31 a.C.
INIZIO DEL'IMPERO ROMANO
INIZIO DEL'IMPERO ROMANO
Per convenzione alcuni storici considerano come data di fondazione dell'Impero romano il 31 a.C. A questa data Gaio Giulio Cesare Ottaviano assunse il titolo di Augusto, oltre a tutte le cariche più importanti, dopo aver sconfitto nella battaglia di Azio il suo rivale Antonio. Si parla quindi di Impero romano per definire lo Stato che si è consolidato in Europa e nel Mediterraneo tra il I secolo a.C. e il IV secolo d.C. I vasti territori che entrarono a far parte dell’Impero ospitavano popoli molto diversi tra loro ma tutti acquisirono la cultura, la lingua, le leggi e le consuetudini di Roma, ponendo le basi per la futura civiltà europea.
FINE DEL I SECOLO a.C.
NASCITA DI GESÙ
NASCITA DI GESÙ
Gesù nacque in Palestina verso la fine del I secolo a.C. Visse annunciando la parola di Dio e proclamando la salvezza. Il suo messaggio era basato sull’amore e per questo entrò in conflitto con i valori della società romana, fondata sull’onore.
Gesù venne crocifisso a Gerusalemme con l’accusa di bestemmia, ma i suoi seguaci dissero che era resuscitato e iniziarono a diffondere gli insegnamenti del maestro. Dal primo gruppo di discepoli nacquero molte comunità cristiane, composte da fedeli battezzati nel nome di Gesù, che costituirono la Chiesa. Nel II secolo la Chiesa si era espansa fino a Roma, sebbene gli imperatori si opposero al cristianesimo con dure persecuzioni.
98-117
MASSIMA ESTENSIONE DELL'IMPERO ROMANO
MASSIMA ESTENSIONE DELL'IMPERO ROMANO
Il primo imperatore, detto Augusto, assicurò all’Impero una pace duratura e favorì lo sviluppo della società romana e dell’economia, che continuò a svilupparsi nei due secoli successivi, insieme alla romanizzazione dell’Impero. Dopo Augusto, alcuni imperatori allargarono i confini delle terre soggette a Roma: le conquiste germaniche di Tiberio, la Britannia conquistata da Claudio, la creazione del protettorato di Armenia da parte di Nerone, la pacificazione delle province orientali operata dalla dinastia Flavia, e infine, i successi di Traiano. Quest’ultimo nel II secolo d.C. conquistò la Dacia, l’Assiria e la Mesopotamia facendo parlare di questo periodo come del secolo d’oro, quando l’Impero romano raggiunse massimo splendore ed estensione.
180
FINE DEL ''SECOLO D'ORO''
FINE DEL ''SECOLO D'ORO''
La fine del II secolo d.C. fu anche la fine del secolo d’oro dell’Impero romano. L’imperatore Marco Aurelio (161-180) dovette infatti affrontare gravi problemi e instabilità ai confini del regno. Per la prima volta dopo secoli di conquiste alcune popolazioni insorsero; l’Asia Minore fu invasa dai Parti, un popolo della Persia e allo stesso tempo l’odierna regione del Veneto fu occupata da varie tribù germaniche, che oltrepassarono il fiume Danubio, un confine naturale difeso dalle guarnigioni romane.
Parti e Germani furono alla fine allontanati, con grande difficoltà, e dopo pochi anni un’epidemia di peste sterminò gran parte della popolazione dell’Impero oltre che lo stesso Marco Aurelio, che morì nel 180.
235-284
ANARCHIA MILITARE
ANARCHIA MILITARE
Nel III secolo d.C. l’esercito romano diventò sempre più importante. Per cinquant’anni (235-284) furono le legioni, in battaglia tra loro, a scegliere chi dovesse diventare imperatore. Si creò dunque una situazione di anarchia - in cui nessuno garantiva l’ordine pubblico - e che favoriva incursioni da parte di popoli guerrieri.
Anche l’economia (aumento delle tasse per mantenere gli eserciti in lotta) e le vie di comunicazione risultarono compromesse. Così le province di frontiera cercarono di governarsi in modo autonomo.
La religione romana conobbe un periodo di crisi, durante il quale si diffusero a Roma nuovi culti provenienti dall’Oriente: il culto egizio della dea Iside e quello indiano del dio Mitra.
284-305
REGNO DI DIOCLEZIANO
REGNO DI DIOCLEZIANO
Diocleziano condusse l’Impero fuori dalla crisi grazie a una serie di riforme (economiche, amministrative e dell’esercito). Diocleziano divise l’Impero in due parti e tenne per sé la parte orientale mentre elesse un vice-imperatore (caesar) che in due anni divenne co-imperatore (augustus): Massimiano, che governò la parte occidentale. Quest’ultimo era un ufficiale dell’esercito, adatto a stroncare le ribellioni in Occidente, dove le Gallie e la Britannia fremevano per separarsi da Roma. Diocleziano e Massimiano si scelsero un collaboratore ciascuno, formando così una tetrarchia: quattro imperatori che governavano parti diverse dell’Impero.
