1Il colonialismo italiano in terra d'Africa iniziò nel febbraio 1885 con lo sbarco a Massaua dei bersaglieri del colonnello Tancredi Saletta. 2L'iniziativa si inseriva nel contesto di una corsa internazionale alla spartizione del globo e delle sue risorse, nella quale la Francia e l'Inghilterra rappresentavano le potenze egemoni. 3All'origine dell'iniziativa c'erano sia l'ambizione di allinearsi alle grandi nazioni coloniali, sia l'illusione di trovare uno sbocco alla tradizionale "fame di terra" del proletariato agricolo a spese dei "popoli selvaggi". 4Le operazioni, guidate dal generale Baldissera, portarono il 1° gennaio 1890 alla costituzione della colonia Eritrea. 5Dopo qualche anno di relativa stabilità, gli scontri si riaccesero nel 1893. 6Inizialmente le truppe italiane ottennero successi significativi, ma nel 1895 la controffensiva abissina e la sottovalutazione dell'avversario da parte italiana portarono alla sconfitta dell'Amba Alagi.
7La situazione delle truppe italiane non era facile: di fronte a circa 100.000 uomini dell'imperatore Menelik (di cui 80.000 armati di fucili relativamente moderni, anche se con scorte insufficienti di munizioni) gli italiani potevano schierare 17.500 uomini. 8Il 1 marzo 1896 le forze italiane marciarono verso il campo abissino di Adua con l'intento di schierarsi su posizioni molto forti e provocare Menelik per farlo attaccare in condizioni sfavorevoli. 9Il disegno di manovra prevedeva di raggiungere con una marcia notturna una posizione montuosa a circa 15 km da Adua. 10Le truppe erano articolate in quattro brigate, di cui tre in prima schiera e una di riserva. 11La scarsa conoscenza del terreno (l'unica cartina disponibile era sbagliata), la difficoltà di collegamento tra le colonne che si muovevano su percorsi diversi, trasformarono lo scontro in una disfatta.
12La colonna del generale Albertone si porta troppo avanti e viene agganciata e annientata dagli etiopi. 13Le stesse truppe di Menelik riescono poi a sconfiggere la seconda colonna, mentre la terza si infila in una vallata laterale e resta estranea al combattimento; verrà raggiunta e sgominata più tardi. 14Dapprima le truppe italiane opposero una disperata resistenza, poi ci fu il crollo e una ritirata disastrosa: circa 5000 italiani e 1000 ascari caddero sul campo; 1500 si salvarono, feriti; 2700 furono fatti prigionieri; gli altri si sbandarono. 15Era la più grave sconfitta subita da un esercito europeo in tutta la storia delle guerre coloniali. 16L'avventura in Africa Orientale si concluse con una pace che conservava all'Italia la colonia Eritrea entro i confini del 1890.
(ridotto e adattato da: Gianni Oliva, Soldati e ufficiali, Mondadori 2009)
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Adua