PRIMA: La crisi della democrazia e i problemi del dopoguerra
Nell’immediato dopoguerra l’Italia entrò in una profonda crisi economica. Le spese di guerra avevano portato il bilancio dello Stato a un deficit pauroso: il debito pubblico raggiunse cifre elevatissime, la moneta perdeva potere d’acquisto, i prezzi salivano rapidamente. La piccola e media borghesia, che aveva fornito i quadri intermedi dell’esercito, era delusa dalle crescenti difficoltà economiche e dalla debolezza dell’Italia nelle trattative di pace.
DOPO: La fine della democrazia e la costruzione del regime totalitario
Crisi economica, scontri sociali, instabilità dei primi anni del dopoguerra consegnarono il Paese al fascismo. Dopo l’iniziale governo di coalizione, Mussolini (1925) approvò leggi che smantellarono definitivamente il sistema democratico e diedero avvio alla dittatura. Socialisti, comunisti, cattolici e liberali antifascisti furono duramente perseguitati: finirono nelle carceri del regime, vennero uccisi o costretti ad abbandonare l’Italia.
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