L'EUROPA DEI SERVI, DEI SIGNORI E DEI CASTELLI

498

CONVERSIONE DI CLODOVEO
AL CATTOLICESIMO

CONVERSIONE DI CLODOVEO AL CATTOLICESIMO

Nel V secolo i Franchi si stabilirono in Gallia, un’antica provincia romana. I Merovingi erano la dinastia al potere e fu proprio un re merovingio, Clodoveo, a convertirsi al cattolicesimo. La scelta del re fu anche la scelta del suo popolo e così i Franchi divennero cristiani. Clodoveo fu convinto alla conversione da papa Anastasio II. Gregorio, vescovo di Tours e storico, ha lasciato, nella sua Historia Francorum (“Storia dei Franchi”), il resoconto dettagliato del battesimo del sovrano merovingio, che avvenne a Reims nel 496 per mano del vescovo Remigio; Clodoveo fu il primo fra i re barbari a convertirsi al cattolicesimo.

732

CARLO MARTELLO SCONFIGGE GLI ARABI A POITIERS

CARLO MARTELLO SCONFIGGE GLI ARABI A POITIERS

I sovrani Merovingi avevano incaricato alcuni conti di amministrare le varie regioni conquistate, ma sempre più spesso i conti andavano ben oltre i poteri che il re aveva concesso loro e divennero più influenti dei sovrani. Il primo di essi fu Pipino il Vecchio. Carlo Martello, che nel 732 sconfisse gli Arabi a Poitiers, era un discendente di Pipino. Fu così potente che non solo sconfisse l’esercito arabo-berbero musulmano di al-Andalus ma sottomise anche tutta la Francia.

755-756

SCONFITTA DEI LONGOBARDI. NASCE LO STATO DELLA CHIESA

SCONFITTA DEI LONGOBARDI. NASCE LO STATO DELLA CHIESA

Pipino il Breve, uno dei figli di Carlo Martello, riuscì a deporre l’ultimo sovrano merovingio e nel 751 divenne re dei Franchi.
Intanto un altro popolo avanzava pericolosamente: i Longobardi. Questi ultimi avevano già invaso gran parte del Nord Italia e anche il Lazio era stato occupato, a danno dei Bizantini. Il papa chiese aiuto ai Franchi, i quali, capeggiati da Pipino il Breve, sconfissero i Longobardi nel 755 e cedettero al papa i territori che avevano sottratto loro. Si posero così le basi per la creazione, nel 756, dello Stato della Chiesa o Stato Pontificio: da quel momento il papa rappresentò sia il potere religioso sia quello temporale.

774

CARLO MAGNO RE DEI FRANCHI E DEI LONGOBARDI

CARLO MAGNO RE DEI FRANCHI E DEI LONGOBARDI

Carlo, detto Magno, era figlio di Pipino. Nel 771 succedette al padre e rimase in buoni rapporti con la Chiesa. Tra il 772 e il 795 combatté contro le popolazioni europee ancora pagane per “cristianizzarle”. Le relazioni con i Longobardi all’inizio furono pacifiche, addirittura Carlo Magno aveva sposato la figlia del re longobardo Desiderio, sebbene per interessi politici. Allorché i Longobardi si diressero verso Roma, occupando durante il tragitto anche la Romagna, Carlo Magno andò in soccorso del pontefice. Ripudiò la moglie ed entrò in guerra con i Longobardi, che sconfisse nel 774 diventando così re dei Franchi e dei Longobardi.

800

INCORONAZIONE IMPERIALE DI CARLO MAGNO

INCORONAZIONE IMPERIALE DI CARLO MAGNO

Il papa di Roma non tardò molto a riconoscere le vittorie e la missione cristiana di Carlo Magno. In una cerimonia solenne, celebrata nella notte di Natale dell’800 in San Pietro a Roma, papa Leone III incoronò Carlo Magno imperatore del Sacro Romano Impero. Carlo Magno optò per una riorganizzazione dell’impero in marchesati e contee. Istituì delle figure, i missi dominici, che visitavano regolarmente le varie regioni e dovevano controllare l’amministrazione e la fedeltà dei nobili. Quattordici anni dopo essere divenuto imperatore, Carlo Magno morì lasciando tutto nelle mani dell’unico figlio rimastogli: Ludovico.

