IL TEMPO, NOI E LA STORIA - DIDATTICA INCLUSIVA 1
UNITÀ 2. OCCIDENTE E ORIENTE
  
             

TESTO BES
CAPITOLO 1 - L’IMPERO BIZANTINO: GIUSTINIANO

1. L’erede della grandezza di Roma
Nel VI secolo, l’Impero romano d’Oriente, l’impero Bizantino, comprendeva: Grecia, Balcani, Asia minore, Siria, Palestina e Egitto.
La capitale era Costantinopoli, considerata la nuova Roma, ma nel 1453 venne conquistata dai Turchi.
L’Impero romano d’Oriente riuscì a sopravvivere mille anni in più di quello d’Occidente, grazie alla sua ricchezza economica, all’efficienza del suo Stato e alla sua unità linguistica.
La ricchezza economica veniva dall’agricoltura e dal commercio delle città orientali: Costantinopoli, Alessandria e Antiochia.
Negli scambi si usava il solido aureo, una moneta internazionale che rappresentava la forza dell’impero bizantino.

2. Il doppio potere dell’imperatore
L’imperatore aveva potere politico e religioso, infatti nominava il patriarca, cioè il vescovo di Costantinopoli, convocava i Concili ed era il custode della giusta interpretazione della fede cristiana.

3. Costantinopoli, la nuova Roma
Nel 330 l’imperatore Costantino fondò Costantinopoli e gli scambi tra l’Asia e l’Europa favorirono lo sviluppo economico della città, che importava la seta dalla Cina, il sale e le pellicce dalla Russia meridionale, i metalli dalla Germania e la lana dalla Spagna.
In cambio vendeva le sue stoffe colorate ricamate d’oro e i suoi famosi gioielli.

4. Il centro della vita politica: l’ippodromo
Il centro della vita politica di Costantinopoli era l’ippodromo, cioè la pista per la corsa dei cavalli, molto amata dai cittadini.
C’erano gli Azzurri che appoggiavano l’imperatore e la Chiesa ufficiale e i Verdi che sostenevano l’opposizione.
Nel 532 i Verdi si ribellarono contro l’imperatore Giustiniano e devastarono la città.
L’imperatore, convinto dalla moglie Teodora, decise di restare, mentre il generale Belisario fermò la rivolta.
Le donne erano importanti, infatti Teodora interveniva nelle scelte politiche, Sofia prese il posto del marito Giustino II, diventato pazzo e Irene fece accecare il figlio, per governare.

5. Lo splendore dell’Impero romano d’Oriente e l’opera di Giustiniano
Giustiniano fu il più grande imperatore d’Oriente e credeva nei valori romano-cristiani dell’Impero.
Fece scrivere il Corpus iuris civilis, una raccolta di tutte le leggi, che eliminava le leggi vecchie.
Voleva riunificare l’Impero romano, togliere ai barbari i territori occupati in Africa, in Italia e nella Spagna meridionale.
La guerra in Italia fu difficile e durò 20 anni perché gli Ostrogoti resistettero ma poi l’Italia divenne provincia dell’Impero d’Oriente e fu affidata a un governatore bizantino, l’esarca di Ravenna.
Giustiniano riunificò il Mediterraneo ma i confini rimasero minacciati da molte popolazioni e le spese militari impoverirono lo Stato.
Giustiniano morì nel novembre del 565.

6. L’arte bizantina
I Bizantini furono maestri nel mosaico, un’antica tecnica per fissare frammenti di marmo o di vetro.
Le pareti interne delle chiese erano ricoperte da tessere di pietra o di vetro colorato che davano una luce particolare.
Lo scopo dei Bizantini era di far riflettere i fedeli sulla bellezza di Dio, infatti il contrasto tra la semplicità dell’esterno e la ricchezza dell’interno diceva che la vera ricchezza è interiore.
Tra il V e il VI secolo a Ravenna furono costruiti edifici religiosi come San Vitale, con i famosi mosaici di Giustiniano e Teodora, Sant’Apollinare Nuovo, Sant’Apollinare in Classe e il Mausoleo di Galla Placidia.


             


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