IL TEMPO, NOI E LA STORIA - DIDATTICA INCLUSIVA 2
UNITÀ 7. L’ETÀ DELLA RESTAURAZIONE E DEL ROMANTICISMO
  
             

TESTO BES
CAPITOLO 1 - L'EUROPA DEL CONGRESSO DI VIENNA

1. Il Congresso di Vienna
Il 1 novembre 1814 iniziò il Congresso di Vienna, dove parteciparono l’Inghilterra, l’Austria, la Russia, la Prussia e tutti gli Stati d’Europa.
Le grandi potenze volevano ristabilire la situazione politica precedente alla rivoluzione francese.
Il Congresso seguì 2 principi:
- legittimità: ogni Stato doveva essere restituito al proprio re;
- equilibrio: nessuno Stato doveva rafforzarsi troppo rispetto agli altri.
L’impero di Napoleone fu diviso tra i Paesi vincitori.
L’Italia rimase divisa in molti Stati: il Regno di Sardegna prese la Repubblica di Genova; la Lombardia e il Veneto furono uniti nel Regno Lombardo-Veneto, sotto l’Austria.
A capo del Granducato di Toscana e nei ducati di Parma, Modena, Lucca e Massa vennero eletti sovrani legati all’Austria. Al centro Italia c’era lo Stato della Chiesa e nel sud il Regno delle Due Sicilie con Ferdinando I di Borbone.
Con il Congresso di Vienna la Francia tornò a Luigi XVIII; la Spagna a Ferdinando VII di Borbone; il Regno di Prussia perse la Polonia, ma acquistò Sassonia e Renania; l’Olanda acquistò il Belgio: nacquero i Paesi Bassi.
Nacque la Confederazione Germanica formata da 39 Stati sotto la presidenza dell’Austria; l’Impero d’Austria, con Francesco I d’Asburgo, ebbe il controllo di quasi tutta l’Italia e la Russia acquistò la Finlandia e la Polonia.
Nel 1815 le decisioni del Congresso di Vienna vennero rafforzate con il patto della Santa Alleanza: nel caso di una rivoluzione, le grandi potenze sarebbero intervenute con i loro eserciti. Aderirono Russia, Prussia, Austria, Inghilterra e Francia.

2. Restaurazione e opposizione
Durante l’età della Restaurazione le potenze vincitrici rifiutarono i valori della Rivoluzione francese e le idee moderne. La Chiesa condannò la libertà di pensiero, di stampa e la separazione dello Stato dalla Chiesa.
Durante la Restaurazione nacquero gruppi di:
- reazionari, che erano coloro che volevano l’Antico regime;
- conservatori, che erano come i reazionari, ma più moderati. In molti Paesi contro i reazionari e i conservatori si formarono dei movimenti di protesta con ideali di libertà, uguaglianza e fratellanza: nacque l’idea di nazione.
I liberali, democratici e patrioti sostenevano questi ideali.
I liberali volevano una Costituzione e un Parlamento e chiedevano il suffragio censitario, cioè il diritto di voto per chi aveva un certo livello di ricchezza.
I democratici volevano la Repubblica e il suffragio universale, cioè il voto per tutti, mentre i patrioti chiedevano l’indipendenza nazionale, cioè il diritto per ogni popolo di vivere libero.

3. Un nuovo movimento culturale: il Romanticismo
Il Romanticismo nacque in Germania alla fine del 1700 e si diffuse in tutta Europa.
Il Romanticismo esaltava il sentimento, la fantasia e la creatività, influenzò la letteratura, la filosofia, la pittura, la musica e la lotta per l’indipendenza nazionale. Secondo i romantici i popoli dovevano essere liberi.
I romanzi storici più famosi furono Ivanhoe di Walter Scott e I promessi sposi di Alessandro Manzoni.
Con il Romanticismo i giovani vennero affascinati dal dolore, dalla solitudine, dalla malinconia e dall’amore.
L’amore poteva nascere anche per la patria.
I termini patria e nazione avevano lo stesso significato: patria deriva da «padre» e indica la terra d’origine; nazione viene dal verbo «nascere» e indica il luogo in cui l’uomo nasce. La nazione è formata da un popolo, che vive all’interno di confini stabiliti. Gli abitanti della stessa nazione hanno in comune la storia, la lingua, il territorio e la religione.
Con il diffondersi dell’idea di patria, quei popoli che ancora non avevano un proprio Stato cominciarono a desiderarlo. Fu questo il caso dell’Italia e della Germania.

4. Le società segrete: Massoneria e Carboneria
Nell’età della Restaurazione la censura impediva la politica.
Le forze di opposizione si organizzarono in società segrete come la Massoneria, che nacque nel Medioevo.
I massoni credevano che Dio fosse l’architetto dell’universo e, una volta creato il mondo, trascurava le faccende umane.
La Massoneria si scontrò con gli Stati assoluti e con la Chiesa cattolica.
Le associazioni massoniche, chiamate Logge, incominciarono a diventare segrete. La Carboneria fu una delle società segrete italiane, con i Federati, i Sublimi Maestri Perfetti, gli Adelfi.
La Carboneria nacque nel Regno di Napoli e tra l’esercito francese, dove era molto diffusa la Massoneria.
La sua struttura gerarchica prevedeva 3 gradi: gran maestro, maestro, apprendista.
L’obiettivo era la Costituzione liberale.
I membri delle società segrete venivano dalla borghesia cittadina e molti erano militari.
I contadini si interessavano dei raccolti e non dello Stato.


             


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