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Come venivano trattati i capelli?
Quali funzioni aveva il trucco degli occhi?
Come si creavano le paste colorate?
Legenda
Grande cura era dedicata ai capelli, che venivano frequentemente lavati, trattati con oli e profumi curativi e anche tinti per nascondere quelli bianchi. Sappiamo che esistevano rimedi fortificanti contro la caduta dei capelli, tra cui pomate a base di grasso di leone, ippopotamo, coccodrillo, gatto. L’uso delle parrucche era molto diffuso.
Truccarsi gli occhi era un’attività comune a tutte le donne egizie. Non era solo una questione estetica, aveva anche uno scopo curativo: la polvere nera utilizzata proteggeva gli occhi dal sole e dagli insetti.
Si scurivano sopracciglia, palpebre e ciglia. I colori dominanti erano ottenuti da due minerali: la malachite (verde) e la galena (nero), che venivano ridotti in polvere su una tavolozza definita “protettrice”. La polvere ottenuta veniva poi mescolata con acqua o resina per formare una pasta adatta all’applicazione.
L’applicazione di queste paste colorate si effettuava con le dita o con bastoncini, che avevano un’estremità a bulbo (applicatore) e l’altra a spatola o a cucchiaino per poter mescolare le diverse sostanze a piacere.
Le donne dell'aristocrazia amavano ornarsi di monili (collane e bracciali d'oro e di pietre dure).