovi di Roma. Il movimento donatista, benché nato come corrente religiosa, convogliò al suo interno elementi di acceso nazionalismo numidico africano e di protesta sociale. S DUCADal latino dux, utilizzato successivamente in greco bizantino nella forma duka, mantenendo inalterato il significato di condottiero. Termine diffuso nel mondo romano-bizantino e in quello germanico medioevale come titolo riferito ai governatori di province o distretti particolarmente importanti. S ECCLESÌADal greco ekklesía, “adunanza”, composto di ek, “fuori” e kaléo, “convoco”. Adunanza popolare di tutti i cittadini liberi e in possesso dei propri diritti politici e civili. S EDILEDal latino aedilis, derivato da aedes, “edificio”. Originariamente due, successivamente quattro, questi magistrati nascono come capi plebei e custodi del Tempio plebeo, con l’incarico di amministrarne le casse. In seguito venne affidata a loro la sorveglianza sul pubblico commercio e la cura delle strade, degli edifici e dei luoghi pubblici. S ÈGIRADall’arabo hig’ra, “emigrazione”. Data di inizio dell’era musulmana, corrispondente al 16 luglio 622 d.C., che coincide con l’emigrazione di Maometto dalla Mecca a Medina. S EMIRODall’arabo amir, “principe”, “governatore”. Questo titolo, assunto nei Paesi musulmani dai governatori delle province e dagli alti funzionari, indicava una carica che, nell’ambito delle rispettive province, definiva un’autorità pari a quella dei califfi. Adottato già dal secondo successore di Maometto, Omar, il titolo di emiro venne assunto da tutti i califfi Omayyadi e Abbasidi. S ERARIODal latino aerarium, “tesoro pubblico”, derivato da aes, aeris, “bronzo”, “moneta”. Cassa dello Stato, che custodiva il tesoro, i documenti pubblici e le insegne militari, veniva chiamata aerarium Saturni, in quanto veniva conservata sul Foro nel Tempio di Saturno. L’amministrazione finanziari dell’erario spettava al Senato. S EREMITATermine latino derivato dal greco éremos, “deserto”. Eremiti erano quegli asceti che abbandonavano la vita sociale e il mondo per dedicarsi in solitudine alla preghiera e alla penitenza. S ERESIADal latino cristiano haeresis e a sua volta dal greco áiresis, “scelta”, in senso negativo. Tesi che nega totalmente o in parte la verità della fede. Il termine, che già in epoca greco alessandrina aveva assunto il significato di setta, passò a indicare in senso negativo il dissenso dottrinale nei confronti dell’ortodossia. S ESARCADal latino tardo exarchus, e a sua volta dal greco éxsaros, “capofila”, “comandante”. Titolo attribuito al rappresentante imperiale delle province in Africa e in Italia a seguito della riconquista da parte di Bisanzio. La figura dell’esarca riprendeva quelle del praefectus praetorio e del magister militum, ma ne sommava le competenze, andando ad assumere sia quelle civili che quelle militari. S ESARCATODal latino medioevale exarchatus derivato da exarchus, e a sua volta dal greco éxsaros, “capofila”, “comandante”. L’esarcato era il territorio governato dall’esarca a seguito della conquista bizantina e in Italia aveva sede a Ravenna. S EVOLUZIONEDal latino evolvere, nel senso di “srotolare il papiro”. Con questo termine si intende il lento e graduale processo di trasformazione mediante il quale le specie viventi si adeguano al mutare delle condizioni ambientali e così pure l’insieme dei cambiamenti determinati sulla Terra durante le diverse ere geologiche. S FAIDADal longobardo faihida, “contesa”, “sfida”. Secondo il diritto consuetudinario germanico, la faida era lo stato di ostilità tra due persone e le rispettive famiglie, che, determinato da un torto, una lesione o un’offesa, dava luogo a una vendetta alla quale partecipava l’intero gruppo. S FALANGEDal greco phalanx, “rullo”. Formazione di combattimento estremamente mobile e compatta, composta da fanti (opliti) disposti a quadrato. Venne impiegata inizialmente come unica formazione in grado di resistere al disordinato attacco delle orde asiatiche e dei carri falcati. S FALANGE MACEDONEDal greco phalanx, “rullo”. Nell’esercito macedone si tratta dell’evoluzione della falange attraverso l’introduzione di lunghe lance (sarise) e di squadroni di cavalleria disposte ai fianchi. S FAMIGLIA ALLARGATADal latino familiae largus, “abbondante”, “esteso”. Il termine indica l’insieme di tutti i membri di una stessa discendenza. In questo senso la “famiglia allargata” risulta essere una forma particolare di unione sotto lo stesso tetto di più generazioni familiari, secondo una struttura tipicamente patriarcale, nell’ambito della quale tutti gli individui accettano un sistema di norme condivise e partecipano del processo economico e produttivo. In seno alla famiglia allargata possono entrare anche elementi esterni, considerati utili o particolarmente meritevoli. S FAMIGLIA LINGUISTICADal latino familia e dal francese linguistique. Insieme di più lingue che, nonostante possano apparire diverse, mantengono alcune caratteristiche di un’unica lingua comune, dalla quale derivano. S FAMIGLIA NUCLEAREDal latino familia e nucleus, la parte più interna. In questo modo viene definita la famiglia ristretta, limitata ai genitori e ai figli, che, pur mantenendo legami parentali esterni, organizza la sua vita e le sue attività sulla base di rapporti circoscritti che vengono gestiti all’interno di un ambito familiare limitato al solo nucleo domestico. S FANTERIATermine collettivo derivato dal latino (in)fans, -antis, che non parla. È l’insieme delle truppe che combattono a piedi. S FARATermine longobardo che significa “podere”, fondo rustico, ma anche clan, famiglia allargata. Fare erano i gruppi parentali nei quali si suddivideva il popolo longobardo, discendenti da un comune capostipite. Successivamente lo stesso termine passò a definire le zone abitate dal gruppo, al punto che, ancora oggi, questa denominazione in alcuni Comuni attesta una sicura origine longobarda. S FELLONEAccrescitivo dal latino fello, “traditore”. Nel diritto consuetudinario feudale questo termine indicava chi si macchiava di una grave violazione degli obblighi vassallatici nei confronti del suo signore. La violazione del giuramento di fedeltà era in questo senso considerata fellonia e comportava l’accusa di infamia. S FEUDALESIMOPrende questo nome il periodo caratterizzato dallo svilupparsi del sistema feudale che, iniziato a partire dal IX e X secolo, vide la sua massima affermazione tra il XII e il XIII secolo. La concezione del vincolo feudale e l’intero sistema persero successivamente la loro importanza, tramontando definitivamente solo con la Rivoluzione francese e, dal punto di vista sociale, con l’avvento della rivoluzione industriale. S FEUDODal latino medioevale feudum e a sua volta dal franco feh-od, composto di od, “proprietà”, e feh, “bestiame”, con significato di proprietà di beni mobili. Beneficio ottenuto dal vassallo consistente in terre, privilegi e protezione che implicava da parte del ricevente un legame di fedeltà e servizio. S FIERADal latino volgare fiera, per metatesi dal latino tardo feria, “giorno festivo”. Grande mercato nell’ambito del quale, una o due volte l’anno e per diversi giorni, i commercianti provenienti anche da regioni lontane hanno modo di proporre i loro beni a un vasto pubblico non abituale. Le fiere, attestate fin dall’antichità, si svilupparono nel Medioevo ed ebbero statuti propri, che concedevano larghe immunità a persone e cose. S FILOSOFIDal greco philosophos come derivato di philosophia, composto di philo-, “amore”, e sophia, “sapienza”. Coloro che studiano la filosofia o appartengono a una scuola filosofica, nel tentativo di raggiungere