TESTO BES CAPITOLO 1 - IL MONDO AL TEMPO DELL’IMPERO ROMANO
1. Lo scontro tra nomadi e sedentari I popoli possono essere nomadi o sedentari. I popoli nomadi vivevano di raccolta, caccia e pesca. La ricerca del cibo e la pastorizia li costringevano a spostarsi perché cercavano pascoli e acqua per nutrire il bestiame. I popoli sedentari praticavano l’agricoltura e l’allevamento, che migliorarono le condizioni di vita; costruivano villaggi che, ingrandendosi, diventarono Stati. Lo Stato è un’autorità che controlla un territorio e la popolazione che vi abita. Esiste quando ci sono tre condizioni: 1) una popolazione che abita lo Stato; 2) un territorio con dei confini; 3) un’autorità che fa rispettare la legge. I popoli sedentari erano un ostacolo per gli spostamenti dei popoli nomadi che erano organizzati in clan e tribù. Invece i nomadi erano una minaccia per i popoli sedentari perché distruggevano e rubavano i raccolti. Lo scontro fu inevitabile, ma con il tempo, si unirono tra loro.
2. Il mondo conosciuto diviso in due: Roma e Cina Nel periodo dell’Impero romano, il mondo conosciuto comprendeva l’Europa, parte dell’Africa e dell’Asia. Tra il I e il IV secolo gli Stati conosciuti erano: l’Impero romano, il Regno dei Parti, il Regno indiano, l’Impero cinese. L’Impero romano e quello cinese erano gli Stati più importanti.
3. L’importanza dell’Impero romano I generali romani scatenarono la guerra ma Ottaviano li fermò e nel 31 a.C. sconfisse Antonio e diventò imperatore e augusto, fondando l’Impero romano. Il territorio conquistato rimase unito per tre secoli e Ottaviano diffuse in tutto l’Impero la cultura, le leggi e la lingua di Roma. Il cristianesimo diventò la nuova religione della società romana.
4. I valori della società romana La famiglia era formata da padre, madre, figli, nipoti, nuore, schiavi, terre, animali, case, i Lari (divinità protettrici della casa) e i Penati (dei protettori della famiglia). Il padre aveva un potere assoluto su tutti i familiari e cercava onore e ricchezze. La donna era libera, si occupava della casa e della famiglia ma non poteva fare politica; si sposava a 12-14 anni solo per avere dei figli e il marito veniva scelto dal padre. Lo schiavo dipendeva dal padrone, lavorava la terra, era nel commercio o al servizio di una famiglia sperando che il padrone lo liberasse, diventando un liberto, cioè un cittadino.
5. Religione, divertimenti e guerra Per i Romani, la religione era una religione di Stato e gli dei erano onorati con riti e sacrifici per il prestigio di Roma. Il sacerdote aveva rapporti con gli dei e il più importante era il Pontefice massimo. Le feste dei romani erano numerose, duravano settimane e gli imperatori capirono che i giochi, le lotte dei gladiatori e le corse dei cavalli servivano per ottenere la simpatia del popolo. Ogni cittadino romano era un soldato e credeva nel destino: la vita e la morte erano decise dagli dei.
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