Guarda e rispondi

  1. Come veniva costruita una nave fenicia?

  2. Dove venivano poste le merci?

  3. Come funzionava la navigazione?

Legenda

Lo scheletro della nave era formato dalla chiglia, una lunga e robusta trave in legno che andava da prua a poppa e da cui partivano altre travi ricurve che davano forma alla fiancata della nave. Sulle travi si inchiodava la copertura esterna, il fasciame, costituito da tavole tenute insieme da una linguetta e un passante. Una copertura di bitume rendeva la nave impermeabile.

Le ancore erano formate da una grossa pietra dotata di paletti appuntiti che si potevano facilmente conficcare sul fondo marino.

Le merci erano poste o nella parte centrale del ponte o nella stiva. Sul ponte venivano collocati il legname (resistente all’acqua), il cuoio e il pesce; nella stiva vi erano i recipienti di terracotta con le merci delicate.

Al centro della nave c’era un alto albero che reggeva una vela rettangolare. Le navi fenicie avevano un’unica vela che veniva innalzata solo quando si incontrava un vento favorevole.

Ogni nave aveva a poppa una grande giara piena d’acqua potabile per l’approvvigionamento quotidiano. I Fenici navigavano esclusivamente lungo la costa e ogni sera sbarcavano e si rifornivano di nuova acqua.

In mancanza di vento o con vento contrario le navi procedevano a remi. Le navi commerciali avevano una fila di 8-12 rematori per lato e il ritmo di voga era dato da un flautista. I remi erano fissati con corde a perni che ne facilitavano la rotazione.

Attorno a questi vasi, fatti con un apposito fondo a punta, venivano poste delle pietre che avevano la doppia funzione di non rovesciare il contenuto dei recipienti e di fare da contrappeso per dare stabilità alla nave.

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Un remo più grande degli altri e posto a poppa, indicava la rotta da seguire. La stella polare era il fondamentale punto di riferimento per seguire la rotta.

Note

I signori del mare

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