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Le grandi scuole dell’Italia centrale

Le grandi scuole dell’Italia centrale

LODI (Lombardia)

Chiesa di San Francesco
Maestro della tomba Fissiraga, Madonna con Bambino, Antonio Fissiraga e due santi, primo quarto del XIV secolo.
Affresco.

La chiesa lodigiana di San Francesco, risalente alla fine del XIII secolo, conserva al suo interno una serie di affreschi. Nel transetto destro, posto sopra alla tomba di Antonio Fissiraga, si trova la rappresentazione della Madonna con Bambino, i santi Nicola di Bari e Francesco d’Assisi e il committente, mentre porge il modellino di un edificio sacro alla Vergine.
Appeso alla struttura si trova un uovo, simbolo dell’Immacolata Concezione di Maria e della Resurrezione o, più in generale, simbolo di vita.
I personaggi si trovano sotto una struttura architettonica dalle ricche decorazioni: un ciborio da cui si vede scorciato un cielo stellato. Sui timpani sono raffigurati San Giorgio e il drago e un personaggio barbuto. Il tutto è sormontato da una torre merlata a pianta quadrata, decorata da tralci vegetali e piccoli rosoni.

PERUGIA (Umbria)

Galleria Nazionale dell’Umbria
Arnolfo di Cambio, Scriba II, 1281.
Marmo, 60 × 48 × 49 cm.

Arnolfo di Cambio, che fece parte della bottega di Nicola Pisano, fu autore di sculture equilibrate e armoniose, come questo Scriba.
La statua faceva parte della cosiddetta Fontana di Arnolfo, smembrata nel 1308 per ragioni ignote, insieme ad altre quattro sculture, un altro scriba e tre assetati, tutti conservati nella Galleria Nazionale dell’Umbria.

www.gallerianazionaleumbria.it

NAPOLI (Campania)

Museo Nazionale di Capodimonte
Simone Martini, San Ludovico di Tolosa, 1317.
Tempera su tavola, 256 × 138 cm.

La tavola fu commissionata per confermare la legittimità al trono di Napoli da parte di Roberto d’Angiò (accusato di essere un usurpatore), dopo la rinuncia a suo favore fatta dal fratello Ludovico, eletto vescovo di Tolosa nel 1296 e poi canonizzato nel 1317.
Vi è rappresentato san Ludovico, che indossa un ricchissimo manto sopra il saio francescano, mentre porge la corona regale al fratello, anch’egli preziosamente vestito.
Simone Martini, sulla base della sua conoscenza della pittura gotica, immaginò i due personaggi in una sfera divina: essi sono statici, immobili sullo sfondo dorato, i loro corpi sono immateriali, il loro volume è dato solo dalle pieghe delle vesti.

www.polomusealenapoli.beniculturali.it/museo_cp/museo_cp.html