Guarda e rispondi

  1. Qual era la funzione dei contrafforti?

  2. Come scorreva l'acqua?

  3. A che cosa servivano le centine?

Legenda

L'acquedotto era sostenuto da archi a tutto sesto, cioè perfettamente semicircolari, costituiti da blocchi di pietra.

Erano elementi costruttivi che aiutavano a sostenere la massa muraria. Questi appoggi erano determinati soprattutto in quelle zone in cui il terreno era permeabile e poco resistente.

L'acqua piovana e l'acqua delle sorgenti di montagna era raccolta in un serbatoio. Poi fluiva attraverso un canale sopraelevato in leggera pendenza (coperto per evitare avvenimenti e il riscaldamento solare) che giungeva fino alla città, e alla fine veniva raccolta in grosse cisterne.

Era un'impalcatura di legno montata per sorreggere il peso degli archi durante la fase di costruzione dell'acquedotto (centina). Quando l'ultima pietra degli archi veniva incassata il centrato veniva smontato, in quanto la struttura in pietra era in grado di sostenersi da sè.

Descrizione

Grandi opere pubbliche come ad esempio gli acquedotti caratterizzavano la presenza romana sul territorio. I Romani erano infatti grandi architetti e grandi consumatori di acqua: nelle città, le terme e le fontane pubbliche richiedevano un grande apporto idrico.

Note

L'acquedotto romano

1/1