TESTO BES CAPITOLO 1. L'UMANESIMO E IL RINASCIMENTO
1. Verso una nuova cultura: i protagonisti La cultura del Medioevo fu religiosa perché gli uomini di cultura facevano parte della Chiesa e spesso erano monaci, cioè dedicavano la loro vita alla religione. Nel 1300 nei Comuni italiani si affermarono gli «uomini nuovi», cioè mercanti, banchieri e giuristi. Nella letteratura gli autori più famosi furono Petrarca e Boccaccio e nella pittura Giotto. Petrarca fu poeta e studioso dei testi classici. Boccaccio scrisse il Decameron, una raccolta di novelle. Giotto di Bondone, negli affreschi ad Assisi, rappresenta san Francesco sulle colline umbre.
2. Una nuova cultura: l’Umanesimo L’Umanesimo si diffuse nelle città italiane del 1400 e si basava sull’interesse per gli autori classici e per l’uomo. Gli studiosi si dedicarono alle humanae litterae, cioè alla letteratura e nacque la filologia, cioè lo studio dei testi. Gli umanisti consideravano il Medioevo un’epoca buia per l’ignoranza e vedevano i classici greci e latini come modello. Umanesimo e Rinascimento sono sinonimi.
3. Una cultura laica ma non antireligiosa Gli umanisti pensavano che l’uomo fosse libero e signore della natura; la religione era importante, ma l’uomo poteva servire Dio anche senza ritirarsi in un monastero; la Bibbia conteneva le verità religiose ma non quelle dell’universo, che bisognava cercare nella natura. Così iniziò una cultura laica, cioè libera dalla religione.
4. L’età del Rinascimento I centri più importanti del Rinascimento furono Firenze e Roma. Il Rinascimento nacque in Italia e durò fino a metà del 1500. In Italia: la cultura classica era presente; c’erano città libere; si sviluppava l’artigianato. Gli studi erano di: arte, letteratura, scienza, tecnica e politica. Si diffuse il mecenatismo, cioè i signori proteggevano e mantenevano artisti e studiosi. Un grande mecenate fu il signore di Firenze Lorenzo de’ Medici, detto il Magnifico.
5. Le arti figurative e la letteratura Nel Rinascimento in Italia vennero realizzate splendide opere d’arte. Si possono oggi ammirare palazzi, ville e chiese con immense cupole, come quella di Santa Maria del Fiore a Firenze di Brunelleschi o quella di San Pietro a Roma di Michelangelo. L’architetto Andrea Palladio realizzò ville e chiese come San Giorgio Maggiore e del Redentore a Venezia. Nella scultura e nella pittura veniva rappresentata l’espressione del corpo e del volto, come nel David di Donatello. Nella pittura fu scoperta la prospettiva. Uno dei più grandi pittori fu Raffaello Sanzio, che realizzò affreschi come la Scuola di Atene. Michelangelo unì pittura e scultura e dipinse figure che sembravano statue come Mosè, il David e la Pietà. Nel Rinascimento ci fu l’unione fra le scienze e l’arte. Leonardo da Vinci utilizzò nuove tecniche di pittura e dipinse capolavori come la Gioconda. La letteratura si interessò alla politica e alla storia. I più famosi scrittori furono: Ludovico Ariosto, Francesco Guicciardini e Niccolò Machiavelli.
6. La stampa a caratteri mobili L’invenzione della stampa a caratteri mobili fu realizzata in Germania da Johann Gutenberg, che nel 1455 stampò il primo libro intero, la Bibbia. Fino al 1500 il più importante centro di stampa fu Venezia, poi Parigi e Anversa.
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