una conoscenza piena delle cose. S FISCODal latino fiscus, “cesto”, successivamente passato a definire le casse dello Stato, in quanto in appositi recipienti veniva custodito il denaro pubblico. Con il principato questo termine venne utilizzato per indicare la cassa pubblica derivata dagli introiti delle province che veniva amministrata dall’imperatore come patrimonio personale. S FORODal latino forum, inteso come “recinto” o “porta del recinto”. Zona riservata alle fiere e ai mercati che successivamente divenne il fulcro della vita cittadina ospitando anche assemblee pubbliche e diventando il centro dell’amministrazione politica, della giustizia e dei commerci. S FOSSILIDal latino fodere, “scavare”. Resti di organismi animali e vegetali che popolarono la Terra in epoche antiche e che hanno subito processi chimici di fossilizzazione a seguito di seppellimento. S FRATI MINORIDal latino frater, “fratello”, e minor, “minore”, meno importante. In questo modo san Francesco definì nella sua Regola gli appartenenti all’Ordine da lui fondato, e che successivamente venne definito “francescano” per unificare i tre rami nati dalla diversa interpretazione della regola stessa (frati minori, minori conventuali, minori cappuccini). Nelle intenzioni di Francesco il significato del termine “minore” è quello di accentuare il carattere di umiltà dei suoi seguaci, minores et subditi omnibus, rispetto alla notevole connotazione culturale degli altri ordini, specialmente i domenicani. S GALLIA CISALPINATermine latino con il quale si intendono i territori posti al di qua delle Alpi, vale a dire nell’Italia settentrionale tra le pendici delle Alpi e la linea che unisce il Tirreno e l’Adriatico, all’incirca all’altezza di Pisa e Rimini. S GASTALDODal longobardo gastald, “amministratore dei beni del re”. Ufficiale regio longobardo inizialmente incaricato di esercitare per conto del re nei singoli ducati certi poteri militari, giudiziari e di polizia. Da Rotari in poi i gastaldi vennero investiti della suprema giurisdizione civile e militare anche nei territori di nuovo acquisto e in quelli nei quali, a seguito di ribellioni, era venuta meno la dignità ducale. S GENSTermine latino con significato di “stirpe”, “razza”. Insieme di più famiglie accomunate dal nome e da un’origine comune. Al concetto di gentes è strettamente legato quello di gentiles, nel senso di aristocratici. S GEROGLIFICIDal greco hieroglyphikòs, composto da hieròs, “sacro”, e glypho, “incido”, nel senso di scritture sacre incise. Ideogrammi e fonogrammi di cui si componeva la scrittura sacra e monumentale egizia. S GHIBELLINODal tedesco medioevale Wibelingen, derivato da Wibeling, castello della Franconia attribuito ai duchi di Svevia. Nel contrasto tra Impero e papato, i ghibellini rappresentavano la fazione più intransigente nei confronti della Chiesa romana, e nei ripetuti contrasti passarono a designare i fautori dell’imperatore. S JIHADTermine arabo che significa “impegno, sforzo verso un obiettivo”. Dovere collettivo della comunità islamica, prescritto da Dio e dal Profeta, che consiste nell’azione di espansione e difesa dell’Islam. L’interpretazione del Jihad ha assunto nel tempo diverse forme comprese tra un bellicismo intransigente (guerra santa) e la predicazione di carattere unicamente spirituale. S GIUBILEODal latino cristiano iubilaeum, e a sua volta dal greco iobelaios derivato dall’ebraico yobel, “tromba”, e incrociato con il verbo iubilare, “mandare grida di gioia”. Nella Bibbia è definito in questo modo l’anno particolare che, ogni cinquant’anni, viene annunciato dal suono della tromba e determina la liberazione e l’affrancamento. Da questo il significato di perdono generale dato al Giubileo dalla religione cattolica, che implica la possibilità per la Chiesa di elargire l’indulgenza. Promulgato per la prima volta nel 1300 da Bonifacio VIII, a partire da Paolo II nel 1475 venne celebrato ogni 25 anni, secondo un intervallo tuttora rispettato. S GLACIAZIONIDal latino glaciare. Periodi freddi caratterizzati da vaste estensioni di ghiacciai nelle regioni dell’emisfero settentrionale, intervallati da fasi più calde definite interglaciali. In ambito europeo le quattro maggiori glaciazioni prendono il nome dagli affluenti del Danubio e vengono definite come Gunz, Mindel, Riss e Wurm. S GRANDI ELETTORIIn questo modo vennero definiti i quattro principi e i tre arcivescovi tedeschi che, a seguito della Bolla d’oro emanata da Carlo IV nel 1356, ottennero il potere di eleggere l’imperatore, acquistando inoltre particolari privilegi di carattere amministrativo e giurisdizionale. L’elezione era basata sul sistema della maggioranza e l’ultimo a esprimere il suo voto era il primo grande elettore, l’arcivescovo di Magonza, che in questo modo poteva essere chiamato a decidere in caso di parità. S GROENLANDIADal norvegese Gronland, terra verde. Nome dato alla più grande isola del pianeta da Erik Rauda, che la scoprì nel 982-984, insediandovi la prima colonia presso l’attuale Julianehab. I successivi insediamenti portarono nel XIII secolo allo stanziamento di circa 4000 coloni norvegesi che tuttavia, anche per la mancanza di contatti con la madrepatria, si estinsero o si fusero con gli indigeni eschimesi nel XV secolo. S GUELFODal tedesco Welf, capostipite della famiglia dei duchi di Baviera. Il termine venne applicato dapprima ai sostenitori della famiglia e in seguito a quanti si opponevano all’autorità imperiale nel nome di un’intesa con il papa. S GUIDRIGILDODal longobardo widregild, ossia “denaro in cambio”. Il diritto consuetudinario germanico indicava con questo termine la compositio, cioè la pena pecuniaria che doveva essere pagata per l’uccisione di un uomo libero dall’uccisore e dai suoi parenti al fine di espiare il debito e riscattarsi dalla vendetta di sangue (faida). Il guidrigildo assume in questo senso il significato di pena, ma anche di risarcimento del danno procurato e per questo il pretium mortui, come viene chiamato nel diritto longobardo, era direttamente proporzionale all’importanza e allo stato sociale della persona uccisa. S ICONOCLASTIADal greco tardo eikonoklastes, composto di eikon, immagine, e klao, spezzare. Movimento sviluppatosi in seno alla Chiesa orientale tra i secoli VIII e IX, che si proponeva di vietare il culto delle immagini e di distruggere quelle esistenti, anche come reazione alle accuse di idolatria rivolte ai cristiani d’Oriente da ebrei e musulmani. S IDEOGRAMMADal greco idea, “aspetto, forma”, con il suffisso -gramma, scritto. Segno o figura che, pur non rappresentando visivamente l’immagine delle cose, ne suggerisce convenzionalmente il nome. S ILOTIDal greco heilotes, schiavo. Probabilmente si tratta della popolazione achea che avrebbe resistito all’invasione dei Dori e, sconfitta, sarebbe stata privata delle terre e ridotta in schiavitù. Considerata come nemica, era priva di ogni diritto e tenuta a coltivare la terra e svolgere servizi in favore degli spartiati. S IMBALSAMAZIONEDal latino balsamum e dal greco bàlsamon, con il suffisso in-. Metodo che consente di conservare a lungo cadaveri umani e animali, attraverso l’asportazione degli organi interni e l’utilizzo di sostanze balsamiche. S IMMUNITÀDal latino immunitas, “esenzione”. In epoca feudale individua una serie di privilegi attestati da un diploma regio e distinti in attivi e passivi. I primi consentivano al signore di amministrare la giustizia, erigere fortificazioni ed esigere tributi in modo autonomo; i secondi vietavano ai funzionari regi di intervenire nelle questioni interne al distretto feudale. S IMPERATORTermine latino che