Le dotazioni del pellegrino:
abbigliamento, simbologie, effigi
L’abbigliamento del pellegrino era una specie di divisa che rendeva subito riconoscibile il viaggiatore.
Comprendeva:
- Il
cappello a tesa larga: proteggeva il viso dal sole e impediva alla pioggia di scendere lungo la schiena. Arrivati a destinazione si attaccava sul cappello (dalla metà del XIV secolo) l’insegna della meta.
- Il
bordone: era un bastone di legno dalla punta ferrata. Era un appoggio per i punti più difficili della strada e uno strumento di difesa contro gli animali selvatici.
- La
bisaccia: non doveva avere legacci, perché rappresentava la generosità con cui doveva essere riempita da altri ma ugualmente, se necessario, svuotata dal pellegrino a vantaggio di altri. Portata in spalla o appesa al bastone, conteneva i vestiti, un paio di suole da scarpe di ricambio, una ciotola di cuoio, una rete o una lenza per pescare, gli strumenti per accendere il fuoco.
- Il
mantello: difendeva dalla pioggia e dal freddo; di notte serviva come coperta. Sopra aveva una mantella, detta
pellegrina proprio perché era un rinforzo del mantello destinata ai viaggi lunghi e disagevoli. A quei tempi in quel modo viaggiavano solo i pellegrini.
- Il
coltello e il cucchiaio: il primo si teneva infilato nella cintura e secondo sul cappello.
Le insegne, che andavano appuntate sul cappello, venivano prese una volta giunti alla meta e rappresentano un retaggio dell’uso di prendere un po’ di terra quando ci si recava a Gerusalemme.
Ogni luogo di pellegrinaggio aveva una sua insegna. Roma ne aveva due.
La
Quadrangula, un quadrato di coccio, o più raramente di metallo, su cui erano raffigurati san Pietro e san Paolo. Ogni apostolo era rappresentato con il proprio attributo iconografico: due chiavi per Pietro e la spada per Paolo.
La seconda era il velo della
veronica (vera icona), pezzo di tela sul quale sarebbe rimasto impresso il volto di Cristo, asciugato da una donna durante il tragitto verso il Calvario. La reliquia sarebbe giunta a Roma, per poi divenire il simbolo del pellegrinaggio in questo luogo.
L’insegna di Santiago di Compostela è la conchiglia, quello di Gerusalemme un
ramo di palma.
Acquisita l’insegna, si pregava Dio per avere la forza di intraprendere il viaggio di ritorno. Ma non solo a Dio si rivolgevano le preghiere per il rientro a casa. Erano diversi i santi ai quali si chiedeva protezione, tra questi santa Fede, sant’Andrea, san Martino, san Rocco, san Nicola e san Michele.