TESTO BES CAPITOLO 3 - LA DIFFUSIONE DELLA RIFORMA PROTESTANTE
1. La predicazione di Calvino Giovanni Calvino nacque nel 1509 in Francia e studiò filosofia nell’Università di Parigi. Fra il 1533 e il 1534 Calvino diventò protestante e venne perseguitato per la sua fede. Il re di Francia Francesco I aveva infatti stabilito punizioni severe contro i protestanti francesi e così Calvino fu costretto a rifugiarsi in Svizzera. Nel 1536 egli pubblicò la sua opera più importante: Istituzione della religione cristiana. Calvino credeva nella predestinazione, cioè pensava che Dio decidesse il destino degli uomini e che un comportamento giusto e buono non poteva salvare l’anima, ma poteva essere un segno del volere di Dio. Calvino, quindi, non incoraggia alla rassegnazione, ma piuttosto a una vita attiva. Nel 1536 Calvino decise di fermarsi a Ginevra, città protestante. La Svizzera era diversa dalla Germania perché c’erano città libere, organizzate in repubbliche, come Ginevra, dove Calvino diventò pastore e fondò una Chiesa con l’obiettivo di creare una repubblica di santi, cioè uno Stato in cui tutti i cittadini dovevano impegnarsi per la gloria di Dio.
2. L’origine della Chiesa anglicana Il re d’Inghilterra Enrico VIII approfittò della Riforma per liberare l’Inghilterra dalla Chiesa di Roma, perché voleva controllare il clero e impadronirsi delle sue proprietà e delle tasse che gli Inglesi pagavano alla Chiesa. Così nacque una religione nazionale: l’anglicanesimo. All’inizio Enrico VIII era contrario alle idee di Lutero e il papa gli aveva dato il titolo di «difensore della fede». Enrico VIII però voleva divorziare da Caterina d’Aragona che non riusciva a dargli un erede maschio. Papa Clemente VII si rifiutò di annullare il matrimonio e così Enrico VIII chiese l’annullamento all’arcivescovo di Canterbury e sposò Anna Bolena. Quando il papa minacciò di scomunicarlo, Enrico si oppose con l’Atto di Supremazia, che stabiliva che il re era l’unico capo della Chiesa d’Inghilterra. Nacque così la Chiesa anglicana, cioè inglese, che restò fedele a quasi tutti i valori cattolici. Dal 1534 in poi il re scelse i vescovi, bloccò il pagamento delle tasse a Roma, chiuse i conventi e l’inglese sostituì il latino nei riti. I cattolici che non accettarono le decisioni di Enrico VIII vennero condannati a morte, tra cui il cancelliere del re Tommaso Moro. Dopo la morte di Enrico VIII, la Chiesa anglicana abbandonò il cattolicesimo e si avvicinò al calvinismo.
3. Bilancio della Riforma protestante La Riforma protestante divise la Chiesa cristiana in tre parti: cattolica, protestante e ortodossa. I protestanti restarono organizzati in Chiese diverse: - la Chiesa luterana in Germania, Danimarca, Svezia, Norvegia e Lituania; - la Chiesa calvinista in Svizzera, Paesi Bassi e Regno di Scozia; - la Chiesa anglicana nel Regno d’Inghilterra, ma una parte dell’Irlanda restò cattolica. Con la Riforma protestante iniziò un periodo di intolleranza e di guerre di religione; infatti gli Stati cattolici e protestanti si scontrarono in sanguinose guerre.
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