Arriva Carlo Magno!

Anno 773. Dalla torre più alta di Pavia, ultima roccaforte longobarda, il re Desiderio e i suoi uomini osservano con ansia l’avanzata del re dei Franchi. Così descrive la scena un cronista dell’epoca:

Ecco che da occidente apparve un temporale simile a una nube nera, che trasformò la luce del giorno in una paurosa ombra. E allora videro il ferreo Carlo, crestato d’un elmo di ferro, alle braccia maniche di ferro, il ferreo petto e le spalle protetti da una corazza di ferro, una lancia di ferro levata in alto con la sinistra; la destra infatti era sempre tesa con l’invitta spada. Nello scudo non si vedeva altro che ferro. Anche il suo cavallo per l’animosità e il colore splendeva come il ferro. Il ferro riempiva i campi e le pianure. I raggi del sole si riflettevano nella schiera di ferro. Al gelido ferro s’inchinava il popolo raggelato. Il balenio del ferro illuminò l’oscurità dei sotterranei, ed echeggiava il confuso clamore dei cittadini: «Oh, il ferro! Ohimè, il ferro!».

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