significa capo, ma specialmente generale vittorioso in quanto attribuito dal Senato, o per acclamazione dai soldati, ai comandanti supremi vincitori nel giorno del trionfo. Dopo Cesare divenne sinonimo di principe e successivamente passò a designare il sovrano con poteri assoluti. S IMPERODal latino imperium, “sommo potere, facoltà di comandare”. Potere conferito in Roma ai supremi magistrati della repubblica nell’ambito militare, venne successivamente a indicare un insieme di poteri diversi nel governo della città. Augusto e i suoi successori assunsero l’imperium maius, superiore agli altri, e infinitus, in quanto senza limiti di spazio. S INUMAZIONEDal latino tardo inhumatio, con significato di porre in humus, nella terra. Pratica funeraria consistente nel seppellimento del cadavere in una fossa. S ISLAM – ISLAMISMOTermine arabo che significa “abbandonarsi alla volontà divina”, con suffisso latino -ismus. Religione fondata da Maometto all’inizio del VII secolo, la cui dottrina si basa sulla rivelazione di Allah raccolta nel Corano. In una accezione più ampia, con il termine islamismo si intende la storia dei popoli convertiti alla religione di Maometto. S ISONOMIADal greco isonomia, composto di isos, uguale, e nomos, legge. Condizione di uguaglianza di ogni cittadino di fronte alle leggi. Il termine è a volte utilizzato come sinonimo di democrazia. S LATIFONDODal latino latifundium, composto di latus, “ampio”, e fundus, “proprietà terriera”. Vasta estensione di terra appartenente a un unico proprietario all’interno del quale viene attuata una coltura di carattere estensivo. S LIMODal latino limus, fango. Roccia sedimentaria che si presenta come sabbia o argilla e, trasportata dai fiumi o dal vento, costituisce suoli leggeri e fertili che conservano a lungo l’umidità. S LINEARE AAntica scrittura cretese che, al contrario della successiva Lineare B, non è stata ancora decifrata. Presenta una grafia sillabica integrata da ideogrammi e veniva utilizzata per scopi contabili e religiosi. S LISTE DI PROSCRIZIONEDal franco lista, “striscia”, e dal latino proscriptio, nome derivato da proscribere, “rendere noto per scritto”. Le liste di proscrizione erano elenchi incisi su tavole ed esposti al pubblico sui quali venivano riportati i nomi di coloro i quali erano da considerarsi nemici dello Stato. S LONGOBARDOTermine di origine germanica composto da lang, “lungo”, e baert, “barba” nel senso di uomini dalla lunga barba. Secondo alcuni storici tuttavia il secondo termine sarebbe barte, “lance”, e in questo senso sarebbe da intendere come uomini dalla lunga lancia. S LUCUMONEDal latino lucumon, a sua volta derivato dal probabile etrusco lauchume. Il termine indica il supremo magistrato che deteneva il potere esecutivo, giudiziario, militare e religioso, a capo delle lucumonie, o tribù, che costituivano la confederazione etrusca. S MAGGESETermine che prende il nome dal mese di maggio, Maius in latino, epoca in cui sul terreno a riposo cresce l’erba. Tecnica agricola tipica dei sistemi poco integrati con l’allevamento e quindi poveri di concimi, che consiste nell’alternanza su un terreno di coltura e riposo, quest’ultimo visto come fattore fertilizzante. S MAGGIORDOMODal latino (servus) maior domus, “maggiore tra i servi della casa”. Durante la monarchia merovingia, nel VII secolo d.C., il termine definì i maestri di palazzo che assunsero l’amministrazione dei beni della corona e, successivamente, il governo, presiedendo ai più alti incarichi, disponendo delle rendite dello Stato ed esercitando il potere effettivo. S MAGNA CHARTA LIBERTATUMDocumento fondamentale delle libertà inglesi, concesso nel 1215 dal re Giovanni Senzaterra ai baroni a seguito di una rivolta dei feudatari e degli ecclesiastici, che intendevano sottrarsi al potere assoluto del sovrano. Nei 63 articoli si affermava, tra l’altro, il principio dell’habeas corpus, che aboliva ogni arresto arbitrario per ordine del re, e si introduceva la garanzia di non condannare nessun suddito senza un regolare processo. Promulgata ufficialmente nel 1225, con modificazioni la Magna Charta è rimasta fino a oggi. S MAGNATEDal latino cristiano magnas, “potente”. Con questo termine venivano designati nei Comuni italiani i nobili delle antiche famiglie feudali che si erano trasferiti in città, ma anche i cittadini più potenti che, pur se non nobili, potevano esercitare una significativa influenza politica a causa della loro ricchezza e dei propri meriti personali. S MANIPOLIDal latino manipulus, “manciata”. Unità tattiche dell’esercito romano composte da centoventi soldati, la cui insegna era in origine una manciata di fieno legata in cima a un’asta. S MANSODal latino mansio, “abitazione”. Lotto di terreno appartenente alla pars massaricia della curtis. Il manso veniva assegnato a coloni di diversa condizione giuridica, che per lo sfruttamento del terreno erano tenuti a corrispondere al signore un canone oppure a garantire alcune giornate lavorative sulla pars dominica. S MARCADal franco marka, “regione di confine”. Con questo termine si indicava nell’antico germanico la zona incolta che divideva tra loro gli abitati e in seguito i territori di confine. In età carolingia queste regioni vennero affidate a un markgraf, da cui il nome di marchese, incaricato di fronteggiare ogni minaccia proveniente da nemici esterni all’Impero. S MARTIREDal greco mártyr, “testimone”. In questo modo vennero definiti i cristiani che testimoniavano la dottrina di Gesù affrontando il supplizio e la morte nel nome della fede. Il loro entusiasmo religioso e il loro coraggio divennero nel tempo un esempio da seguire per l’intera comunità, determinando nei loro confronti una vera e propria venerazione. S MAZDEISMODal nome avestico della divinità Ahura Mazdah, signore assoluto. Religione monoteista riformata da Zarathustra, che promette agli uomini la salvezza finale dopo lo scontro conclusivo tra il Bene ed il Male che avverrà alla fine dei tempi. S MECENATISMOTermine derivato dal nome del consigliere di Augusto, Gaius Cilnius Maecenas, uomo politico e cultore delle lettere e delle arti, che diede vita a un cenacolo intellettuale per interessi culturali ma anche per finalità politiche volte a creare un’atmosfera favorevole nei confronti di Ottaviano. In questo senso il termine è stato successivamente utilizzato per definire la protezione e l’aiuto di un singolo, o di una qualunque entità, agli uomini di cultura, agli scienziati e agli artisti. S MEDIOEVODai termini latini medius, di mezzo, centrale, ed aevum, tempo, età storica. Periodo storico che gli umanisti collocarono tra la fine dell’Impero Romano d’Occidente, ritenuto un modello di perfezione artistica e culturale, e l’età moderna vista come l’inizio di una rinascita a questo periodo ispirata. In questo senso il giudizio sul Medioevo assume connotazioni fortemente negative, che lo indicano come un’epoca di decadenza culturale, politica, sociale ed artistica. Rivalutato a partire dall’epoca romantica, il Medioevo ha perso oggi ogni caratterizzazione negativa diventando materia di primo piano per gli studi storici, che ne hanno evidenziato l’importanza e la ricchezza in tutti i settori dell’attività umana. S MEGALITIDal greco mégas, “grande”, e lithos, “pietra”. Monumenti costituiti da grandi blocchi di pietra irregolari, che ebbero la loro massima diffusione tra il III ed il II millennio a.C. S MENHIRDal bretone men hir, “pietra lunga”. Monoliti di dimensioni spesso gigantesche, infissi verticalmente nel suolo con funzioni religiose. A tutt’oggi si presentano isolati, in allineamenti (alignements) oppure in circolo (cromlech). S MERCATODal latino mercatus, luogo di scambio delle merci. Direttamente collegato allo sviluppo delle città, il mercato è la zona dove si incontrano domanda e offerta e vengono commercializzati da produttori o persone specializzate beni e prodotti. S MESOLITICODal greco mèsos, “mediano”, e lithos, “pietra”. Periodo di transizione corrispondente alle ultime fasi della glaciazione di Wurm, caratterizzato da una crisi del tradizionale sistema di caccia a seguito della scomparsa progressiva dei grandi mammiferi. Viene definito anche con il termine di Epipaleolitico S MESSIADal latino tardo messias, che proviene dal greco messias e a sua volta dall’ebraico mashiah, unto. Originariamente utilizzato nell’Antico Testamento in riferimento ai sovrani eletti da Dio. Nel pensiero ebraico, il termine indica il mediatore inviato da Dio per instaurare il suo regno, e in questo senso il messianismo, vivissimo tra il II secolo a.C. ed il II d.C., unì spesso caratteri religiosi a risvolti politici. In considerazione delle caratteristiche divine del Messia atteso, la dottrina cristiana ha identificato in Gesù il Messia, riproponendo l’attesa messianica nella cosiddetta Parusia, cioè nel ritorno di Cristo. S METODO DELL’ADOZIONEDal latino adoptio, nome derivato dal verbo optare, “scegliere”. Sistema introdotto da Nerva per designare il suo successore non sulla base di rapporti di parentela ma secondo una scelta di carattere meritocratico operata all’interno dei suoi collaboratori più stretti. S MINOICOAggettivo derivato dal greco Minos, nome del mitico re cretese Minosse. Con questo termine viene definita la fase più antica della civiltà cretese. S MONACODal latino monachus, monaco, e a sua volta dal greco monachós, derivazione di mónos, “uno solo”. Termine attribuito a uomini, ma anche donne, che decidevano di ritirarsi e di escludersi dalla vita sociale, per dedicarsi con il maggior impegno possibile agli obblighi della propria fede e all’ascesi. Il monachesimo non fu una prerogativa del cristianesimo, ma interessò anche altre fedi, tra le quali l’ebraismo, l’islamismo e diverse religioni indiane. S MONARCHIADal greco monarchía, composto da mónos, “uno solo”, e arché, “governo”. Tradizionale sistema di governo contrapposto alla repubblica, è caratterizzato dall’attribuzione della sovranità al re. S MONOTEISMODal greco mónos, “uno solo”, e theòs, “Dio”. Religione basata sulla concezione di un unico Dio. Le religioni propriamente monoteistiche sono l’ebraismo, il cristianesimo, l’islamismo e il mazdeismo. S MOS MAIORUMI costumi degli avi. In questo modo venivano definite le abitudini e le tradizioni risalenti alle origini di Roma, considerate esempi da seguire per non scadere nella corruzione dei costumi. Punto di forza di questo atteggiamento fortemente conservatore è l’attaccamento del cittadino allo Stato, che si identifica nella virtù e nella pietas, termine che racchiude in sé il complesso dei doveri del singolo nei confronti dello Stato, degli dei, della famiglia . S MOSCHEADall’arabo masgid e successivamente dallo spagnolo mezquita, “luogo di adorazione”. Edificio di culto della religione islamica, fondato secondo la tradizione da Maometto, all’interno del quale si svolge la preghiera. Elemento centrale della moschea è il mihrab, la nicchia contenente il Corano che indica la direzione della Mecca. S MUMMIADall’arabo mumiyya, nome della sostanza usata per l’imbalsamazione. Il termine si riferisce ai cadaveri mummificati a seguito di essiccamento derivato da particolari condizioni ambientali o da un intervento di imbalsamazione. S MUNICIPIODal latino municipium, termine derivato da munia, “doveri”, e capere, “prendere”. Località straniere incorporate nel territorio di Roma, ai cittadini delle quali poteva essere riconosciuta la piena cittadinanza romana o un diritto più limitato. Solitamente i Municipi mantenevano le magistrature preesistenti e un’autonomia amministrativa. S MUSLIN – MUSULMANODal termine arabo-persiano muslim, “sottomesso alla volontà di Dio”, deriva musliman, “appartenente all’Islam”. Con questo termine si intendono tutti i fedeli e i popoli di credo islamico. S NECROPOLIDal greco nekròpolis, composto di necros e polis, città dei morti. Raggruppamento di sepolture di epoca precristiana che attestano la particolare importanza riservata dalle antiche civiltà al culto dei morti. Dal punto di vista archeologico assumono grande rilevanza per la ricchezza e l’abbondanza degli oggetti appartenenti ai corredi funerari in esse ritrovati. S NEOLITICODal greco nèos, “nuovo”, e lithos, “pietra”. Ultima età della preistoria, nel corso della quale si assiste a radicali modificazioni del sistema economico e sociale. Vengono introdotte l’agricoltura e l’allevamento, nuove tecnologie nella lavorazione della pietra, la ceramica e, nell’ultima fase, i metalli. A quest’epoca risale la fondazione delle prime città. S NICOLAISMONicolaismo o nicolaitismo, probabilmente dal nome di Nicola di Antiochia. Setta ereticale attiva fin dal I secolo d.C., strettamente legata alle dottrine gnostiche. Particolare importanza riveste l’atteggiamento libertario della setta in materia sessuale, poiché nell’ambito della riforma religiosa operata nel XI secolo volta a eliminare il matrimonio dei preti, l’accusa di nicolaismo attribuita ai sacerdoti sposati assunse il significato negativo di libertinaggio, determinando una forte reazione da parte dell’opinione pubblica. S NOBILEDal latino nobilis, derivato da noscere con significato di conosciuto. Appartenente alla nobilitas, nuova aristocrazia nata in epoca repubblicana della quale facevano parte tutte quelle famiglie che potevano vantare tra i propri membri un console o un magistrato, anche di grado inferiore. Sebbene la più parte dei nobiles fosse già di estrazione aristocratica, entrarono a farne parte anche alcuni homines novi, plebei ricchi che avevano assunto magistrature. S NOMODal greco nomos, distretto. Provincia o distretto amministrativo dell’Antico Egitto, dipendente da una città capoluogo. S NORMANNODal latino medioevale Northmanni, a sua volta derivato dal germanico Nord-manner, uomini del Nord. Con questo nome venivano chiamati durante il Medioevo i popoli germanici dell’estremo settentrione europeo, stanziati in Danimarca, Svezia e Norvegia. Poco conosciuti dagli antichi, che li definirono iperborei, fecero la loro comparsa verso la fine del VIII secolo quando spinsero le loro navi pirate (drakkar) nel Baltico, nel Mare del Nord e nel Golfo di Guascogna, arrivando a saccheggiare ben quattro volte la città di Parigi nel IX secolo. A seguito di questi fatti venne concesso loro un territorio che, per tale motivo, prese il nome di Normandia. S NURAGHEDal paleosardo nurra, “mucchio di sassi”. Costruzioni risalenti al III-II millennio a.C., probabilmente di carattere militare. Tipici del territorio sardo, i nuraghe si presentano in due varianti ovvero a corridoio o a tholos, cioè a torre , con altezze che possono anche raggiungere i 20 metri. S OASIDal greco oasis. Territorio posto in una zona desertica, reso fertile dalla presenza di acqua che consente lo svilupparsi di vegetazione. S OLIGARCHIADal greco olígoi, “pochi”, e arché, “governo”. Il termine indica il governo esercitato da una minoranza, in un’accezione negativa che contrappone oligarchia ad aristocrazia, in quanto i “pochi” non sono necessariamente i “migliori”. S OMAGGIODal francese hommage, derivato di homme, originariamente con significato di atto e professione di vassallaggio. Atto di sottomissione del vassallo al suo signore, che avveniva secondo un cerimoniale prefissato. Al termine