IL TEMPO, NOI E LA STORIA - DIDATTICA INCLUSIVA 2
UNITÀ 6. LA RIVOLUZIONE FRANCESE E L'ETÀ NAPOLEONICA
  
             

TESTO BES
CAPITOLO 1 - LA RIVOLUZIONE FRANCESE: LA CADUTA DELLA MONARCHIA

1. La crisi della monarchia
Nel 1492 iniziò l’Età moderna e Colombo scoprì l’America.
Nel 1789 iniziò l’Età contemporanea con la Rivoluzione francese, che portò grandi cambiamenti.
Prima del 1789 la società era divisa in 3 gruppi, chiamati stati: clero, nobiltà e Terzo stato.
Gli uomini non erano uguali di fronte alla legge, perché clero e nobiltà possedevano le terre, non pagavano le tasse allo Stato ma le chiedevano al popolo.
Alla fine del 1700 in Francia ci fu una grave crisi economica, perché uscivano molti soldi sia per le spese militari che per i costi della corte del re a Versailles.
Le tasse aumentarono e il Terzo stato protestò perché era l’unico a pagarle, così i ministri delle Finanze imposero le tasse anche alla nobiltà e al clero, che chiesero al re Luigi XVI la convocazione degli Stati Generali, cioè l’assemblea che riuniva i rappresentanti dei tre ordini.

Gli Stati Generali si riunirono a Versailles il 5 maggio 1789. Fino ad allora ogni ordine aveva espresso un voto e così nobiltà e clero avevano sempre la maggioranza.
Perciò il Terzo stato chiese che ogni rappresentante potesse esprimere un proprio voto, ma il sovrano rifiutò la richiesta perché non voleva perdere l’appoggio della nobiltà e del clero e sciolse l’assemblea degli Stati Generali.
Il Terzo stato si riunì nella Sala della pallacorda, dove giurò di dare alla Francia una Costituzione.
Nacque così l’Assemblea Nazionale Costituente, approvata da Luigi XVI, che invitò nobiltà e clero a partecipare.

2. Esplode la Rivoluzione e abolisce i privilegi
Quando il popolo parigino scoprì che il re stava raccogliendo l’esercito per sciogliere l’Assemblea Costituente, si ribellò e assalì la Bastiglia, il carcere dei prigionieri politici.
Il 14 luglio 1789 iniziò la Rivoluzione francese:
- i rivoluzionari vinsero e i prigionieri furono liberati;
- nelle campagne molti castelli vennero saccheggiati e i nobili furono massacrati;
- i rivoluzionari organizzarono la Guardia Nazionale, comandata da La Fayette.
Il 4 agosto 1789 l’Assemblea Nazionale Costituente votò la fine di tutti i privilegi del clero e dei nobili e approvò la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino, che si fondava sui 3 princìpi della Rivoluzione francese: libertà, uguaglianza e fraternità.
Luigi XVI fu costretto a firmare questo documento.
Nella notte tra il 20 e il 21 giugno 1791 il re e la sua famiglia tentarono di fuggire, ma furono scoperti e riportati a Parigi.
Nel settembre 1791 fu approvata la Costituzione, in cui i poteri dello Stato furono divisi:
- il potere esecutivo venne dato al re, che governava con le leggi;
- il potere legislativo fu affidato a un’assemblea, eletta solo da chi aveva una certa ricchezza;
- il potere giudiziario fu dato a dei giudici.
La Francia diventò una monarchia costituzionale.
L’Assemblea Costituente cambiò anche l’organizzazione del clero: vennero aboliti tutti gli ordini religiosi non utili per la società; parroci e vescovi dovevano giurare fedeltà alla Costituzione.
Papa Pio VI non accettò queste condizioni, ma una parte del clero decise di giurare e così nacque una divisione tra il clero giurato e il clero refrattario che, insieme a molti contadini cattolici, si schierò contro la rivoluzione.
Nel 1791 l’Assemblea Nazionale Costituente venne sciolta e fu eletta l’Assemblea Legislativa, che fu il primo Parlamento francese da cui nacquero destra e sinistra, per indicare la posizione dei deputati in Parlamento:
- a destra sedevano i foglianti, che erano i più vicini al re;
- al centro sedeva la palude, formata da deputati che votavano o con la destra o con la sinistra;
- a sinistra sedevano i giacobini, che erano i più vicini al popolo e si divisero in:
girondini di destra, perché rappresentavano la ricca borghesia;
montagnardi, che rimasero a sinistra ed erano i rivoluzionari più violenti, come Robespierre, Danton e Marat.

3. La guerra e la proclamazione della Repubblica
In tutta Europa i sovrani avevano paura delle idee rivoluzionarie e così Prussia, Austria e Regno di Sardegna organizzarono un’alleanza per ridare il potere assoluto a Luigi XVI.
Iniziò un lungo periodo di guerra, che si concluse nel 1815. La Francia dei rivoluzionari venne sconfitta più volte ed il popolo era convinto che la colpa fosse dei generali e del re.
Nell’agosto del 1792 il re e la sua famiglia vennero catturati e imprigionati.
Il 20 settembre, le truppe francesi vinsero contro l’esercito prussiano a Valmy e fu stabilita una nuova assemblea, chiamata Convenzione Nazionale, che mise fine alla monarchia e il 21 settembre 1792 proclamò la Repubblica.
Luigi XVI e Maria Antonietta vennero decapitati con la ghigliottina.


             


  Editrice La Scuola © Tutti i diritti riservati