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Il Futurismo: la realtà in movimento

Il Futurismo: la realtà in movimento

ROMA (Lazio)

Galleria Nazionale d’Arte Moderna (GNAM)
Umberto Boccioni, Cavallo + Cavaliere + Caseggiati, 1913-1914.
Olio su tela, 104,5 × 135 cm.

In questo dipinto l’artista rappresenta la realtà dinamica: soggetto dell’opera sono il movimento e la velocità, simboli della civiltà industriale.
Le forme sono poco riconoscibili e sostituite da una rappresentazione ritmica della realtà.
In primo piano si trovano un cavallo montato da un cavaliere, sullo sfondo alcune case, tema spesso usato da Boccioni.
I protagonisti dell’opera però sono rappresentati in modo simile al Cubismo, data la tendenza alla geometrizzazione dei volumi, ma anche in modo simile al Divisionismo, come si può notare dalla scomposizione del colore, steso con pennellate di tinte pure e rivolte in una sola direzione, per rendere l’idea di movimento.

www.gnam.beniculturali.it

ROVERETO (Trentino-Alto Adige)

Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto (MART)
Fortunato Depero, Meccanica di ballerini (Ballerina idolo), 1917.
Olio su tela, 75 × 71,3 cm.

La macchina, che gli esponenti del movimento futurista esaltano, è protagonista di molte opere di Depero.
Egli intende dimostrare la “robotizzazione” e la “meccanizzazione” dei ballerini con cui afferma l’“estetica della macchina”.
I protagonisti mantengono comunque fattezze umane: sono distinguibili teste, braccia, gambe e scarpe; dal capo della ballerina parte un’antenna che dà luce, altro elemento distintivo del futurismo.

LINK_www.mart.trento.it

MILANO (Lombardia)

Museo del Novecento
Carlo Carrà, Il cavaliere rosso (Cavallo e cavaliere), 1913.
Tempera e inchiostro su carta intelata, 26 × 36 cm.

Carlo Carrà, artista appartenente sia alla corrente del Futurismo sia alla Metafisica, rappresenta in questo dipinto un cavallo con cavaliere in movimento, tema caro ai futuristi.
Osservando l’opera, si ha la sensazione che il soggetto sia sospeso: le linee forza escono dalle forme effettive di cavallo e cavaliere, creando un ritmo che dà energia ai corpi e crea l’effetto dinamico. Secondo il manifesto della pittura futurista, “un cavallo in corsa non ha quattro gambe: ne ha venti”.

www.museodelnovecento.org