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Il Romanticismo: libertà creativa e sentimento

Il Romanticismo: libertà creativa e sentimento

BRESCIA (Lombardia)

Pinacoteca Tosio Martinengo
Francesco Hayez, I profughi di Parga, 1831.
Olio su tela, 290 × 201 cm.

Il dipinto rappresenta l’abbandono della patria da parte dei cittadini di Parga, città greca che il governo inglese suo protettore cedette alla Turchia, scatenando indignazione nei sostenitori dell’indipendenza ellenica. La città arroccata su un colle crea una scenografia, ma divide anche due gruppi di persone: quello al centro da quello a destra, in partenza sulle navi.
L’artista ricostruisce fedelmente ambientazione e costumi, creando una scena quasi corale, che vuole muovere gli animi sulla riflessione patriottica.

www.bresciamusei.com/pinacoteca.asp

TRIESTE (Friuli-Venezia Giulia)

Museo Revoltella
Giovanni Pagliarini, Imelda e Bonifacio, 1835.
Olio su tela, 163 × 203 cm.

Il dipinto, dai toni melodrammatici, rappresenta la storia d’amore a tragico fine tra Imelda de’ Lambertazzi e Bonifacio de’ Geremei, una sorta di Giulietta e Romeo della Bologna medievale.
È qui rappresentato l’epilogo, quando la fanciulla cerca invano di succhiare il veleno dalla ferita dell’amato, avvelenandosi anche lei.
Il tono teatrale, i costumi, lo sfondo, che ricorda un castello medievale, aumentano la tragicità dell’accaduto.
Contemporanea del dipinto è l’opera di Gaetano Donizetti, Imelda de’ Lambertazzi, che debuttò nel 1830 con scarso successo.

www.museorevoltella.it

MAMIANO DI TRAVERSETOLO (Emilia-Romagna)

Fondazione Magnani Rocca
Francisco Goya, La famiglia dell’infante don Luis, 1783-1784.
Olio su tela, 248 × 328 cm.

Il celebre quadro di Goya è l’emblema della collezione di opere d’arte della famiglia Magnani.
In una buia stanza, illuminata solo dalla luce di una candela, Goya sta dipingendo la famiglia Borbone con i suoi domestici. Al centro, la padrona di casa ha lo sguardo rivolto allo spettatore, mentre il marito gioca a carte; attorno i bambini, una balia e alcuni domestici. Ogni personaggio è “fotografato” in un proprio atteggiamento o propria espressione: non si tratta di un ritratto ufficiale, ma di un dipinto dall’atmosfera domestica, dove la nobiltà è rappresentata in modo umano, quasi in ansia per l’imminente cambiamento che avrebbe a breve portato la rivoluzione francese.

www.magnanirocca.it