Guarda e rispondi

  1. Perché la ghigliottina era dipinta di rosso?

  2. Dove era collocato il condannato?

  3. Com’era fatta la ghigliottina?

Legenda

Le ghigliottine, costruite in rovere, erano verniciate in rosso per attenuare nel pubblico l’effetto della vista del sangue, soprattutto durante le esecuzioni di massa.

La lama (mannaia) era d’acciaio e pesava 48 kg, mentre il peso totale della ghigliottina era di 580 kg. La lama, una volta staccato il meccanismo di sicurezza, cadeva in meno di un secondo. La sua inclinazione rendeva più semplice e rapida la recisione della testa. Tirando la corda, la lama risaliva ed era di nuovo pronta.

La testa del condannato era collocata fra due pezzi a incastro scorrevoli.

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La ghigliottina misurava circa 4 metri d’altezza ed era sostenuta da una piattaforma di assi, a sua volta collocata su una pedana per permettere al pubblico di vedere l’operazione e di ingiuriare il condannato. Nei primi tempi, tuttavia, il patibolo era ogni volta smontato e rimontato sul luogo del crimine; si scelse poi, per comodità, un luogo fisso per le esecuzioni.

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La testa cadeva in una cesta piena di segatura: la coscienza del ghigliottinato poteva durare ancora circa 30 secondi.

Per poter infilare la testa nel ceppo, il condannato veniva disteso su un’asse mobile. Una volta decapitato, il resto del cadavere veniva spostato con lo stesso meccanismo: grazie a un cardine, la tavola si poteva inclinare e far cadere il corpo a terra senza sforzo da parte del boia e dei suoi aiutanti.

Descrizione

Note

La ghigliottina

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