La Controriforma

Obiettivo prova Invalsi

1In seguito alla Riforma luterana e calvinista, molti Paesi europei si erano definitivamente sottratti al controllo della Chiesa di Roma. 2Anche negli Stati rimasti in prevalenza cattolici, come la Spagna, la Francia e l'Italia, non mancavano focolai di eresia. 3In Italia, per esempio, personalità di spicco della società e della cultura non nascondevano la loro simpatia per la Riforma protestante o per le correnti che aspiravano a un rinnovamento della Chiesa. 4In Piemonte e Calabria intere comunità avevano aderito con entusiasmo alla Riforma.

5L'autorità spirituale del papa era ovunque messa in discussione e il prestigio politico dello Stato della Chiesa aveva subito un duro colpo con il terribile Sacco di Roma perpetrato nel 1527 dai Lanzichenecchi dell'imperatore Carlo V. 6Anche tra coloro che erano rimasti fedeli al cattolicesimo era fortemente sentita l'esigenza di una riforma che rimediasse agli abusi evidenti di una Chiesa che appariva troppo coinvolta nelle vicende mondane e troppo lontana dall'originaria vocazione evangelica. 7Il clero era accusato di aver trasformato la fede cristiana nella mera celebrazione di riti e pratiche superstiziose, mentre pontefici come Alessandro VI Borgia e Giulio II sembravano occuparsi solo delle fortune della propria famiglia o del consolidamento politico e militare dello Stato della Chiesa. 8A metà del Cinquecento questo desiderio di rinnovamento animava molte personalità anche al vertice della gerarchia cattolica.

9Trento era una città italiana, ma apparteneva politicamente al Sacro Romano Impero e quindi al mondo tedesco, dove era divampata la Riforma luterana. 10Per queste ragioni, quando ancora si sperava che fosse possibile ricomporre la frattura della cristianità, la città era stata scelta come sede del Concilio. 11Questa, almeno, era la speranza dell'imperatore Carlo V. 12Il conflitto religioso che lacerava i suoi possedimenti costituiva infatti una minaccia gravissima, che si aggiungeva a quella della Francia, sua eterna avversaria, e dell'Impero ottomano, i cui eserciti erano arrivati a pochi chilometri da Vienna.

13Gli spazi di compromesso erano ormai molto ristretti: la Chiesa cattolica era ferita, ma fermamente decisa a combattere. 14In materia dottrinale i decreti emanati non concessero quasi nulla alle posizioni dei protestanti e sancirono la rottura definitiva tra la Chiesa di Roma e il protestantesimo. 15Il vero punto di svolta fu però il conclave seguito alla morte, nel 1549, del papa Paolo III. 16Al soglio pontificio venne eletto Giulio III, che sosteneva una linea di vera e propria “guerra spirituale” per estirpare il “morbo” dell'eresia. 17E' da questo momento che possiamo far cominciare la Controriforma vera e propria.

(ridotto da: Vittorio Beonio-Brocchieri, Controriforma, la “guerra spirituale”, in Storica N. 39 maggio 2012)

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