2000-1700 a.C.
PERIODO DEI PRIMI PALAZZI
PERIODO DEI PRIMI PALAZZI
I Cretesi erano abili marinai e commercianti. Per circa seicento anni nel Mar Egeo la loro supremazia marittima (talassocrazia) fu incontrastata e fonte di grande sviluppo economico per l’isola. I Cretesi si sentivano così protetti dal mare e dalla loro forte flotta da porre i propri centri di potere in palazzi senza mura né difese militari.
È consuetudine dividere la storia della civiltà cretese proprio in base ai suoi palazzi. Gli scavi archeologici ci mostrano che attorno al 1700 a.C. la civiltà cretese subì un primo crollo: i palazzi andarono in rovina, probabilmente a causa di un terremoto.
1600-1400 a.C.
PERIODO DEI SECONDI PALAZZI
PERIODO DEI SECONDI PALAZZI
Dal 1600 a.C. i palazzi vennero ricostruiti ancora una volta senza mura né fortificazioni di difesa.
Questa seconda fase di splendore si protrasse per un paio di secoli ed ebbe lo stesso esito tragico della precedente: una serie di terremoti sconvolse la regione.
1400 a.C.
CRETA VIENE CONQUISTATA DAI MICENEI
CRETA VIENE CONQUISTATA DAI MICENEI
I Micenei arrivarono a Creta intorno al 1400 a.C. Questo popolo, che prende il nome dal suo centro più importante (Micene, nel Peloponneso), sottomise i Cretesi, ne assimilò la cultura e divenne la maggior potenza marittima dell’Egeo.
La lingua greca si diffuse sull’isola e venne elaborato un nuovo tipo di scrittura, il lineare B.
Sorsero tanti piccoli regni che, come nella civiltà cretese, avevano nel palazzo il loro centro di potere. A differenza di quelli cretesi, però, i palazzi micenei erano protetti da mura, segno della vocazione guerriera del suo popolo.
1250 a.C.
GUERRA DI TROIA, LA PIÙ CELEBRE IMPRESA MICENEA
GUERRA DI TROIA, LA PIÙ CELEBRE IMPRESA MICENEA
La guerra combattuta a Troia nel 1250 a.C. fu la più celebre impresa micenea. La città dell’Asia Minore, posta in posizione strategica sullo stretto dei Dardanelli, rappresentava una conquista importante. Il motivo dell’assalto tuttavia non è chiaro. Non sembra che Troia fosse una rivale nei commerci per i Micenei quanto piuttosto un ricco bottino da depredare. La storia, riportata anche dal mito, ci racconta che quella condotta contro Troia fu una guerra di saccheggio, come tante di quel periodo. La città fu stretta d’assedio per anni e infine saccheggiata e data alle fiamme.
1200 a.C.
CROLLO DELLA CIVILTÀ MICENEA
CROLLO DELLA CIVILTÀ MICENEA
La civiltà micenea crollò improvvisamente attorno al 1200 a.C. forse a seguito dell’invasione di popoli nomadi. Gli storici hanno formulato diverse ipotesi sulla loro identità: per alcuni sarebbero i cosiddetti “popoli del mare”, secondo altri furono i Dori. È possibile che i Micenei subirono un attacco su più fronti: prima dal mare, che ne indebolì le difese, e quindi da “terra”, con l’arrivo dei Dori. C’è anche chi sostiene l’ipotesi della crisi interna: il popolo, affamato dalla carestia, avrebbe assaltato i palazzi, rovesciando la struttura gerarchia su cui si fondava l’intera società.
XII-IX secolo a.C.
ETÀ BUIA O MEDIOEVO ELLENICO
ETÀ BUIA O MEDIOEVO ELLENICO
Il periodo che va dal XII al IX secolo a.C. viene definito Età buia o “Medioevo ellenico”. Come il Medioevo anche questo è considerato un periodo a tratti oscuro: la scrittura viene progressivamente abbandonata e l’arte si semplifica verso forme geometriche ed essenziali.
In realtà la crisi fu solo apparente. Si trattò piuttosto di un’epoca di transizione in cui non mancarono le novità, anche significative: in Grecia si diffuse la lavorazione del ferro, sorsero le prime città-stato (le famose poleis) e i poemi di Omero iniziarono a circolare per bocca di aedi e rapsòdi (gli antichi cantori).
1100-900 a.C.
PRIMA COLONIZZAZIONE GRECA
PRIMA COLONIZZAZIONE GRECA
Tra il 1100 e il 900 a.C. i Greci fondarono le prime colonie sulla costa dell’Asia Minore. A sud e nelle isole si insediarono i Dori da cui il nome Doride dato alla regione; più a nord la Ionia e l’Eolide sono le due regioni colonizzate dagli Ioni e dagli Eoli.
Questa prima colonizzazione contribuì alla diffusione della lingua greca perché Dori, Ioni ed Eoli appartenevano tutti a un unico ceppo linguistico.
La lingua comune funzionò da collante e lentamente prese corpo la coscienza di essere un solo popolo con una sola patria: gli Elleni dell’Ellade.
VIII secolo a.C.
ILIADE E ODISSEA
ILIADE E ODISSEA
Nell’VIII secolo a.C. si cominciarono a fissare per iscritto i racconti dell’Iliade e dell’Odissea, circolati oralmente per secoli.
La tradizione attribuisce questi poemi a Omero, anche se gli storici oggi li considerano piuttosto la “cucitura” dei racconti tramandati dai cantori (rapsòdo significa appunto “cucitore di canti”).
L’Iliade è il racconto della guerra di Troia (Ilio) e ricorda quindi l’età micenea; il lungo e travagliato viaggio di Ulisse (Odisseo) sarebbe una metafora dei secoli bui mentre altri passaggi dell’Odissea che contengono scene di agricoltura rimanderebbero all’epoca delle poleis.