NASCONO LE REPUBBLICHE MARINARE

In Italia, tra il IX e il X secolo, alcune città marittime trassero particolare beneficio dal generale clima di rinascita del mondo occidentale. Amalfi, Venezia, Pisa e Genova si dedicarono agli scambi commerciali come attività primaria e si organizzarono con nuove forme di autogoverno. Il governo delle cosiddette Repubbliche marinare venne affidato a un’assemblea composta dai cittadini più meritevoli, che avevano il compito di tutelare la libertà economica appena conquistata.

INIZIA LA RINASCITA DELL’OCCIDENTE

Intorno all’anno Mille, l’Europa visse un momento di particolare stabilità e floridezza dovuta a vari fattori. Innanzitutto si placarono le incursioni barbariche, che avevano caratterizzato i secoli precedenti e funestato gran parte dei territori dell’Occidente; di conseguenza, nel generale clima di pace, imperatori, re e signori feudali accrebbero il loro potere; infine, le novità introdotte in campo agricolo e la rinascita delle città favorirono il risveglio dell’Europa.

NUOVI STRUMENTI AGRICOLI E TECNICHE DI COLTIVAZIONE. I PRIMI COMUNI

A partire dall’anno Mille molte novità nel settore agricolo portarono a un notevole aumento della produzione. Le tre innovazioni più rivoluzionarie furono: nuovi strumenti per la coltivazione (il collare rigido per gli animali da tiro), nuove tecniche agricole (la rotazione triennale dei campi) e l’espansione degli appezzamenti a coltura.
Dal XII secolo il generale risveglio dell’Europa riguardò anche le città del Centro-Nord d’Italia. Sorsero i primi Comuni. I cittadini più meritevoli, riuniti in associazioni politiche dette “giuramenti collettivi”, governavano le città. Il Comune era una sorta di Stato in miniatura, che si autogovernava coniando monete, riscuotendo le tasse e amministrando la giustizia, in modo indipendente dall’imperatore.

SI DIFFONDONO I MULINI AD ACQUA E A VENTO. NASCONO LE PRIME UNIVERSITÀ

Si diffuse il collare rigido per gli animali da tiro, che permetteva all’animale di respirare anche sotto sforzo; si pensò di ferrare gli zoccoli dei cavalli, per una presa sul terreno migliore; l’aratro venne fabbricato in ferro. Poco dopo furono perfezionati il mulino ad acqua e a vento per macinare i cereali e le olive, in sostituzione del lavoro di contadini e di animali.
Dal XII secolo cominciarono a diffondersi le università: sorta di associazioni di allievi e professori, indipendenti dalla Chiesa, che fornivano le competenze e gli strumenti necessari per svolgere le attività commerciali e finanziarie.

LA POPOLAZIONE EUROPEA RAGGIUNGE GLI 80 MILIONI DI PERSONE

Secondo gli storici, intorno all’anno Mille in Europa pare che vivessero all’incirca 40 milioni di persone. Nel 1300 gli abitanti erano praticamente raddoppiati, raggiungendo la cifra significativa di 80 milioni. Nel corso di tre secoli la popolazione crebbe in maniera esponenziale e lo sviluppo demografico fu attribuito a un insieme di fattori, quali: l’aumento delle nascite, il calo della mortalità e la maggiore durata della vita.