IL TEMPO, NOI E LA STORIA - DIDATTICA INCLUSIVA 1
UNITÀ 3. L'EUROPA DEI SERVI DEI SIGNORI E DEI CASTELLI
  
             

TESTO BES
CAPITOLO 1 - I FRANCHI E IL PAPATO

1. L’Europa ai margini del mondo
Nell’Alto Medioevo i 3 grandi Imperi erano Bizantino, Islamico e Cinese. L’economia dell’Impero romano era scomparsa e si commerciavano sale, spezie, metalli, sete e oggetti orientali.
Con la crisi dei commerci le città dell’Europa del Nord scomparvero. Nell’Italia settentrionale le antiche città romane
sopravvivevano ma la popolazione era diminuita.
L’Europa era fatta di boschi, pascoli e paludi, i terreni coltivati erano pochi, i raccolti erano scarsi e c’erano le carestie.
La crisi colpì anche la politica perché non c’era più l’Impero romano e l’Europa era formata da territori autonomi.

2. La Chiesa sostituisce lo Stato
L’unica autorità rispettata era la Chiesa e nelle città l’unico a governare era il vescovo.
Tra tutti i vescovi il più importante era quello di Roma, che diventò papa, cioè capo di tutti i cristiani.
Nel 593, dopo l’invasione longobarda, papa Gregorio Magno organizzò la difesa contro i Longobardi e molti popoli barbari, come i Franchi, si convertirono al cattolicesimo.

3. I Franchi si alleano con la Chiesa
Nel 400, i Franchi si stabilirono nell’antica Gallia, cioè in Francia.
Erano organizzati in tribù con la stessa lingua.
La dinastia che regnava era quella dei Merovingi, dal nome del capo della famiglia, Meroveo.
Nel 498 re Clodoveo e i Franchi si convertirono al cattolicesimo.
Questa scelta favorì l’unione tra Franchi e Gallo-Romani e permise l’alleanza con la Chiesa.
Il potere dei re merovingi era limitato perché avevano dato ai conti grandi proprietà terriere, il compito di amministrare le regioni e di arruolare i soldati.
I conti più potenti erano i signori di Héristal, che governavano al posto del re e il primo di essi fu Pipino il Vecchio.

4. I Franchi, difensori della cristianità
All’inizio dell’VIII secolo, gli Arabi conquistarono la Spagna e cercarono di entrare in Francia. Nel 732 Carlo Martello, discendente di Pipino il Vecchio, sconfisse gli Arabi a Poitiers e sottomise in pochi anni tutta la Francia. Dopo la morte di Carlo, salì al trono il figlio Pipino detto il Breve per la sua bassa statura e nel 751, grazie al papa, diventò re. Con Carlo Magno, figlio di Pipino il Breve, iniziò la dinastia dei Carolingi.

5. Le origini dello Stato della Chiesa
In Italia i Longobardi stavano conquistando la Penisola.
Il papa Stefano II chiese aiuto a Pipino, che li sconfisse, e diede al papa il Lazio, la Romagna con Ravenna e le 5 città della pentapoli, cioè Rimini, Fano, Pesaro, Senigallia e Ancona.
Su questi territori, chiamati Patrimonio di San Pietro, nacque lo Stato della Chiesa e il papa si trovò a esercitare due poteri:
spirituale, in quanto era il capo della Chiesa cattolica;
temporale, poiché era sovrano dello Stato della Chiesa.
Nell’Impero romano d’Oriente l’imperatore governava anche la Chiesa, mentre nell’Impero romano d’Occidente la Chiesa governava anche lo Stato.


             


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