Nell’immagine, una riunione di suffragette a Manchester, in Gran Bretagna, nel 1908.
Con il termine di suffragette ci si riferisce alle attiviste politiche che, in tutto il mondo, a partire dal secondo Ottocento, hanno combattuto per ottenere il suffragio femminile.
Il termine suffragette comincia a diffondersi in Inghilterra nella seconda metà dell’Ottocento, quando prendono vita alcune iniziative politiche destinate a ottenere il diritto di voto per le donne. Le protagoniste di questi movimenti vengono definite suffragette, dalla parola suffragio, che indica, appunto, la facoltà di voto. In seguito, il termine sarebbe stato utilizzato per indicare, più in generale, le donne che lottano per il riconoscimento della piena dignità e parità. .
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Christabel Pankhurst
La principale protagonista della battaglia per il suffragio delle donne in Gran Bretagna è Christabel Pankhurst, promotrice di vari gruppi, tra cui la Lega per il diritto di voto alle donne. I suoi sforzi ottengono, nel 1894, il diritto al voto per le donne nelle elezioni locali. Nel 1903 Christabel Pankhurst fonda il Women's Social and Political Union, la cui iniziativa viene coronata dal riconoscimento, quindici anni dopo, del suffragio femminile anche per la camera dei Comuni.
Pagina 2/61912, il quartier generale delle suffragette di Cleveland, in Ohio.
Dall’Inghilterra, il movimento delle suffragette si diffonde rapidamente in tutto il mondo, con esiti spesso molto diversi. La Nuova Zelanda, per esempio, è il primo Paese a riconoscere il suffragio femminile già nel 1893. La battaglia delle suffragette negli Stati Uniti, cominciata poco dopo la metà dell’Ottocento, appare invece, fin dall’inizio, più difficile, tanto che il suffragio universale viene riconosciuto solo nel 1920.
Pagina 3/6La principale leader statunitense delle suffragette è Alice Paul, la cui figura è stata omaggiata nel 2004 dal film Angeli d’acciaio. Il titolo della pellicola suggerisce bene il carattere di queste prime femministe: “angeli”, appunto, con una determinazione ferrea. Pronte, come mostra questa immagine del 1917, a protestare rumorosamente davanti alla Casa Bianca; sui cartelli si legge (a sinistra) “Signor Presidente, quanto ancora devono aspettare le donne per la libertà?”; (a destra) “Signor Presidente, che cosa farà per il suffragio femminile?”.
Pagina 4/6Nel caso dell’Italia, il percorso delle suffragette è in parte rallentato dalla tardiva unificazione del Paese (1861). Nel 1919 le donne ottengono l’emancipazione giuridica ma, di fatto, si deve attendere il 1945, con l’Italia ancora in guerra, perché il Consiglio dei Ministri approvi il diritto di voto esteso a tutti gli italiani che avessero 21 anni compiuti. Il primo voto delle donne coincide con il referendum del 2 giugno 1946, destinato a sancire la vittoria della Repubblica sulla monarchia.
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Le suffragette