570
NASCITA DI MAOMETTO
Nascita di Maometto
Maometto o Mohammed nacque a La Mecca, una città araba, verso il 570. Non ci è stato tramandato molto sulla sua giovinezza, quel che si sa è che il fatto più importante e decisivo della sua vita accadde intorno al 610. La tradizione racconta che un giorno, intanto che Mohammed stava pregando in una grotta, gli apparve la visione dell’arcangelo Gabriele, che gli parlò in nome di Allah, l’unico vero Dio, invitandolo a sottostare al suo volere e a diffonderne la fede in tutto il mondo. Tale atteggiamento di sottomissione a Dio in arabo è detto islàm, mentre colui che crede in Allah è detto muslim, ovvero persona sottomessa alla volontà divina. Per questo motivo i seguaci di Maometto si chiamano musulmani.
610
INIZIO DELLA PREDICAZIONE DI MAOMETTO
Inizio della predicazione di Maometto
Maometto restò fedele al messaggio che aveva ricevuto dall’arcangelo Gabriele e si dedicò fin da subito al compito che gli era stato affidato iniziando a predicare. Tuttavia Mohammed incontrò ben presto una certa diffidenza dei cittadini e dovette scontrarsi con l’incredulità dei ricchi mercanti della Mecca. Inizialmente dunque, i convertiti furono pochi e provenivano in maggioranza dalle famiglie più povere. I mercanti benestanti di questa città avevano il timore che la nuova religione
monoteistica potesse nuocere alla buona sorte e alla ricchezza della Mecca che, infatti, doveva la sua floridezza proprio al fatto di essere il centro del politeismo pagano.
622
FUGA DI MAOMETTO A MEDINA: ÈGIRA
Fuga di Maometto a Medina: ègira
Nel 622 Maometto decise di trasferirsi a Yatrib per cercare dei sostenitori al di fuori della Mecca.
Questa città divenne la nuova residenza del profeta Maometto e per questo si chiama oggi Medina (città del Profeta). In questo anno, legato al trasferimento di Mohammed a Medina, gli Arabi fanno partire il loro calendario e chiamano questo avvenimento ègira (che in lingua araba significa “migrazione”). Da Medina, dove conquistò sempre più proseliti, nel 630 il Profeta allestì un esercito di ben 10.000 uomini per attaccare La Mecca e conquistarla. Tuttavia non fu necessario l’uso delle armi perché gli abitanti della città gli aprirono le porte e Maometto si insediò pacificamente alla guida della Mecca.
632
MORTE DI MAOMETTO
Morte di Maometto
Nel 632, appena due anni dopo questi avvenimenti, Maometto morì. A quel tempo la Penisola arabica si era in gran parte convertita alla nuova religione e il paganesimo, un tempo così importante, era stato eliminato dalla Mecca. Non si riconosceva altra autorità politica e religiosa all’infuori del Profeta. Con l’islam non era semplicemente nato un nuovo credo religioso, si era anche creato un nuovo Stato: sorta di confederazione formata da tribù che abbandonarono le tradizionali rivalità perché unite dalla comune fede.
632-634
CALIFFATO DI ABU BAKR
Califfato di Abu Bakr
Il Profeta Maometto in merito alla sua successione non aveva lasciato alcuna indicazione, per questo sorsero tre diversi partiti: quello dei compagni del Profeta, secondo i quali il califfo, dall’arabo: “successore”, doveva essere eletto tra i primissimi seguaci; quello dei legittimisti, ossia coloro che asserivano che si sarebbe dovuto cercare qualcuno tra i parenti più stretti del Profeta (e volevano la trasmissione ereditaria della carica); quello degli Omayyadi, i potenti della Mecca che si arrogavano il diritto di successione.
Il primo a imporsi fu il partito dei compagni, che scelse come califfo Abu Bakr (632-634), il suocero di Maometto e che effettivamente era stato tra i suoi primi seguaci.
634-644
CALIFFATO OMAR, PRIMA ESPANSIONE DELL’ISLAM
Califfato Omar, prima espansione dell’islam
Alla morte di Abu Bakr gli successe come guida per una decina d’anni Omar (634-644). Poco dopo il califfato di Omar, tra la seconda metà del VII e la prima metà dell’VIII secolo, gli Arabi vissero una fase di espansione territoriale. Conquistarono Egitto, Mesopotamia, Siria, Palestina, Africa settentrionale e Penisola iberica; cinsero in assedio Costantinopoli in più di un’occasione e arrivarono fino all’India e all’Asia centrale sfiorando i confini dell’impero cinese. La conquista di nuovi territori fu incalzante e progressiva perché favorita dall’entusiasmo religioso, dalla debolezza degli avversari e dall’appoggio delle popolazioni locali.
717
ASSEDIO DI COSTANTINOPOLI: I BIZANTINI RESPINGONO GLI ARABI
Assedio di Costantinopoli: i Bizantini respingono gli Arabi
All’incirca a metà dell’VIII secolo, l’espansionismo islamico fu frenato dalla reazione di alcuni popoli che, quasi contemporaneamente e nel giro di un trentennio, si opposero alle conquiste arabe: i Bizantini, i Franchi e i Cinesi. In particolare, nel 717, i Bizantini riuscirono a sbloccare l’assedio della capitale, Costantinopoli, che da ben quattro anni era sottoposta alle vessazioni degli assalitori arabi. Riuscirono a decimare la flotta nemica utilizzando il fuoco greco, una sorta di miscela incendiaria che poteva essere gettata anche da grandi distanze contro gli avversari e che si era già rivelata decisiva in un precedente assedio della città.
732
CARLO MARTELLO RESPINGE GLI ARABI A POITIERS
Carlo Martello respinge gli Arabi a Poitiers
A distanza di una decina d’anni furono i Franchi a frenare l’avanzata araba. Nel 732, infatti, l’esercito di Carlo Martello sconfisse duramente le truppe arabe di al-Andalus nella celebre battaglia di Poitiers, che in realtà fu solamente uno dei molti combattimenti che si svolsero lungo il confine naturale dei Pirenei.
751
BATTAGLIA DI TALAS: FINE DELL’ESPANSIONE VERSO LA CINA
Battaglia di Talas: fine dell’espansione verso la Cina
A distanza di una ventina d’anni dalla vittoria dei Franchi a Poitiers, nel 751, le truppe cinesi affrontarono l’esercito arabo nella battaglia di Talas. Sebbene questo scontro fu vinto dagli Arabi, la loro capacità di espansione si era ormai attenuata e si stava esaurendo, così decisero di non spingersi più oltre in Oriente.
827
CONQUISTA DELLA SICILIA E DELLA SARDEGNA
Conquista della Sicilia e della Sardegna
All’inizio del IX secolo gli Arabi si sentirono pronti a ricominciare una nuova fase di espansione che, questa volta, si indirizzò verso le grandi isole del mar Mediterraneo: Creta fu la prima ad essere conquistata nell’823, poi toccò a Sicilia e Sardegna nell’827 e infine, nell’850, fu la volta della Corsica. In realtà l’epoca delle grandi conquiste islamiche era terminata da un bel pezzo e questi furono solo dei pallidi tentativi di impossessarsi di nuove terre.