PRIMA: Un Paese arretrato, pieno di debiti e con capitale Torino.
Quando l’Italia si costituì Stato unitario, la sua economia, caratterizzata dal netto prevalere della produzione agricola su quella industriale, era in grave ritardo rispetto a quelle di altri Paesi europei. Era basata essenzialmente sull’agricoltura, con una produzione che bastava a stento al sostentamento delle famiglie. L’industrializzazione era un fenomeno circoscritto ad alcune città del Nord, fra le quali Torino, che dal 1861 divenne la prima capitale del Regno d’Italia.
DOPO: Un Paese quasi industriale, col debito ripianato e con Roma capitale.
I primi governi dell’Italia unificata iniziarono a traghettare il Paese verso la modernità. Innanzitutto si realizzò il completamento dell’unificazione nazionale, con l’acquisizione del Veneto e poi dello Stato Pontificio, che comportò anche il trasferimento della capitale a Roma. Parallelamente si lavorò per risanare l’economia: occorreva abbattere le barriere e i dazi doganali interni e favorire il commercio con l’estero.
DOPO: Un Paese quasi industriale, col debito ripianato e con Roma capitale.
I primi governi dell’Italia unificata iniziarono a traghettare il Paese verso la modernità. Innanzitutto si realizzò il completamento dell’unificazione nazionale, con l’acquisizione del Veneto e poi dello Stato Pontificio, che comportò anche il trasferimento della capitale a Roma. Parallelamente si lavorò per risanare l’economia: occorreva abbattere le barriere e i dazi doganali interni e favorire il commercio con l’estero.
Cause
Eventi
Conseguenze
V.4.0