della cerimonia e dopo il reciproco giuramento di fedeltà, il signore suggellava l’atto attraverso la concessione di un beneficio, il feudo. S OPLITIDal greco hòplon, scudo, armatura. Soldati di fanteria, erano arruolati tra i cittadini che, pur non potendo mantenere un cavallo, erano abbastanza ricchi da provvedere al pesante equipaggiamento bellico. Costituivano il nucleo della falange. S ORDINE MENDICANTEDal latino ordo, “fila”, ordine di soldati, e mendicare, chiedere l’elemosina. Questo termine individua quegli ordini religiosi come i francescani e i domenicani, all’interno dei quali il voto di povertà non riguarda solo il singolo individuo ma l’intera comunità. Gli ordini mendicanti rappresentarono la risposta della Chiesa all’esigenza pauperistica di un ritorno alla purezza originaria del messaggio evangelico, che era alla base della diffusione di molte correnti eretiche. S ORDINE MONASTICO – CAVALLERESCODal latino ordo, “fila”, ordine di soldati, e dal latino tardo monasticus, dei monaci, con il termine cavalleresco come derivazione di cavalleria a sua volta dal latino caballus, cavallo da lavoro. Sorti con le Crociate, gli ordini monastico-cavallereschi unirono le finalità del monachesimo con gli ideali della cavalleria, al fine di difendere la Terra Santa e di proteggere e curare i pellegrini che vi si recavano. Ne facevano parte cavalieri che avevano preso i tre voti monastici di ubbidienza, castità e povertà. S ORTODOSSIADal latino tardo orthodoxus e a sua volta dal greco orthódoxos, composto di orthos, “retto”, e doxa, opinione. In ambito religioso, il termine indica l’adesione da parte del fedele a un complesso di dottrine e di dogmi che devono essere accettati in modo incondizionato. S OSTRACISMODal greco ostrakismós, derivato da ostrakon, “coccio”. Procedimento attraverso il quale la popolazione ateniese era chiamata a esprimere il suo parere sull’esilio di un cittadino imprimendo il suo nome su un coccio (ostrakon). S OTTIMATIDal latino optimates, i migliori. Nobili appartenenti alle classi più elevate che, attraverso il controllo del Senato e un orientamento fortemente conservatore, osteggiavano una politica di riforme nel nome della tradizione. Il termine optimi vuole esprimere la superiorità sociale di questa classe, ma anche quella morale e politica. S PALEOLITICODal greco palaiós, “antico”, e lìthos, “pietra”. Periodo che, dalla comparsa dei primi ominidi, si spinge fino a 12.000 anni fa, caratterizzato da un’economia di caccia e raccolta. In base alle tecniche di lavorazione della pietra e alla loro evoluzione si divide in Paleolitico inferiore, medio e superiore. Nel corso dell’ultima fase compaiono le prime espressioni religiose ed artistiche. S PALEONTOLOGIADal greco palaiós, “antico”, ontos, voce del verbo essere e logos, “discorso”. Scienza che studia i fossili, organismi vissuti in epoca preistorica . S PAPAtermine latino derivato dal greco papas, “padre”. In questo modo venne indicato il vescovo di Roma, considerato il diretto successore di Pietro che proprio in questa città aveva stabilito la sua sede. L’autorità dell’apostolo e l’importanza della città determinarono la scelta di attribuire al papa il ruolo di capo della cristianità. S PATRIZIODal latino patricius, aggettivo derivato da patres, discendente di un capofamiglia appartenente al ceto aristocratico. Il termine definisce un individuo appartenente ad un’antica e famosa nobiltà. S PELLEGRINAGGIODal latino peregrinatio, “viaggio in terra straniera”. Pratica devozionale, diffusa presso molte religioni, che consiste nel recarsi presso una località ritenuta sacra o comunque di particolare importanza dal punto di vista religioso per compiere atti di culto. In ambito cristiano, il pellegrinaggio assunse fin dai tempi successivi le persecuzioni un significato particolare, in special modo verso la Terra Santa e i luoghi della predicazione del Cristo, e verso Roma, sede della Chiesa universale. Tuttavia con il tempo altre mete attirarono moltitudini di fedeli grazie alle loro reliquie o all’importanza attribuita a santi e martiri. Tra queste spicca in epoca medioevale quella di Santiago di Compostela, in Galizia, luogo di sepoltura di San Giacomo. S PENTAPOLIDal greco pentapolis, composto di penta-, “cinque”, e polis, “città”. Territorio controllato dai bizantini e composto da cinque città:. Fano, Pesaro, Rimini, Ancona e Senigallia. S PERIECIDal greco periokoi, “coloro che abitano intorno”. Si tratta di popolazioni che abitavano le periferie del territorio. Privi di diritti politici, i perieci erano comunque liberi e potevano possedere terre ed esercitare mestieri, con l’obbligo di servire nell’esercito. S PESTEDal latino pestis, “distruzione”. Termine anticamente impiegato per definire qualunque epidemia a elevato tasso di mortalità. Malattia infettiva dei roditori, ha ciclicamente accompagnato la storia dell’uomo, seminando morte e terrore in tutti i continenti fino al secolo scorso. S PIRAMIDEDal greco pyramis. Edificio funerario di forma appunto piramidale, all’interno del quale è posta la camera che accoglie le mummie di re e regine dell’Antico Egitto. Strutture simili sono presenti nelle culture dell’America precolombiana con funzioni di tempio. S PITTOGRAMMADal latino pictus, “dipint”o, con suffisso di derivazione greca -gramma, “scritto”. Dipinto semplificato e stilizzato utilizzato per indicare un oggetto o, unitamente ad altri, per esprimere concetti. S PLACITODal latino placitum, “sentenza”. Assemblea annuale del popolo franco, che pur essendo generale era di fatto limitata a ristrette cerchie di personaggi particolarmente influenti. Placita erano anche le sedute giudiziarie che, secondo la volontà di Carlo Magno, dovevano tenersi almeno tre volte l’anno, a meno che la gravità di alcune situazioni non richiedesse la convocazione di assemblee straordinarie. S PLEBEODal latino plebs, moltitudine. Il termine plebeius significa quindi “uno fra i molti”. Alla plebe appartenevano agricoltori, artigiani, commercianti, che godevano di minori diritti rispetto ai patrizi, pur avendo riti e tradizioni religiose proprie e assumendo, nel tempo, proprie magistrature. S PLEBISCITODal latino plebiscitum, composto di plebs, “plebe”, e scitum, “ordine”. Decisioni prese dall’assemblea della plebe e inizialmente vincolanti solo per la plebe stessa. Nel tempo queste decisioni assunsero sempre più valore fino a essere equiparate con la Lex Hortensia alle altre leggi. S PODESTÀDal latino potestas, “sovranità, ufficio”. Magistratura propria dei Comuni cittadini dell’Italia centrosettentrionale tra il XII ed il XIII secolo, che può essere considerata come l’evoluzione del consolato. Caratteristiche del podestà erano la provenienza straniera, a garanzia di imparzialità nelle questioni cittadine, la sua unicità, l’elettività e la facoltà di avvalersi di collaboratori scelti nell’esercizio delle sue funzioni. S POLISDal greco polis, città e città-stato. Il termine, che originariamente definiva la città alta, o acropoli, sede del governo, viene successivamente esteso all’intero territorio dipendente dall’autorità centrale. S POMERIODal latino pomoerium, composto di post, “dietro”, e moiros, forma arcaica per murus, “muro”. Terreno sacro, considerato come un tempio, situato all’interno e all’esterno lungo le mura cittadine, sul quale non era consentito abitare, coltivare né costruire. S POPOLARIDal latino populares, “amici del popolo, democratici”. Partito opposto a quello degli ottimati, composto da famiglie nobili e cavalieri, che si presentavano come difensori della libertas contro gli interessi di parte del Senato. Per