1Il castello medievale di solito si appollaiava come un'aquila, sulla cima di un monte. 2Lo cingevano spesse mura di pietra, lambite da un ampio fossato d'acqua stagnante, lungo il cui perimetro correva una palizzata di robusti tronchi, interrotta da un tozzo torrione a cupola, o barbacane. 3Al di qua della palizzata montavano di guardia le sentinelle. 4Di notte esse vigilavano dal cammino di ronda, o merlone, che era una specie di parapetto frastagliato dallo zig-zag dei merli. 5Esso si snodava lungo l'intera cinta di mura, ma in vari punti era interrotto dalle torri laterali con le quali comunicava per mezzo di piccoli ponti levatoi, per impedire che i nemici, una volta arrampicatisi con le scale sui merli, potessero penetrare all'interno del maniero. 6Col tempo, il merlone fu ricoperto con una volta che lo riparava dal sole d'estate e dal gelo d'inverno.
7Ai lati, il castello era puntellato da alte torri circolari o quadrate dalle quali si potevano rovesciare sugli spalti sottostanti pietre, pece e acqua bollente. 8Le finestre erano sostituite dalle cosiddette bocche di leone, feritoie a forma di cono tronco disposto orizzontalmente con la base verso l'esterno. 9La bocca di leone consentiva all'interno una visuale ad ampio raggio, limitando al minimo l'osservazione dal di fuori. 10Al maniero si accedeva attraverso un massiccio portone di ferro, fiancheggiato da torri, alla cui base era incardinato un ponte levatoio. 11Una porta di servizio e d'emergenza, o “pusterla”, munita anch'essa di ponte levatoio, era ricavata su uno dei bastioni laterali. 12Una fitta grata veniva innalzata, a mo' di diaframma, tra il portone e il cortile interno del castello, sul quale s'affacciavano gli abituri dei servi, dei fabbri, dei carpentieri, dei calzolai, e le loro botteghe. 13Ai lati erano collocate la chiesa, la fontana con l'annesso lavatoio e la peschiera.
14Al centro troneggiava il maniero del signore, con il suo cortile, circondato da mura. 15Qui si rifugiavano gli abitanti del castello quando i nemici, sfondato il ponte levatoio e scavalcate le mura, avevano occupato il primo recinto. 16Il maschio, altro nome con cui si indica il maniero, aveva in media tre piani fuori terra e due sotto. 17Su ogni piano s'affacciavano una o due stanze. 18Quello superiore comunicava con il sottostante per mezzo di scale retrattili. 19Il primo era occupato dal salone, dove si banchettava, si ballava, si giocava a scacchi, si ricevevano gli ospiti. 20Il secondo era adibito a camera da letto del signore e della moglie. 21Il terzo era abitato dai figli. 22Agli ospiti, ai malati e ai moribondi era riservato il primo piano del sottosuolo mentre il secondo era destinato a segreta o prigione.
(ridotto e adattato da: Montanelli - L'Italia dei comuni - Rizzoli 1966)
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Il castello