Battaglia di Hattin. Miniatura da un manoscritto francese del XV secolo.
Salah ad-Din, noto fra i cristiani come Saladino, fu da giovane al servizio del signore turco di Damasco Nur ad-Din, dove si distinse come uno dei più accaniti avversari dei crociati. Più tardi, divenuto sultano d'Egitto, si pose alla testa di una grande offensiva contro gli Stati cristiani in Terra Santa, unificando sotto il suo comando tutte le forze musulmane, dall'Egitto alla Siria. La sua fama salì alle stelle quando, nel 1187, riuscì a riconquistare Gerusalemme, strappandola ai crociati.
Pagina 1/7L'assedio di Gerusalemme in una miniatura medievale che mostra le armate di Saladino mentre utilizzano una torre d'assedio con ruote e una catapulta caricata a pietre.
Saladino conquistò Gerusalemme il 2 ottobre 1187. Pochi mesi prima, l'esercito cristiano aveva subito una gravissima sconfitta nella battaglia di Hattin, presso Tiberiade, durante la quale lo stesso re di Gerusalemme, Guido di Lusignano, era stato fatto prigioniero. Fu proprio quella battaglia a decidere il destino della Città Santa, rimasta ormai senza difese. La conquista di Gerusalemme da parte di Saladino è raccontata, seppur con toni romanzati, in un film dal titolo Le Crociate – Kingdom of Heaven, realizzato nel 2005 da Ridley Scott.
Pagina 2/7Saladino conquista Gerusalemme. Miniatura da manoscritto francese, XV secolo, Parigi, Bibliothèque Nationale.
L'esercito di Saladino riuscì a conquistare Gerusalemme senza doverla espugnare. I difensori della città, infatti, consapevoli della superiore forza degli avversari, negoziarono una resa, chiedendo un salvacondotto per tutti gli europei che si trovavano all'interno delle mura. Saladino accettò la proposta e mantenne la parola data: in cambio di una somma in denaro, gli abitanti di Gerusalemme intenzionati a partire vennero fatti imbarcare e poterono tornare in Europa.
Pagina 3/7Giotto (Giotto di Bondone), Storie di San Francesco, particolare raffigurante il Saladino, 1296-1298 ca. Affresco. Assisi, Basilica Superiore di San Francesco.
Per la generosità e la nobiltà d'animo mostrata verso gli sconfitti, Saladino si guadagnò il rispetto di molti cristiani. Quando entrò a Gerusalemme, infatti, impedì che il suo esercito si abbandonasse ai massacri indiscriminati che i crociati stessi avevano praticato ottantotto anni prima occupando la città. In seguito, Saladino consentirà l'accesso ai luoghi Santi a tutti i pellegrini, affidando la Basilica del Santo Sepolcro a sacerdoti cristiani. La sua fama di saggezza e generosità si diffonderà in tutta Europa.
Pagina 4/7Ritratto di Saladino, opera di un artista egiziano medievale.
Tra gli ammiratori di Saladino vi fu Dante stesso, che nella sua Commedia gli diede un posto tra i giusti del Limbo, il luogo a cui, secondo le credenze medievali, erano destinate le anime dei buoni e degli innocenti che non avevano conosciuto la religione cristiana.
Pagina 5/7Artista fiorentino, Storia di Torello e il Saladino, 1375-1400. Particolare di frammento di cassone ligneo. Firenze, Museo del Bargello
Saladino, "valentissimo signore" e "soldano di Babilonia", è il protagonista di una famosa novella del Decameron, scritto verso la metà del '300 da Giovanni Boccaccio. Nel racconto del Boccaccio, il grande sovrano viene descritto come un nobile di eccezionale gentilezza e generosità.
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Saladino