Ortodossia ed Eresia, i concili ecumenici
La conversione di
Costantino, Imperatore romano, chiuse l’età dei martiri e delle persecuzioni, quando la chiesa di Cristo si nascondeva nelle catacombe. Con lui nasce la
Chiesa dell’Impero. L’Imperatore decise che non si sarebbero mai compiuti riti pagani. Ma nei secoli in cui la religione cristiana si era diffusa clandestinamente ed era entrata in contatto con
culture differenti, erano nate tradizioni e interpretazioni che si allontanavano dal Vangelo. Quando le interpretazioni della parola di Dio si discostano dalla dottrina della Chiesa, si definiscono
eresie.
Fra le eresie dei primi secoli, se ne era diffusa una che metteva in dubbio la
Trinità: cioè che Dio è Padre, Figlio e Spirito Santo. Per la fede cristiana, la Trinità è un
dogma (cioè una verità fondamentale non discutibile, centro del credo stesso).
Dopo che la Chiesa di Cristo cessò di essere clandestina, proprio per affrontare la diffusione di questa prima eresia venne indetto il
Concilio di Nicea (che fu indetto da Costantino), nel tentativo di decidere quale fosse la giusta opinione da seguire (per dirlo con la parola greca, l’ortodossia).
Il primo concilio della storia della Chiesa si concluse nel 325 con la condanna dell’idea che Dio non fosse uno e trino, ma la questione delle eresie non si concluse. Vi furono altri concili e in queste assemblee si cercò di definire l’insegnamento sulla dottrina della Trinità, sull’
incarnazione e la natura sia divina, sia umana di Cristo.
Sappiamo che la Chiesa andò poi incontro a uno scisma, fra la dottrina cattolica e quella ortodossa.
Il primo contrasto riguardò proprio la Trinità, per poi mettere in discussione l’autorità del Papa e infine si concentrò anche sul rifiuto delle rappresentazioni di Dio (la cosiddetta
iconoclastia).
Iniziarono così lunghi secoli di attriti e accuse, un clima di sempre maggiore distacco che culminò con il saccheggio di Costantinopoli da parte dei crociati nel 1204. Alcuni storici fanno risalire a questa data la
definitiva rottura fra la Chiesa romana e la Chiesa orientale, che si scomunicarono a vicenda. La ritrattazione di ambedue le scomuniche è avvenuta solo nel 1965 durante l’incontro fra Paolo VI e il Patriarca di Costantinopoli che ha aperto la strada al dialogo.