Cacciata dei mercanti dal Tempio
Il fatto
Entrato a Gerusalemme, Gesù, che sa di andare incontro alla passione, va al Tempio con gli apostoli. È l’imminenza della Pasqua ebraica, che attira al Tempio un gran numero di fedeli, ma anche mercanti d’ogni sorta. Indignato che la Casa del Padre sia trasformata in un mercato, Gesù impugna una sferza e scaccia i venditori. Quando i giudei gli chiedono ragione del suo gesto, la risposta è enigmatica: «Distruggete questo Tempio e in tre giorni lo farò risorgere». «Ma egli – chiosa l’evangelista – parlava del Tempio del suo corpo». Dunque la purificazione del Tempio operata da Gesù allude a una purificazione propedeutica al sacrificio sulla croce, laddove il nuovo Tempio sarà il suo stesso corpo, “distrutto” dalla morte e “ricostruito” dopo tre giorni con la risurrezione.
La parola
«Si avvicinava intanto la Pasqua dei giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel Tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe, e i cambiavalute seduti al banco. Fatta allora una sferza di cordicelle, scacciò tutti fuori del Tempio con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiavalute e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: “Portate via queste cose e non fate della casa del Padre mio un luogo di mercato”. I discepoli si ricordarono che sta scritto: “Lo zelo per la tua casa mi divora”. Allora i giudei presero la parola e gli dissero: “Quale segno ci mostri per fare queste cose?”. Rispose loro Gesù: “Distruggete questo Tempio e in tre giorni lo farò risorgere”. Gli dissero allora i giudei: “Questo Tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?”. Ma egli parlava del Tempio del suo corpo. Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù».
Dal Vangelo di Giovanni (2,13-22)
L'immagine
La scena, di notevole drammaticità, si svolge sotto il portico di Gerusalemme, una struttura qui rappresentata con sottili colonne marmoree di ordine corinzio e con quattro pilastri in cima ai quali poggiano statue di leoni e cavalli.
Cristo, in primo piano, con un brusco movimento del braccio scaccia i mercanti che si erano installati nel luogo sacro. Questi hanno un soprassalto, per cui un tavolino si ribalta, gli animali fuggono dalle gabbie, un bambino si avvicina a Pietro per chiedere protezione e un altro trova riparo nel mantello di Giovanni, che lo consola.
All’estrema destra i sacerdoti del Tempio meditano vendetta.