I maestri dell’architettura moderna
SEVESO (Lombardia)
Villa Bianca
Giuseppe Terragni, 1937.
La villa fu commissionata a Terragni dal cugino e dalla moglie di questo, Bianca, da cui il nome dell’edificio. Essa svetta all’estremità di un grande lotto di terreno, in prevalenza adibito a giardino.
La struttura ha una forma rettangolare, con una copertura piana, ricordo dei modelli di Le Corbusier. L’intonaco bianco è interrotto da finestre a nastro.
La composizione razionalista dei volumi pieni e dei vuoti e l’avancorpo presente sulla destra non sono motivo di sproporzione del complesso, bensì di armonia strutturale.
PALERMO (Sicilia)
Casa del Mutilato
Giuseppe Spatrisano, 1936-1938.
Nel 1939 a Palermo venne inaugurata la Casa del Mutilato, progettata dall’architetto palermitano Spatrisano, esponente del Razionalismo italiano.
La facciata è caratterizzata da un alto portico, che immette su un atrio illuminato da un grande oculo.
L’edificio ha una forte valenza storica e simbolica: è un vero e proprio tempio della religione della patria, luogo di memoria consacrato alla nuova identità fascista, per non dimenticare il valore del sangue versato, soprattutto dai combattenti della prima guerra mondiale.
La realizzazione di questo tempio della patria coincise con la proclamazione dell’impero.
BOLZANO (Trentino-Alto Adige)
Palazzo di Giustizia
Paolo Rossi de Paoli, 1939-1956.
Il palazzo di giustizia di Bolzano, iniziato nel 1939, fu progettato dall’architetto Paolo Rossi de Paoli, ma la costruzione si interruppe a causa della seconda guerra mondiale. Fu completato solo nel settembre del 1956.
Si tratta di un edificio preceduto da un’ampia gradinata, che conduce a un imponente pronao, costituito da pilastri a pianta rettangolare, il quale dà accesso a un vestibolo. Il complesso ha una superficie di 3480 m2.