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Anni ‘45-‘60: dall’Informale all’Arte Cinetica

Anni ‘45-‘60: dall’Informale all’Arte Cinetica

MILANO (Lombardia)

Museo del Novecento
Grazia Varisco, Schema luminoso variabile RR66, 1969.
Perspex, legno, circolina al neon, motore elettrico, 35 × 35 cm.

Grazia Varisco fu uno dei fondatori, nel 1959, del Gruppo T, uno dei più importanti gruppi di Arte cinetica e programmata in Italia, che introdusse esperimenti percettivi e ambienti interattivi finalizzati a sollecitare reazioni diverse e inaspettate nello spettatore. L’opera cinetica di Grazia Varisco rappresenta la mutevolezza dell’oggetto: una luce al neon retroillumina due reticoli neri. Il meccanismo, azionato da un motore elettrico, genera un continuo movimento e determina la comparsa di forme sempre diverse.

www.museodelnovecento.org

ROVERETO (Trentino-Alto Adige)

Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto (MART)
Giovanni Anceschi, Struttura tricroma, 1963.
Materiali vari, elettromotore, 51,5 × 51,5 × 51 cm.

Giovanni Anceschi, anch’egli membro del Gruppo T, per questa opera ha creato un cubo, una faccia del quale funge da schermo per la retroproiezione, che si trova all’interno. Qui un motorino aziona un meccanismo di proiezione che crea sulla superficie dei piccoli cerchi colorati sempre in movimento che cambiano le loro cromie.

www.mart.trento.it

Video su YouTube

GIBELLINA NUOVA (Sicilia)

GIBELLINA NUOVA (Sicilia)
Pietro Consagra, Stella del Belice, 1981.
Acciaio inox, h 24 m.

La città di Gibellina Nuova è stata costruita secondo un grande progetto, dopo il terremoto che la distrusse nel 1968.
Furono chiamati artisti contemporanei (come Consagra, Severini, Burri, Paladino, Pomodoro) che diedero il loro contributo perché la città divenisse un laboratorio di sperimentazione artistica, in cui opere d’arte rinnovassero lo spazio urbano (Land Art).
La stella di Pietro Consagra è situata alle porte della città, per indicarne il rinnovamento e la rinascita.