PRIMA: Un Paese poco industrializzato, formalmente una monarchia, di fatto una dittatura fascista
La monarchia di Vittorio Emanuele III fu inefficiente e lasciò il potere a Mussolini. Il fascismo non seppe consolidare l’industrializzazione avviata a inizio secolo; non riuscì a rendere competitiva l’agricoltura; in politica estera confermò un modello di sviluppo arretrato (politica autarchica, subordinazione alla Germania). Dalla guerra uscì un Paese disastrato per l’arretratezza economica, le distruzioni e le perdite patite.
DOPO: Una repubblica democratica proiettata verso un rapido sviluppo economico
Grazie alla volontà di ricostruire il Paese nella libertà e con il contributo degli aiuti internazionali, l’economia italiana si risollevò rapidamente: tra gli anni Cinquanta e Sessanta la maggior parte degli Italiani raggiunse un livello di benessere mai toccato prima.
La crescita economica, però, causò anche tensioni che sfociarono nelle contestazioni degli anni Sessanta, cui seguì l’epoca cupa del terrorismo.
Cause
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Conseguenze
V.4.0