Uno spettro si aggira per l’Europa…

Nel 1847, la Lega dei comunisti, un’organizzazione di tendenze socialiste, affidò il compito di scrivere il suo programma a due giovani intellettuali, i tedeschi Karl Marx e Friedrich Engels. Il documento verrà pubblicato per la prima volta nel febbraio 1848, con il titolo di Manifesto del partito comunista.

«Uno spettro di aggira per l’Europa, lo spettro del comunismo. Tutte le potenze della vecchia Europa si sono alleate in una santa battuta di caccia contro questo spettro […] È ormai tempo che i comunisti espongano apertamente a tutto il mondo il loro modo di vedere, i loro fini, le loro tendenze… La storia di ogni società esistita fino a questo momento è storia di lotte di classi. Liberi e schiavi, patrizi e plebei, baroni e servi della gleba. […] In breve, oppressori e oppressi furono continuamente in reciproco contrasto, e condussero una lotta ininterrotta, ora latente ora aperta. […] La società borghese moderna, sorta dal tramonto della società feudale, non ha eliminato gli antagonismi tra le classi […] L’intera società si va scindendo sempre più in due grandi corpi nemici, in due classi direttamente contrapposte l’una all’altra: borghesia e proletariato. La borghesia ci ha per la prima volta rivelato di che cosa sia capace l’attività umana. In un secolo di dominio ha creato forze di produzione più gigantesche e imponenti di quanto non abbiano fatto tutte insieme le passate generazioni. La borghesia, che […] con mezzi di produzione e di scambio così potenti ha creato la società moderna, rassomiglia a quel mago che, dopo avere evocato le potenze soprannaturali, non riesce più a dominarle […] Basti accennare alle crisi commerciali, che nei loro ricorsi periodici […] mettono in forse l’esistenza stessa della società borghese […] Ma la borghesia non soltanto ha fabbricato le armi che la uccidono [le crisi economiche]: essa ha creato anche gli uomini che le brandiranno: i moderni operai, i proletari. Nella stessa proporzione in cui si sviluppa la borghesia […] aumenta anche il proletariato, l’attuale classe operaia […] Lo scopo immediato dei comunisti è l’organizzazione del proletariato in partito di classe, la distruzione del dominio borghese, la conquista della forza politica da parte del proletariato. Che le classi dominanti paventino lo scoppio di una rivoluzione comunista. I proletari non han da perdere che le loro catene. Han da guadagnarci un mondo. Proletari di tutto il mondo, unitevi!».

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