313
EDITTO DI MILANO
EDITTO DI MILANO
Diocleziano iniziò una vera e propria campagna di eliminazione dei seguaci di Gesù, perché riteneva il cristianesimo pericoloso per l’unità dell’Impero.
Fu Costantino (312-337) a collaborare con la Chiesa. Dopo essersi convertito, nel 313 emanò l’Editto di Milano, che concedeva la piena libertà di culto ai cristiani e prevedeva la restituzione di tutti i beni loro confiscati.
380
EDITTO DI TESSALONICA, CRISTIANESIMO RELIGIONE DI STATO
EDITTO DI TESSALONICA,
CRISTIANESIMO RELIGIONE DI STATO
Nel 380 l’imperatore Teodosio emanò l’Editto di Tessalonica. Il decreto dichiarava il cristianesimo religione ufficiale dell'Impero, cioè l’unica accettata e protetta dall’autorità imperiale. Proibì in primo luogo l'arianesimo (eresia) e poi anche i culti pagani, imponendo la chiusura di tutti i templi. Per combattere l’eresia si esigeva da tutti i cristiani la confessione di fede conforme a quanto stabilito nel Concilio di Nicea del 325.
395
SEPARAZIONE DELL'IMPERO D'OCCIDENTE DALL'IMPERO D'ORIENTE
SEPARAZIONE DELL'IMPERO D'OCCIDENTE DALL'IMPERO D'ORIENTE
Alla morte di Teodosio, nel 395 d.C., l'Impero si divise in Impero romano d’Oriente e Impero romano d’Occidente; il primo fu affidato ad Arcadio, il secondo a Onorio, entrambi figli di Teodosio. L’Oriente dovette affrontare la minaccia di invasione da parte degli Unni. L’Occidente invece fece un accordo con Alarico, re dei Visigoti, con cui già in precedenza anche Teodosio aveva stretto un patto di alleanza. Dopo che Teodosio morì, Alarico ne approfittò per scendere nel cuore dell'Impero. Stilicone, comandante generale delle legioni d’Occidente e tutore del giovane imperatore Onorio, volle intervenire per cacciare Alarico, ma Arcadio glielo impedì e anzi proclamò Stilicone nemico pubblico in Oriente.
410
I VISIGOTI SACCHEGGIANO ROMA
I VISIGOTI SACCHEGGIANO ROMA
Il Sacco di Roma del 410 concluse il terzo assedio (dopo quelli del 408 e 409) condotto dai Visigoti di Alarico ed ebbe un’immediata risonanza in tutto l’Impero. Le truppe barbariche arruolate nell’esercito romano erano ormai le vere padrone della situazione. Le razzie e i saccheggi perpetrati da popolazioni barbariche nei confronti di Roma proseguirono e ancora nel 455 la città fu saccheggiata dai Vandali.
476
FINE DELL’IMPERO ROMANO D’OCCIDENTE
FINE DELL’IMPERO ROMANO D’OCCIDENTE
Gli storici concordano nel far risalire la fine dell’Impero romano d’Occidente al 476, anno in cui il barbaro Odoacre depose il giovanissimo imperatore Romolo Augustolo.
La caduta dell’Impero romano d’Occidente coincide per convenzione con la fine dell’età antica e con l’inizio del Medioevo. L’Impero è caduto dopo essere stato invaso, nel corso del V secolo, da molte popolazioni e privato del suo nucleo peninsulare per opera delle truppe germaniche di Odoacre. Tra le altre cause che hanno portato al crollo dell’Impero romano d’Occidente ci sono: il calo demografico, dovuto a guerre, carestie ed epidemie; la crisi economica e produttiva; la crisi e la fuga dalle città, sempre più spesso saccheggiate dai barbari.
493
REGNO OSTROGOTO IN ITALIA
REGNO OSTROGOTO IN ITALIA
Caduto l’Impero Romano d’Occidente, era rimasto quello d’Oriente all’inizio del VI secolo, con l’imperatore Zenone. Ma a preoccupare era la presenza degli Ostrogoti che, guidati da Teodorico, si erano stanziati a ridosso di Costantinopoli.
Gli Ostrogoti arrivarono in Italia, sconfissero Odoacre a Verona, aiutati anche dai Visigoti intervenuti in aiuto di Teodorico, e fondarono un regno con capitale a Ravenna. L’Occidente era ormai diviso in vari regni: i regni romano‑barbarici, così chiamati perché caratterizzati da una certa collaborazione tra barbari e Romani (i regni degli Ostrogoti, dei Franchi, dei Visigoti e dei Vandali).