843

TRATTATO DI VERDUN

TRATTATO DI VERDUN

Nell’840 morì Ludovico, figlio di Carlo Magno, e i suoi tre figli – Lotario, Carlo il Calvo e Ludovico il Germanico – si divisero il Sacro Romano Impero. Nell’843 il trattato di Verdun segnò la spartizione definitiva dell’Impero carolingio tra i nipoti di Carlo Magno. Stabilì che il Regno d’Italia andava a Lotario, il Regno di Germania a Ludovico il Germanico, il Regno di Francia a Carlo il Calvo.

955

BATTAGLIA DI LECHFELD: SCONFITTA DEGLI UNGARI

BATTAGLIA DI LECHFELD: SCONFITTA DEGLI UNGARI

Gli Ungari erano una popolazione seminomade che occupò la Pannonia. Da questa regione, gli Ungari effettuarono numerose incursioni in Germania, in Francia e nel Nord Italia. Nel 955 furono però sconfitti da Ottone I nella battaglia di Lechfeld. L’imperatore del Sacro Romano Impero ruppe definitivamente il potere dei Magiari (altro nome degli Ungari) e da questa vittoria gli derivò l’appellativo di “Ottone I il Grande”. I suoi contemporanei valutarono l’evento come una vittoria del cristianesimo. In seguito, gli Ungari divennero sedentari e si convertirono al cattolicesimo; per volere di papa Silvestro II nacque dunque il cristiano Regno d’Ungheria.

962

OTTONE I: SACRO IMPERO GERMANICO

OTTONE I: SACRO IMPERO GERMANICO

Ottone I di Sassonia divenne re dei Franchi e dei Sassoni nel 936 e cinse la corona del Regno d’Italia nel 951; era figlio di Enrico di Sassonia, colui che ridiede vita all’Impero con la dinastia di Sassonia. Ottone ricevette la corona imperiale da papa Giovanni XII (962). Questo gesto segnò la rinascita dell’Impero che assunse il nuovo nome di Sacro Romano Impero della Nazione Germanica, per sottolineare il ruolo centrale assunto dall’area tedesca.

1066

BATTAGLIA DI HASTINGS: CONQUISTA NORMANNA DELL'INGHILTERRA

BATTAGLIA DI HASTINGS: CONQUISTA NORMANNA DELL'INGHILTERRA

Tra il IX e il X secolo i Normanni si stabilirono nella regione francese oggi chiamata Normandia (nome che deriva proprio da questo popolo). Dal Nord-Ovest della Francia si diressero alla conquista dell’Inghilterra.
La battaglia di Hastings, combattuta nel 1066 tra Guglielmo il Conquistatore, duca di Normandia (sbarcato a Hastings, nell'Inghilterra meridionale), e il re sassone Aroldo II, fu lo scontro decisivo. Aroldo morì in battaglia e il suo corpo, ritrovato da Guglielmo, fu orrendamente violato e reso irriconoscibile. Guglielmo, con la vittoria, conquistò così il dominio sull'Inghilterra, di cui divenne re.

1122

CONCORDATO DI WORMS

CONCORDATO DI WORMS

Papa Gregorio VII proibì all’imperatore di nominare i vescovi e ai vescovi di accettare la carica di conte e qualche anno dopo, nel 1075, pubblicò il Dictatus Papae (“Dichiarazione del papa”), in cui affermava la superiorità del papa su qualsiasi altra autorità politica. Da questo momento iniziò la lotta per le investiture, tra l’imperatore Enrico IV e papa Gregorio VII, che ebbe fine solo nel 1122, con il Concordato di Worms. In questo accordo, stipulato tra l’imperatore Enrico V e il papa Callisto II, si dichiarò la fine della lotta fra papato e impero: distinguendo tra investitura papale e investitura feudale, si stabilì che la prima, conferita con anello e pastorale, spettasse esclusivamente al papa o a un suo rappresentante, mentre la seconda, conferita con lo scettro, competesse all’imperatore.