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Legenda
Nel 481 a.C. i rappresentanti di tutte le poleis si riunirono presso l’Istmo di Corinto con l’obiettivo di formare una grande coalizione contro i Persiani: la Lega di Corinto. Vi aderirono trentuno poleis. Tra coloro che rifiutarono ci fu la città di Argo, la grande nemica di Sparta.
Gli Spartani stabilirono una prima linea di difesa a nord, al passo delle Termopili, un passaggio obbligato per l'esercito persiano. Alle Termopili Sparta inviò soltanto trecento soldati al comando di Leonida, e per prudenza mantenne l’esercito a difesa del Peloponneso. Per due giorni i Persiani attaccarono i Greci alle Termopili, senza riuscire a sfondare le linee nemiche. Al terzo giorno però, i Persiani vinsero la battaglia.
La battaglia decisiva per i Greci si svolse nel 480 a.C. nel tratto di mare tra l’isola di Salamina e la terraferma. Era una striscia di mare molto stretta in cui le navi greche costrinsero quelle persiane a dirigersi verso la riva. Poi, così chiuse, le attaccarono. Il disorientamento delle navi persiane fu tale che si urtarono l’una contro l’altra, distruggendosi.
La definitiva cacciata dei Persiani dal territorio greco avvenne con la battaglia di Capo Micale (479 a.C), dove la flotta persiana si era rifugiata. Qui le navi persiane vennero date alle fiamme e i superstiti massacrati.
Descrizione
Nel 485 a.C. l'imperatore persiano Serse volle vendicare l’offesa subita a Maratona da parte dei Greci: scoppiò così la Seconda guerra persiana. La guerra fu combattuta con enormi mezzi da parte dei persiani, che progettarono di giungere in Grecia non soltanto via mare, ma parallelamente anche via terra. Il loro obiettivo era la conquista della Grecia.