TESTO BES CAPITOLO 3 - L’IMPERO DI FEDERICO II
1. La vita e le passioni di un grande imperatore Federico II nacque a Jesi nel 1194, visse in Sicilia, dove convivevano musulmani, cristiani, greci ed ebrei, mentre a Palermo frequentò intellettuali e artisti. Nel 1220 venne incoronato imperatore da papa Onorio III. Federico voleva fondare un Impero che avesse come centro l’Italia meridionale, in particolare la Sicilia e perciò scelse come capitale Palermo, dove fece costruire una magnifica reggia. Federico favorì la cultura e in Sicilia nacque la letteratura italiana. I poeti della scuola siciliana furono i primi ad abbandonare il latino e a scrivere nella lingua del popolo, il volgare.
2. Il progetto di Federico II Federico II riprese il progetto di suo nonno Federico I Barbarossa, cioè creare un Impero capace di sconfiggere tutti i nemici, ma trascurò la Germania e si occupò dell’Italia. Stabilì che tutti i poteri dello Stato erano nelle mani del sovrano, quindi i nobili e i feudatari perdevano parte del loro potere. Federico mise nel governo dei funzionari che ebbero un’adeguata formazione e aprì l’università di Napoli, famosa in tutta Europa.
3. Federico II contro tutti La politica di Federico II incontrò l’opposizione di papa Onorio III, che temeva che lo Stato di Federico diventasse troppo forte. Nel 1227 Onorio III morì e gli successe Gregorio IX, che scomunicò Federico II, perché rinviava la partenza della quinta crociata. L’imperatore decise di partire, ma invece di combattere preferì fare un accordo con il sultano, che promise di restituire Gerusalemme ai cristiani. Gregorio IX si scandalizzò per questo e spinse i baroni meridionali e i Comuni contro l’imperatore, perché i nobili e i comuni non volevano perdere il loro potere. Negli ultimi anni del suo regno l’imperatore affrontò molti nemici. Il primo con cui si scontrò fu suo figlio, Enrico VII, al quale aveva dato il governo della Germania. Con l’appoggio dei Comuni italiani, Enrico si ribellò al padre, ma l’imperatore lo sconfisse e lo rinchiuse in un castello, dove morì suicida. Poi ci fu lo scontro con i Comuni, in cui prima Federico II vinse a Cortenuova, ma poi fu battuto dai Guelfi presso Parma. Nel 1250 Federico morì improvvisamente e con la sua morte fallì il sogno di un impero universale.
4. Il Regno di Sicilia dopo la morte di Federico II Dopo la morte di Federico II il papa chiamò Carlo d’Angiò, fratello del re di Francia, a governare Napoli e la Sicilia. Questa scelta provocò la ribellione di Manfredi, figlio di Federico, che nel 1266 si scontrò con Carlo a Benevento, dove morì. In seguito un nipote di Federico II, Corradino di Svevia, affrontò re Carlo, ma venne sconfitto a Tagliacozzo nel 1268. Carlo d’Angiò spostò la capitale del regno da Palermo a Napoli e aumentò le tasse, e anche per questo nel 1282 i Siciliani chiamarono a governare il re spagnolo Pietro III d’Aragona. Questa rivolta, chiamata Vespri siciliani, finì con la cacciata dei Francesi e la Sicilia passò così sotto il potere degli Aragonesi, cioè degli Spagnoli, e il resto dell’Italia meridionale rimase sotto il potere degli Angioini, cioè dei Francesi.
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