perseguire il loro programma politico si appoggiarono al popolo, che cercarono di legare a sé attraverso leggi agrarie e frumentarie. S POPOLODal latino populus. Rappresenta con il territorio e la sovranità uno dei tre elementi che costituiscono lo Stato. È l’insieme dei cittadini accomunati da lingua e tradizioni, oltre che da eguali diritti e doveri nei confronti dello Stato. S POPOLO GRASSODall’incrocio dei termini latini crassus e grossus, qui nel senso di opulento. Nell’ambito della ripartizione medioevale della cittadinanza, con questo termine si intende quella parte di popolazione che, pur non appartenendo alla nobiltà e pur non avendo particolare peso dal punto di vista politico, godeva di un reddito elevato che la poneva, di fatto, in una posizione di prestigio nella scala sociale. Al cosiddetto “popolo grasso” appartenevano ricchi mercanti e borghesi, banchieri, professionisti. S POPOLO MINUTODal latino minutus, e da minuere, “diminuire”. Popolo minuto era quella popolazione cittadina che, pur senza possedere ricchezze elevate, era in grado di mantenere un tenore di vita decoroso attraverso un’attività in proprio, dalla quale derivava il proprio sostentamento. Ne facevano parte sostanzialmente i piccoli artigiani e i piccoli commercianti. S POTERE DI BANNODal germanico ban, “potere”. Banno, definito talvolta come bando, era il potere di dare ordini e di imporne l’osservanza infliggendo ai trasgressori una multa. In questo senso il termine indica, nelle fonti medioevali, anche gli ordini stessi e bandito viene considerato colui il quale, trasgredendo, si pone fuori dalla legge. S PREISTORIAComposto da pre- e dal latino historia, significa letteralmente “prima della storia”. Convenzionalmente si definisce con questo termine il periodo precedente la comparsa della scrittura durante il quale si svilupparono le prime culture e civiltà umane. S PRESBITERODal greco presbyter, “il più vecchio”. Con questo nome venivano designati nell’Antico Testamento gli anziani che governavano la comunità. Da questa parola deriva il sostantivo prete che indica colui che si occupa del culto e della liturgia. S PRETOREDal latino praetor, “colui che va davanti all’esercito”. Inizialmente con questo titolo venivano definiti i due magistrati supremi di Roma, con funzioni prevalentemente militari, ma successivamente il pretore divenne collega minor dei consoli, con eguali funzioni ma un potere inferiore. Nel tempo il numero dei pretori aumentò, giungendo all’epoca di Claudio fino a 18 e la loro competenza divenne prevalentemente di carattere amministrativo e giudiziario. S PRETORIANIDal latino praetorianus, che appartiene alla coorte pretoria, derivato dal termine praetorium che indicava la tenda del comandante nell’accampamento e anche l’edificio nel quale risiedeva il governatore di una provincia. Soldati scelti delle legioni romane, assegnati al comandante. A partire da Augusto i pretoriani divennero le guardie del corpo dell’imperatore, sotto il comando del prefetto del pretorio, e vennero utilizzati anche con incarichi di polizia. S PRINCIPATODal latino principatus, “primato, sovranità”, derivato da princeps a sua volta composto di primus e capio, “colui che prende il primo posto”. Ufficio e dignità di colui che veniva riconosciuto dai senatori romani come il collega più autorevole. A partire da Ottaviano il titolo estese il suo significato reale all’esterno del solo contesto senatorio per diventare princeps civitatis o addirittura universorum, mantenendosi comunque lontano da ogni connotazione di carattere monarchico. S PROCONSOLEDal latino proconsul, composto di consul, “console”, con prefisso pro-, “in luogo di”. Con questo termine veniva definito colui il quale esercitava il potere proprio del console a seguito di una proroga del mandato o ne era investito pur avendo precedentemente occupato magistrature inferiori. S PROPRETOREDal latino propraetor, composto di praetor, “pretore”, con il prefisso pro-, “in luogo di”. L’incarico di propretore veniva assegnato in Roma al pretore che, terminato il suo incarico, otteneva il governo di una provincia senza il comando militare. S PROSELITISMODal francese proselytisme, come derivazione del termine latino proselitus, a sua volta derivato dal greco proselytos, “sopraggiunto”. Il termine proselito indica colui che inizia a seguire una nuova dottrina, religiosa o politica, diversa rispetto a quella accettata precedentemente. Proselitismo sta quindi a significare l’azione di fare proseliti. S PROVINCIATermine latino che indica il territorio conquistato sul quale il magistrato esercita il suo imperium. Le province costituiscono sotto Roma dei distretti amministrativi, con a capo un governatore, tenuti al pagamento di tributi. S PUBBLICANODal latino publicanus, “appaltatore”. Esattore che acquistava dallo Stato il diritto di esigere a proprio vantaggio e per proprio conto determinate tasse. I pubblicani erano di solito membri della classe equestre, che potevano disporre del denaro liquido necessario e dell’attitudine mentale all’esercizio del commercio e della speculazione finanziaria. S QUESTOREDal latino quaestor, nome derivato dal verbo quaerere, “chiedere”. Magistrato romano con funzioni di controllo sull’erario e sulla finanza in genere, anche dal punto di vista della giurisdizione criminale per i reati connessi all’amministrazione della cassa pubblica. S RAPSODIDal greco rhapsoidòs, composto di rhapto, “cucio insieme”, e oidé, “canto”. Termine con il quale vengono definiti gli aedi in epoca più recente. I rapsodi, oltre che poeti, riunirono e fusero il patrimonio epico in forme fisse. S RE-MAGISTRATOConcezione particolare del potere regio, che tende ad attribuire al sovrano un carattere principalmente amministrativo, intendendolo come garante dei privilegi dei quali il singolo può godere. S RECONQUISTAtemine spagnolo che significa riconquista. In questo modo si definisce il periodo della storia spagnola compreso a larghe linee tra il VII ed il XV secolo, nel corso del quale gli spagnoli cercarono di riappropriarsi dei territori iberici caduti sotto il dominio musulmano. Sebbene i primi scontri risalgano al VII secolo, la reconquista propriamente detta vede il suo apice tra il X ed il XIII secolo, assumendo toni propri della guerra di religione sulla falsariga delle crociate in Terra Santa. S REGALIEDal latino medioevale regalia, “diritto del re”, anche inteso come parti spettanti al re sulla rendite dei benefici ecclesiastici, incrociato con lo spagnolo regalo, “dono al re”. Con questo termine nel Medioevo furono designati i poteri propri della sovranità, vale a dire quelli giurisdizionali dello Stato, definiti regalie maggiori, e quelli attinenti al pubblico demanio e alle entrate fiscali, regalie minori. S REGNO ROMANO-BARBARICORegni situati nelle regioni occidentali dell’Impero romano che si vennero a creare nel V secolo a seguito delle invasioni germaniche, all’interno dei quali si mescolarono e si fusero elementi del diritto e delle tradizioni romane con quelli dei popoli germanici vincitori. S RENOVATIO IMPERIITermine latino con il quale si individua il tentativo, operato da Giustiniano, di restaurare la grandezza e l’unità dell’Impero romano-cristiano dal punto di vista istituzionale, civile e religioso, riportandolo alle condizioni precedenti le invasioni barbariche. S RETORICADal greco rhetorikè (sottintesa tèchne), “arte del parlare”. Il termine definisce la capacità di elaborare un discorso persuasivo in grado di informare, commuovere e allietare i destinatari della comunicazione. S ROMANIZZAZIONEDal latino romanus, di Roma. Procedimento