PRIMA: La Russia è un impero arretrato e assolutista, un pezzo di Antico regime alla periferia d’Europa
La Russia non aveva vissuto il processo di modernizzazione politica ed economica che, dalla Rivoluzione francese alla fine dell’Ottocento, aveva coinvolto i Paesi europei occidentali. A inizio Novecento l’Impero russo aveva ancora le caratteristiche dell’Antico regime: mancava un sistema parlamentare e lo zar regnava come un monarca assoluto; l’economia era arretrata, quasi esclusivamente agricola e fondata sulle grandi proprietà dell’aristocrazia.
DOPO: La Russia diventa il primo Stato comunista della storia, l’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche
Nel 1917 la protesta diffusa in tutto il Paese portò all’abdicazione dello zar e alla formazione di un governo provvisorio repubblicano e liberale. Ma i socialisti guidati da Lenin presero il potere trasformando la rivoluzione «borghese» in una rivoluzione «proletaria e comunista». La nuova fase storica fu caratterizzata dall’abolizione della proprietà privata, da un’economia pianificata, da una politica autoritaria guidata dal Partito comunista.
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