La guerra dei Trent'anni

Ferdinando II d’Asburgo, imperatore del Sacro Romano Impero dal 1619 al 1637.

Nella prima metà del XVII secolo d.C. l’Europa fu sconvolta da un conflitto religioso e politico che infuriò tra i principati del Sacro Romano Impero. Le ostilità furono provocate dal tentativo dell’imperatore Ferdinando d’Asburgo di convertire l’impero in un unico stato centralizzato e cattolico. Questo conflitto, che durò a fasi alterne dal 1618 al 1648, è noto col nome di Guerra dei Trent’anni.

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Wenzel von Brozik: La defenestrazione di Praga del 1618, fine XIX secolo, Melbourne, Galleria Nazionale di Victoria.

L'episodio che fece scoppiare la guerra si verificò il 23 maggio 1618 quando alcuni nobili protestanti boemi, temendo di doversi convertire al cattolicesimo, respinsero e gettarono fuori da una finestra gli ambasciatori del nuovo imperatore Ferdinando II. Questo episodio è noto come la defenestrazione di Praga.

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Combattuta il 16 novembre del 1632, la battaglia di Lutzen è uno degli scontri principali della Guerra dei Trent’anni.

Il conflitto, pur interessando nello specifico le regioni del Sacro Romano Impero, coinvolse la maggior parte degli Stati europei. L’imperatore Ferdinando d’Asburgo poteva contare sull’appoggio della Spagna, i cui sovrani facevano parte della stessa dinastia.

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Ritratto di Gustavo Adolfo, re di Svezia dal 1611 al 1632. Morì durante la battaglia di Lutzen.

I principi protestanti invece, che si opponevano all’imperatore e miravano a mantenere la propria autonomia religiosa e politica, erano appoggiati da Danimarca e Svezia, anch’esse protestanti, e soprattutto dalla Francia che, seppur cattolica, era interessata a impedire l’egemonia degli Asburgo sull’Europa. Pagina 4/5

Gerard Terorch: Pace di Westfalia. Amsterdam, Rijksmuseum.

Dopo alcuni successi iniziali, la coalizione imperiale fu infine sconfitta e nel 1648 gli Asburgo dovettero accettare le condizioni di resa sancite dalla pace di Westfalia.

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