attraverso il quale la civiltà romana conquistò le altre culture al suo stile di vita e alla sua cultura, imponendosi come modello. S ROTAZIONE TRIENNALEDal latino rotatio, “rotazione” e dal tardo latino triennalis. Tecnica agricola affermata in Europa durante il Medioevo, basata sull’alternanza di colture e riposo su un appezzamento agricolo. Tale alternanza consisteva appunto in una rotazione triennale di cereali autunnali, cereali e legumi primaverili, maggese. S SARACENODal latino saracenus, e a sua volta dal greco sarakenós, ma con etimologia incerta. Secondo alcuni il nome deriverebbe dalla radice araba saraqa, “rubare”, che evidenzierebbe l’attività di predoni propria di questi popoli nomadi dediti al brigantaggio. Altri fanno invece derivare il termine dall’arabo sharqi, che significa “orientale”. Con questo nome nel corso del Medioevo vennero indicati gli arabi, ma anche tutti i musulmani in genere, e specialmente quelli che si stabilirono nelle regioni mediterranee dell’Europa. S SATRAPIEDal greco satrapeia, “dominio, provincia”. Province dell’Impero persiano volute da Dario I, i confini delle quali coincidevano con quelli di regioni determinate dalle diverse nazionalità. S SATRAPODal greco satrapes e a sua volta dal persiano antico xsathrapavan, “difensore del dominio, governatore”. Funzionari della corte o principi locali che amministravano per conto del re la giustizia e le imposte, avendo inoltre il comando militare. S SCINTOISMODal giapponese shin-to, composto di shin, “degli dei”, e to, “via”. Antica religione giapponese, assunse questo nome nel VI secolo d.C. per differenziare la religione nazionale dal buddhismo, introdotto dalla Corea, del quale tuttavia accettò numerosi aspetti attraverso operazioni di carattere sincretistico. S SCRITTURA CUNEIFORMEDai termini latini scriptura e cuneus con suffisso di derivazione latina -forme. Sistema di scrittura mesopotamico, nel quale i pittogrammi assumono forme a cuneo a seguito dell’utilizzo di bacchette (stili) a punta triangolare. S SCRITTURA FONETICADal latino scriptura e dal greco phonetikós in forma femminile da intendere come “scienza del suono”. Simile ai rebus, associa un suono a un disegno, al di là di cosa il disegno stesso rappresenti. L’unione di più disegni-suoni determina la parola. S SECESSIONEDal latino secessio, nome derivato da secedere, “ritirarsi”. Strumento di lotta utilizzato dalla plebe romana, che abbandonando in massa la città, cessava ogni forma di produzione di carattere economico e si rifiutava di prestare il suo servizio nell’esercito. S SECOLO D’OROIn questo modo, che riecheggia una mitica età dell’oro, viene definito il II secolo d.C., celebrato dalle fonti dell’epoca come un periodo di grande prosperità e benessere. L’età compresa tra l’ascesa al potere di Nerva e l’uccisione di Commodo coincide infatti con la massima espansione dell’Impero romano ed è caratterizzata da un migliore rapporto tra gli imperatori e il Senato, nonché da una maggiore stabilità sociale. S SENATODal latino senatus, a sua volta derivato da senex, “vecchio”. Assemblea originariamente composta dai più anziani rappresentanti delle famiglie romane più illustri, con funzioni legislative e di controllo sull’amministrazione pubblica. S SERVITÙ DELLA GLEBA Rapporto che legava indissolubilmente i contadini alle terre di residenza impedendo loro di abbandonarle. In questo modo lo status del contadino libero venne sempre più ad avvicinarsi a quello dello schiavo e del colono, ponendolo alla completa dipendenza del proprietario anche in via ereditaria. Vedi anche SERVO DELLA GLEBA. S SERVO DELLA GLEBADal latino servus, “schiavo” e da gleba, “zolla di terra”. Colono vincolato alla terra che occupa e coltiva attraverso un legame di dipendenza ereditario, che lo pone insieme alla sua famiglia in uno stato di completa soggezione nei confronti del proprietario del fondo. Tuttavia il vincolo non è strettamente riferito al proprietario quanto piuttosto alla terra stessa, e in questo senso il servo della gleba entra a far parte del patrimonio terriero divenendo parte integrante e inscindibile del fondo occupato. S SIGNORIADal latino senior, comparativo di senex, “vecchio”, inteso come “signore” e, per analogia, “governo del signore”. Evoluzione del Comune medioevale, propria dell’area centrosettentrionale dell’Italia nella seconda metà del Duecento, in una forma di governo di tipo monarchico, spesso determinata da colpi di mano ratificati dalle istituzioni comunali desiderose di stabilizzare l’amministrazione cittadina. Nel tempo il governo del Signore assunse le caratteristiche proprie del principato, e le precedenti magistrature si trasformarono in organi di governo alle dipendenze del principe. S SIMONIADal latino medioevale simonia, derivato dal nome di Simon Mago che tentò di comperare dai santi Pietro e Giovanni il dono dello Spirito Santo. In questo senso il termine indica l’acquisto, la vendita o la permuta di cose spirituali alle quali si ritiene di poter dare un valore materiale. Già diffuso nei secoli V e VI, il fenomeno della simonia si ripresentò a cavallo del X secolo e durante la cattività avignonese, attraverso l’acquisto di cariche ecclesiastiche, l’attaccamento smodato al denaro da parte degli ecclesiastici e ricorrenti episodi di corruzione. S SOCIITermine latino che significa associato, alleato. Col nome di soci venivano definiti gli alleati di Roma, che potevano godere di alcuni diritti civili, tra i quali particolarmente ambito era quello di cittadinanza. S SOFISTIDal greco sophistés, tecnici del sapere. Gruppo di pensatori, particolarmente attivi in Atene fra IV e V secolo a.C., il cui interesse è rivolto principalmente alle problematiche della persuasione, della politica e del diritto. S SPARTIATIDal greco spartiates, cittadini di Sparta con pieni diritti. Casta dominante in Sparta, educata all’arte della guerra fin dall’infanzia. Benché si definissero ómoioi, uguali, non tutti erano nobili, e solo questi ultimi potevano essere membri della Gerusia, l’assemblea principale. S STATI GENERALIAssemblea generale dei sudditi del re di Francia, chiamati a deliberare con il re sui problemi dello Stato. Dell’assemblea originariamente facevano parte solo i rappresentanti del Primo Stato, il clero, e del Secondo, l’aristocrazia. A partire dal XII secolo, e poi più frequentemente dal XIII, anche la borghesia, definita come Terzo Stato, venne chiamata a partecipare in seguito alla sua accresciuta importanza nella vita della nazione. S STATODal latino status, “forma di governo”. Comunità organizzata che si definisce attraverso gli elementi fondamentali di territorio, popolo e sovranità. S STRATEGADal greco strategos, composto di stratós, “esercito”, e ago, “conduco”. Originariamente gli strateghi avevano la funzione di capi militari, ma accrebbero nel tempo la loro importanza. Eletti annualmente in dieci, formavano con l’arconte polemarco il consiglio di guerra. S SUCCESSIONE EREDITARIADal latino successio, derivato di succedere, “subentrare”, e hereditaria, “avuta in eredità”. Il termine indica la sostituzione di un soggetto, erede, a un altro nella titolarità di alcuni rapporti giuridici e, quindi, anche la trasmissione della dignità imperiale di padre in figlio. S SUNNATermine arabo che significa consuetudine, comportamento. Insieme di credenze religiose, principi politici e giuridico-pubblici che, partendo dal comportamento del Profeta, sono stati elaborati nel tempo dai teologi attraverso integrazioni e interpretazioni. Il sunnismo ha assunto una posizione preminente nell’ambito dell’Islam, diventando di fatto la religione