PIETRO

La tradizione

Secondo il Martirologio Romano, Pietro si festeggia insieme a san Paolo il 29 giugno:

“Solennità dei Santi Pietro e Paolo Apostoli. Simone, figlio di Giona e fratello di Andrea, primo tra i discepoli che professò che Gesù era il Cristo, Figlio del Dio vivente, dal quale fu chiamato Pietro. Paolo, Apostolo delle genti, predicò ai Giudei e ai Greci Cristo crocifisso. Entrambi nella fede e nell’amore di Gesù Cristo annunciarono il Vangelo nella città di Roma e morirono martiri sotto l’imperatore Nerone: il primo, come dice la tradizione, crocifisso a testa in giù e sepolto in Vaticano presso la via Trionfale, il secondo trafitto con la spada e sepolto sulla via Ostiense. In questo giorno tutto il mondo con uguale onore e venerazione celebra il loro trionfo”.

Sempre secondo il Martirologio Romano, il 22 febbraio è la festa della Cattedra di San Pietro:

“Festa della Cattedra di San Pietro Apostolo, al quale disse il Signore: “Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa”. Nel giorno in cui i Romani erano soliti fare memoria dei loro defunti, si venera la sede della nascita al cielo di quell’Apostolo, che trae gloria dalla sua vittoria sul colle Vaticano ed è chiamato a presiedere alla comunione universale della carità”.
  • Varie città, paesi e regioni in tutto il mondo considerano Pietro loro patrono.
  • Per il suo antico mestiere, è patrono dei pescatori, specie quelli d’acqua dolce, dei pescivendoli, dei fabbricanti di reti da pesca, dei cordai e dei costruttori di navi.
  • Per il suo stesso nome, è patrono dei muratori.
  • Per le catene che portò durante la prigionia, protegge fabbri, fonditori e fonderie.
  • Poiché tiene le chiavi, è patrono dei portieri e protegge i fabbricanti di serrature e di orologi, in quanto, come le serrature, anche questi sono strumenti di precisione, ma anche perché il gallo, in un certo senso, fu come un suo orologio vivente.
  • È patrono dei mietitori e dei panierai perché, come loro, “lega”.
  • È anche il patrono, quale primo papa, della Chiesa universale.
  • È invocato per intercedere in caso di rabbia, problemi ai piedi e febbre, attacchi di follia, morsi dei serpenti.