Il primo Rinascimento: il contesto culturale e le idee
FIRENZE (Toscana)
Villa Medicea di Careggi
1440-1459.
L’attuale struttura della villa si deve al progetto di ristrutturazione dell’architetto Michelozzo di Bartolomeo di una precedente struttura, su commissione della famiglia de’ Medici. Nel 1459, Cosimo de’ Medici vi fondò l’accademia Neoplatonica, la più importante scuola filosofica dell’umanesimo italiano e centro culturale e artistico di eccellenza del primo Rinascimento. Nella villa nacque e morì Lorenzo il Magnifico.
A Michelozzo si deve anche la realizzazione delle ali del lato ovest della villa, più basse del corpo principale e caratterizzate dalle logge al pian terreno, mentre la loggetta panoramica del primo piano è attribuita a Giuliano da Sangallo.
Le logge rendono l’edificio aperto verso il giardino e il paesaggio circostante. Il giardino al tempo di Lorenzo era articolato in due parti: una coltivata a fiori e alberi da frutto e un’altra costituiva il selvatico.
PRATO (Toscana)
Basilica di Santa Maria delle Carceri
1485.
Voluta da Lorenzo de’ Medici, l’edificio vanta il progetto di Giuliano da Sangallo, che realizzò una chiesa con pianta a croce greca e cupoletta, ispirata alla Cappella Pazzi di Filippo Brunelleschi.
La chiesa è considerata un capolavoro di simmetria e proporzioni, sulla base delle teorie dell’Alberti, in perfetta coerenza con i canoni rinascimentali.
I rivestimenti, solo in parte completi, sono realizzati in pietre di colore diverso: le fasce di serpentino verde suddividono gli spazi secondo armoniche proporzioni e sottolineano la parte sormontata da timpani.
La facciata è scandita da due ordini, di cui il secondo termina con un timpano. Il tamburo su cui poggia la cupola è illuminato da aperture circolari.
PERUGIA (Umbria)
Oratorio di San Bernardino
1457.
L’Oratorio dedicato a San Bernardino da Siena è caratterizzato da una facciata a capanna policroma, eseguita tra il 1457 e il 1461 da Agostino di Duccio, allievo di Donatello. La facciata si presenta come un’armonica fantasia di colori, che riflettono i materiali utilizzati: terracotta, calcare, marmo bianco, rosso e nero.
La decorazione scultorea, in cui dominano il bassorilievo e il panneggio delle vesti dei personaggi rappresentati, è considerata fra i massimi capolavori rinascimentali di Perugia.
Il doppio portale è scandito da un’arcata che poggia su lesene decorate a bassorilievo, all’interno della quale si trova una lunetta con l’immagine dell’ascensione del Santo, all’interno di una mandorla infuocata tra angeli e cherubini.
Sul timpano la figura di Cristo benedicente, affiancato da due angeli inginocchiati.
LINK_3