Papa Francesco ha firmato l’enciclica Fratelli tutti il 3 ottobre 2020 ad Assisi.
L’enciclica mette a fuoco il tema della fratellanza universale, sull’esempio di san Francesco di Assisi.
Il modello culturale proposto dall’enciclica è quello del Buon Samaritano, che prende su di sé «il dolore dei fallimenti, invece di fomentare odi e risentimenti».
Solo una nuova educazione al dialogo può vincere l’individualismo, «il virus più difficile da sconfiggere» nella società di oggi.
Secondo il Papa, prima di tutto in famiglia «si trasmettono i valori dell’amore e della fraternità».
Di fronte alle migrazioni, serve «una collaborazione internazionale… oltre le singole emergenze, in nome di uno sviluppo solidale di tutti i popoli».
Il Papa esorta la politica, forma preziosa di carità, a porsi al servizio del bene comune e a saper dire “no” alla corruzione e al cattivo uso del potere.
I rapporti fra le persone sul web hanno un’apparenza di socievolezza, ma solitamente amplificano l’individualismo, fino a forme di aggressività e offesa inaccettabili.
Il Papa richiama il valore della gentilezza, perché «una persona gentile crea una sana convivenza ed apre le strade là dove l’esasperazione distrugge i ponti».
Infine, l’Enciclica riconosce che le religioni sono al servizio della fraternità universale e la libertà religiosa è un diritto fondamentale.