Un dipinto quattrocentesco di Niccolò Antonio Colantonio mostra San Francesco mentre consegna la Regola al primo e al secondo ordine.
Per rispondere alla diffusione delle eresie, nacquero nel XIII secolo l’ordine dei domenicani e quello dei francescani; quest'ultimo prende il nome da San Francesco (1182-1226). San Francesco fondò tre ordini, ancora oggi esistenti: quello dei frati minori, la cui vita si ispira all’originale Regola Bollata scritta dal Santo; l’ordine delle Clarisse, dotato di una propria regola e costituito da suore di clausura; e l’ordine per i laici, o meglio per i cosiddetti “secolari”, uomini e donne che, pur non entrando in convento, vivono una spiritualità francescana; oggi è chiamato Ordine Francescano Secolare.
Pagina 1/5San Francesco prega di fronte al crocefisso (El Greco, 1585).
Anche grazie agli ordini da lui fondati, San Francesco è uno dei santi più amati e venerati dal popolo italiano, di cui è patrono assieme a Santa Caterina da Siena. Merito anche di una vita che somiglia essa stessa a una parabola del Vangelo. Francesco, infatti, si avvicinò solo da adulto alla religione, rinunciando agli agi e alle ricchezze per accogliere uno stile di vita fondato sulla povertà e l’assistenza ai bisognosi. Una conversione non facile e costellata di episodi miracolosi: il più importante avvenne nella chiesa di San Damiano, ad Assisi; mentre pregava, Francesco sentì il Crocefisso dirgli: «Francesco, va’ e ripara la mia casa che, come vedi, è tutta in rovina».
Pagina 2/5La conferma della regola (Domenico Ghirlandaio, 1482-85).
Il particolare stile di vita di San Francesco, poi tradotto nella Regola del suo ordine, si fondava sulla semplicità, la bontà e l’amore verso gli altri. E, naturalmente, sulla predicazione, cominciata attivamente nel 1208. Accanto a Francesco, fin dall’inizio, vi furono altre persone, che andarono così a costituire il primo nucleo della futura comunità di frati. Nel 1209, quando Francesco ebbe raccolto intorno a sé dodici compagni, si recò a Roma per ottenere l’autorizzazione della regola di vita, per sé e per i suoi frati, da parte di papa Innocenzo III.
Pagina 3/5Un dipinto di Fra Angelico del 1440 che illustra il momento in cui Francesco riceve le stigmate.
L’ordine fondato da Francesco crebbe in fretta, espandendosi dall’Italia all’Europa, e in particolare in Francia, Spagna e Germania. In parallelo, cresceva la fama di Francesco, già ampiamente venerato prima ancora di diventare santo (venne canonizzato ad appena due anni dalla morte, nel 1228). Ad accrescere ulteriormente l’affetto popolare verso Francesco contribuirono, nel 1224, l’apparizione delle stigmate, le ferite sulle mani e sul costato che ricordano le piaghe di Gesù crocifisso. Franceso le ricevette ricevute mentre pregava sul monte aretino della Verna.
Pagina 4/5Malato e soffrente, San Francesco trascorse gli ultimi anni di vita presso la Porziuncola, una chiesa che sorge a poca distanza da Assisi. Dopo la morte, il corpo del santo venne fatto sfilare per la città, per poi essere sepolto nella chiesa di San Giorgio. Da qui, nel 1230, la salma venne trasferita nell’attuale Basilica di San Francesco (nell’immagine). Secondo la tradizione, fu lo stesso Francesco a indicare il luogo in cui voleva essere sepolto e su cui venne edificata l’attuale Basilica, sede di ininterrotti pellegrinaggi di fedeli provenienti da tutto il mondo.
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