IL TEMPO, NOI E LA STORIA - DIDATTICA INCLUSIVA 1
UNITÀ 5. CRISTIANESIMO E ISLAM: UN CONFRONTO SU TRE CONTINENTI
  
             

TESTO BES
CAPITOLO 3 - IL MONDO DI GENGIS KHAN E DI MARCO POLO

1. Le origini dei Mongoli e le conquiste di Gengis Khan
I Mongoli costruirono l’impero più grande della storia. Erano un popolo di pastori nomadi che vivevano nelle steppe dell’Asia centrale, terre poco adatte all’agricoltura e perciò allevavano pecore e cavalli e praticavano la caccia e la guerra.
I Mongoli erano divisi in tribù comandate da un capo detto khan e la loro religione era sciamanica, cioè considerava divini cose, animali e persone ed era guidata da guaritori detti sciamani.
Temujin era il figlio di un principe che nel 1197 venne eletto khan e unì tutti i popoli della steppa.
Nel 1206 i nobili gli affidarono un immenso territorio e così Temujin prese il nome di Gengis Khan, che significa oceano.

2 I Mongoli dopo Gengis Khan

Gengis Khan morì improvvisamente nel 1227 ma i suoi successori continuarono le conquiste per cinquanta anni.
A metà del XIV secolo, l’Impero si divise in 4 regni, detti khanati:
khanato del Gran Khan, cioè la Cina;
khanato di Chagatai, cioè il Turkestan;
khanato di Ilkhan, ovvero la Persia;
khanato Qipciaq, cioè la Russia.

3 La Cina, una storia di dinastie
Nel III secolo a.C., la dinastia Qin diede il nome alla Cina e costruì la Grande Muraglia.
Nel X secolo prese il potere la dinastia Song con cui la Cina ebbe un grande sviluppo economico e un aumento della popolazione. Venne perfezionata la coltivazione del riso, del tè, la produzione della seta e l’allevamento degli animali. Si diffusero invenzioni come cartamoneta, stampa, bussola e polvere da sparo.
Nel XIII secolo il nipote di Gengis Khan, Qubilai Khan, conquistò la Cina, fondò la dinastia Yuan e scelse come capitale Pechino. I Mongoli non erano interessati all’agricoltura, perciò sfruttarono i contadini per costruire palazzi e imposero pesanti tasse.
I contadini, appoggiati dai proprietari terrieri e dagli intellettuali, scatenarono rivolte che sconfissero i mongoli.
L’ultimo imperatore fu cacciato nel 1368 e tornò al potere la dinastia cinese dei Ming, che governò fino al 1644.
In questo periodo rifiorirono l’artigianato, l’agricoltura e le arti.

4. Commerci e scambi transcontinentali: i missionari cristiani e Marco Polo
Poiché i Mongoli avevano favorito le comunicazioni e i commerci, il papato diffuse il messaggio cristiano in Oriente.
I primi Europei a raggiungere la Cina furono i missionari, come Giovanni da Pian del Carpine, che scrisse la Storia dei Mongoli. Tra i mercanti italiani che arrivarono in Oriente c’erano i due fratelli veneziani Niccolò e Matteo Polo e il figlio di Niccolò, Marco Polo, che raggiunsero la Cina e furono ospiti alla corte di Qubilai Khan. Marco svolse diversi compiti per l’imperatore ed entrò in contatto con la civiltà cinese.
Tornato a Venezia, fu fatto prigioniero dai Genovesi e in carcere incontrò Rustichello da Pisa, uno scrittore, che ascoltò il suo viaggio e, affascinato da quei racconti, scrisse Il Milione.
Il Milione ebbe subito un grande successo e fu tradotto in varie lingue. Ogni regione della Cina è descritta per il paesaggio,
il clima, la flora, la fauna, le caratteristiche della popolazione.


             


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