ortodossa, in opposizione alle frange minoritarie degli sciiti e dei kharigiti. S TALASSOCRAZIADal greco thalassokratia, composto di thálassa, “mare”, e krátos, “potenza”. Il termine indica una signoria assoluta sui mari. S TEOCRAZIADal greco tardo theokratia, composto di theos, “dio”, e krátos, “potere”. Ordinamento all’interno del quale il potere politico coincide con quello religioso, nella misura in cui si attribuiscono poteri soprannaturali al sovrano, che per questo viene considerato dio, oppure si riconosce a un singolo o a un gruppo di individui un rapporto privilegiato con la divinità. S TERRAMAREVoce emiliana che significa “terra grassa”, particolarmente fertile, ma probabilmente derivata dal latino terra mala, in quanto in queste zone sarebbero stati trovati numerosi scheletri umani. Il termine è diventato sinonimo di villaggio risalente all’età del bronzo fondato su palafitte. S TETRARCHIADal greco tetrarchia, composto di tetra, “quattro”, e archein, “comandare”. Forma di governo, già adottata in epoca ellenistica e successivamente da Diocleziano, che consiste nella ripartizione del potere, e quindi dell’amministrazione, di uno Stato in quattro parti. In particolare Diocleziano suddivise l’Impero tra due Augusti e due Cesari, ciascuno con una propria capitale e un proprio esercito. S TIMOCRAZIADal greco timé, “stima, onore” e successivamente “censo”, e krátos, “potere”. Costituzione basata sulla partecipazione alla vita politica dei soli cittadini meritevoli di pubblica stima. In seguito, al concetto di onore venne sostituito quello di censo, ricchezza, che divenne elemento fondamentale. S TIRANNIADal greco tyrannís, “signore assoluto”. Forma di governo nella quale il potere viene esercitato da un signore assoluto, senza limiti né controlli. S TIROCINIODal latino tirocinium, “apprendistato”, derivato a sua volta dal latino volgare tirare, “introdursi nella vita militare”. Periodo di apprendistato al quale dovevano sottoporsi coloro i quali ambivano a diventare artigiani, che si concludeva con un esame finalizzato a dimostrare il livello di competenza raggiunto. S TRIBUNO DELLA PLEBEDal latino tribunus, con significato originario di “capo della tribù”, e dal termine plebs, “moltitudine”. Magistrato romano nominato dai comizi tributi con l’incarico di difendere la plebe attraverso il diritto di veto. In questo senso il tribunato divenne il principale strumento della plebe nel raggiungimento di una equiparazione con i patrizi. S TRIUMVIRATODal latino triumviratus, composto da trium, “trio, gruppo di tre”, e vir, “uomo”. Magistratura collegiale romana composta da tre membri, che poteva essere ordinaria o straordinaria. Magistrature ordinarie erano quelle che presiedevano alla coniazione o all’amministrazione della giustizia. Straordinaria fu la natura del secondo triumvirato, composto da Ottaviano, Antonio e Lepido, sancito dal Senato al fine di riorganizzare lo Stato. S TUNDRADal francese toundra, a sua volta di derivazione lappone. Pianura dal suolo acquitrinoso e gelato per la maggior parte dell’anno, con vegetazione composta prevalentemente da muschi e licheni. S USURAtermine latino derivato da uti, “usare”. In questo modo viene definito il prestito di denaro dietro corresponsione di elevati tassi di interesse. Condannata dalla Bibbia, ritenuta ingiustificata da Aristotele, l’usura ritornò a essere materia di discussione con la ripresa dei commerci dopo il Mille e con la conseguente rinascita dell’economia urbana che determinò una forte richiesta di liquidità. Di fronte a questo fenomeno, la condanna della Chiesa fu assoluta, così come severissime furono le pene inflitte agli usurai. Successivamente tuttavia, di fronte al perdurare del fenomeno, si operò una differenziazione tra prestito alla produzione e al consumo, con la legittimazione del primo e la condanna del secondo. Questo portò alla nascita delle banche e del sistema creditizio, da un lato, mentre dall’altro la pratica dell’usura rimase nella clandestinità, spesso alimentata da minoranze ai margini della società quali, per esempio, gli ebrei. S VALDESI O POVERI DI LIONEDal nome di Pietro Valdo, riformatore religioso di Lione del XII secolo, che in seguito a una crisi religiosa decise di dedicarsi interamente ai poveri, distribuendo loro parte dei suoi beni e destinando il rimanente alla traduzione e alla diffusione della Bibbia. La successiva opera di predicazione portò il valdismo a una notevole diffusione nell’Italia settentrionale, in Germania e in quasi tutta l’Europa occidentale, nonostante la scomunica comminata nel concilio di Verona del 1184 e nel IV Lateranense del 1215, che portò a feroci repressioni che raggiunsero l’apice durante la crociata contro gli albigesi, ai quali i valdesi vennero accomunati per la scelta pauperistica e il rifiuto dell’autorità ecclesiastica. S VALVASSINIDiminutivo del termine valvassore derivato dal fatto che questi ultimi, come già i vassalli, potevano ulteriormente ridurre le dimensioni del territorio a loro assegnato, ripartendolo in aree più circoscritte che venivano assegnate ai valvassini. S VALVASSORIDal provenzale valvassor, derivato dal latino vassus vassorum, “vassallo dei vassalli”. Quando il vassallo doveva amministrare un feudo di dimensioni troppo estese, era sua discrezione ripartirlo in parti più ristrette e affidare queste a vassalli del vassallo, denominati valvassori. S VANGELODal latino (e)vangelium, che proviene dal greco euangélion, composto di eu, “bene”, e angelos, “messaggero”, con suffisso -ion. Il termine, che nell’Antico Testamento significa la lieta notizia della futura salvezza promessa da Dio a Israele, nel Nuovo Testamento passa a indicare la predicazione di Gesù e l’ubbidienza alle sue parole. A partire dalla metà del II secolo viene identificato con i libri “canonici” che narrano della vita terrena di Cristo. S VASSALLODal termine di origine celtica vassus, successivamente trasformato nel latino medioevale in vassallus, dapprima con significato di servo. Successivamente con il termine di vassallo venne indicato il cavaliere che era investito di un feudo in seguito alla cerimonia dell’investitura signorile. S VESCOVODal latino episcopus, che proviene dal greco epískopos, “colui che osserva, ispeziona”. Il titolo di vescovo conferiva il potere di governare e amministrare la comunità cristiana nel nome di un mandato impartito direttamente dagli apostoli. In questo senso i vescovi si ponevano come i successori del collegio apostolico garantendone la continuità grazie alla facoltà di ordinarne altri attraverso l’imposizione delle mani. S VICHINGOTermine dall’etimologia poco chiara. Secondo alcuni deriverebbe dal nordico vik, “baia”, con il significato di “uomini dei fiordi”; altri ritengono che il reale significato sia quello di “pirati”; altri ancora quello di “capi guerrieri”. I Vichinghi, conosciuti nel Medioevo anche come Normanni, furono innanzitutto guerrieri, divisi in piccole tribù il capo delle quali veniva eletto per acclamazione. Grandi navigatori e commercianti, diedero vita a un intenso movimento di colonizzazione, spingendosi fino alle estreme terre artiche e, verosimilmente, fino in America. S VILLATermine latino per definire la casa di campagna, a sua volta composta dall’abitazione padronale e da tutti quegli edifici connessi alla produzione agricola di una grande proprietà terriera. S VINLANDTermine norvegese che significa “terra del vino”. In questo modo vennero denominate dai coloni norvegesi le terre a Sud della regione del Labrador, per la loro fertilità e per la ricchezza degli alberi da frutto, particolarmente le viti.