Nozze di Cana
Il fatto
Le nozze di Cana associano la prima uscita pubblica di Gesù al suo primo miracolo. Il senso profondo dell’episodio non consiste tanto nel miracolo in sé quanto nella trasformazione operata nei discepoli, i quali «credettero in lui». In questo percorso di fede ha un ruolo centrale Maria, portatrice di due fondamentali valori cristiani, l’obbedienza (Gesù obbedisce al desiderio della Madre) e la speranza (Maria ha fiducia nell’intervento del Figlio). Il senso della frase sibillina di Gesù: «Non è ancora venuta la mia ora» è svelato dall’evangelista quando spiega che l’operato di Gesù è soltanto l’«inizio dei segni» rivelatori della «sua gloria». L’«ora» per eccellenza del disvelamento di Gesù, infatti, è quella della croce, che segna la sua morte e al contempo la sua gloria.
La parola
«Tre giorni dopo, ci fu uno sposalizio a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Nel frattempo, venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: “Non hanno più vino”. E Gesù rispose: “Che ho da fare con te, o donna? Non è ancora giunta la mia ora”. La madre dice ai servi: “Fate quello che vi dirà”. Vi erano là sei giare di pietra per la purificazione dei giudei, contenenti ciascuna due o tre barili. E Gesù disse loro: “Riempite d’acqua le giare”; e le riempirono fino all’orlo. Disse loro di nuovo: “Ora attingete e portatene al maestro di tavola”. Ed essi gliene portarono. E come ebbe assaggiato l’acqua diventata vino, il maestro di tavola, che non sapeva di dove venisse (ma lo sapevano i servi che avevano attinto l’acqua), chiamò lo sposo e gli disse: “Tutti servono da principio il vino buono e, quando sono un po’ brilli, quello meno buono; tu invece hai conservato fino ad ora il vino buono”. Così Gesù diede inizio ai suoi miracoli in Cana di Galilea, manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui».
Dal Vangelo di Giovanni (2,1-11)
L'immagine
A Cana, città della Galilea, in un interno di grande verosimiglianza, si svolge il banchetto durante il quale Cristo, su richiesta della madre Maria, compie il miracolo della trasformazione dell'acqua in vino. Dietro le giare si staglia la figura imponente del maestro di tavola che assaggia il vino; i servitori indaffarati contribuiscono, con una nota di concretezza, alla vivacità della scena.
Lo sposo siede tra Cristo, all’estrema sinistra, e Andrea; la sposa, al centro del riquadro, siede tra una figura femminile (forse la madre dello sposo) e Maria.
L’ambiente in cui la scena è rappresentata ha pareti decorate con stoffa colorata; più in alto si sviluppa una balconata, con parapetto in legno intagliato e traforato, sopra cui sono posati dei vasi.