IL TEMPO, NOI E LA STORIA - DIDATTICA INCLUSIVA 2
UNITÀ 8. L'EUROPA DELLE NAZIONI
  
             

TESTO BES
CAPITOLO 2 - L’UNIFICAZIONE ITALIANA E TEDESCA

1. La politica di Cavour
Dal 1849 al 1859 ci fu un periodo di sviluppo economico e politico.
Camillo Benso conte di Cavour nacque nel 1810, studiò economia e viaggiò molto. Nel 1848 venne eletto deputato e divenne ministro dell’Agricoltura, del Commercio e dell’Industria. Nel 1852 fu eletto presidente del Consiglio dei ministri e ministro delle Finanze. Una delle sue idee era la separazione della Chiesa dallo Stato, secondo il principio «libera Chiesa in libero Stato».
Cavour si occupò di rafforzare l’economia del Regno: furono firmati trattati commerciali con l’Inghilterra, il commercio con l’estero triplicò; la rete ferroviaria del Piemonte divenne la più estesa d’Italia; furono realizzati canali di irrigazione e aperte nuove banche.
Tra il 1851 e il 1853, a Belfiore, una decina di patrioti vennero fucilati o impiccati.
Nel 1857 Carlo Pisacane liberò 300 prigionieri dal carcere dell’isola di Ponza e sbarcò a Sapri, una cittadina tra Campania e Basilicata. La popolazione non collaborò e avvisò la polizia. Pisacane, attaccato dalle guardie borboniche e dai contadini, rimase ferito e si uccise.
Nel 1853 scoppiò la guerra di Crimea: da un lato c’erano Francia, Inghilterra e Turchia, dall’altra l’Impero russo.
L’obiettivo delle nazioni alleate era quello di fermare l’Impero russo. Nel 1854 Cavour inviò truppe del Regno di Sardegna.
L’epidemia tra le truppe della fortezza di Sebastopoli causò molte vittime e nel 1855 i Russi si arresero.
Nel 1856 ci fu il Congresso di pace a Parigi e si discusse dell’indipendenza italiana.

2. La seconda guerra d’indipendenza
Dopo il Congresso, l’alleanza tra Cavour e Napoleone III aumentò, ma Felice Orsini, un repubblicano italiano, gettò una bomba contro l’imperatore perché voleva punirlo per aver inviato le truppe francesi contro la Repubblica romana.
Napoleone III si salvò e Orsini venne condannato a morte.
Nel 1858 a Plombières Cavour strinse con Napoleone III degli accordi segreti:
– Napoleone III interveniva se l’Austria dichiarava guerra al Regno di Sardegna;
– il Regno di Sardegna cedeva alla Francia Nizza e Savoia;
– l’Italia rimaneva divisa in: Regno dell’Alta Italia ai Savoia; Regno dell’Italia centrale; Stato Pontificio e Regno delle Due Sicilie.
Cavour, per far dichiarare guerra all’Austria, inviò in Lombardia truppe e volontari, tra cui i Cacciatori delle Alpi con Garibaldi. Il 23 aprile 1859 l’Austria mandò un ultimatum, dove chiedeva al Regno di Sardegna di allontanare l’esercito ma Cavour lo respinse.
Napoleone III vinse a Palestro e Magenta mentre Garibaldi combatteva a Varese e a San Fermo.
Napoleone III e Vittorio Emanuele II entrarono a Milano mentre i combattimenti proseguivano in Lombardia a Solferino e San Martino.
A Firenze, Parma, Modena e Bologna nacquero i governi provvisori e venne richiesta l’unione al Regno di Sardegna.
Napoleone III ebbe paura, perché la guerra aveva provocato rivolte in Italia; Prussia e Russia minacciavano di aiutare l’Austria; i cattolici francesi protestavano perché il papa era in pericolo e in Francia la guerra era odiata a causa dei molti morti. Napoleone III firmò un armistizio a Villafranca con la fine della seconda guerra d’indipendenza, mentre Cavour si dimise.
La Lombardia e l’Italia centrale si unirono al Regno di Sardegna, che diede alla Francia Nizza e Savoia. Questi cambiamenti furono decisi da plebisciti, cioè dal voto del popolo.

3. La spedizione dei Mille
In Sicilia, Francesco Crispi, Rosolino Pilo e Giuseppe Garibaldi organizzarono una spedizione in Sicilia e il 5 maggio 1860, i Mille, guidati da Garibaldi partirono da Quarto, raggiunsero Marsala e occuparono Palermo.
Con la battaglia di Castelfidardo vennero tolte al papa l’Umbria e le Marche e il 26 ottobre Vittorio Emanuele incontrò a Teano Garibaldi, che consegnò i territori. Il 6 giugno del 1861 Cavour moriva e il 17 settembre 1861 il Parlamento di Torino proclamò Vittorio Emanuele II primo re d’Italia.

4. L’unificazione tedesca
Nel 1815, al Congresso di Vienna, le potenze avevano riconosciuto la Confederazione Germanica, formata da 39 Stati tra cui la Prussia. Nel 1862 in Prussia Otto von Bismarck divenne presidente del Consiglio. Egli voleva unire la Germania.
Così dichiarò guerra all’Austria e il 3 luglio 1866 si scontrarono a Sadowa, dove i Prussiani sconfissero gli Austriaci.
Con la pace di Praga la Germania venne divisa in Confederazione del Nord, diretta dal re di Prussia e Confederazione del Sud, indipendente dalla Prussia.
L’Italia combatté con la Prussia e ottenne il Veneto.
La Francia era preoccupata perché Bismarck voleva l’Alsazia e la Lorena, abitate da popolazioni di lingua tedesca.
Il 19 luglio 1870 Napoleone III dichiarò guerra alla Prussia ma i Francesi furono sconfitti a Sedan e Napoleone III fu fatto prigioniero. Il 4 settembre 1870 Parigi si ribellò e proclamò la Terza Repubblica.
Il Governo repubblicano firmò la pace con la Prussia e la Francia, diede alla Germania l’Alsazia e la Lorena e pagò una grande somma di denaro.
Guglielmo I diventò imperatore di Germania, dando vita al Secondo Reich, cioè al Secondo Impero tedesco.
Le condizioni di pace stabilite dalla Prussia causarono una rivolta a Parigi, chiamata la Comune di Parigi. I comunardi rivoluzionari erano operai. La rivolta dei parigini spaventò la borghesia e i nobili, così il governo francese iniziò una dura repressione.


             


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