IL TEMPO, NOI E LA STORIA - DIDATTICA INCLUSIVA 2
UNITÀ 1. LE ORIGINI DEL MONDO MODERNO
  
             

TESTO BES
CAPITOLO 3 - LE CIVILTÀ PRECOLOMBIANE: GLI AMERINDI

1. L’origine degli Amerindi
Nel Nuovo Mondo, gli Europei incontrarono gli Indios, che oggi vengono chiamati Amerindi. La loro origine risale alla preistoria, in Siberia, dove ci fu una glaciazione e il mare creò un ponte tra Asia e America.
Così nacquero i Maya, gli Aztechi e gli Incas, che gli Europei consideravano selvaggi ed arretrati.
Finita la glaciazione, il passaggio venne coperto dall’acqua.
Tutte le grandi civiltà amerindie avevano in comune le lingue, i sacrifici umani e i templi a forma di piramide; non conoscevano il cavallo, la ruota e l’aratro e vivevano in piccoli villaggi.

2. La civiltà maya
I Maya era il popolo che abitava l’America da più tempo nello Yucatán, Honduras e Guatemala; vivevano in città-Stato, governate da un sovrano che era anche sacerdote.
La società maya era a piramide: sotto al re c’erano i nobili e i sacerdoti, poi venivano i contadini, i mercanti, i guerrieri e infine gli schiavi.
La principale attività era l’agricoltura ma era molto sviluppato anche il commercio. I Maya erano esperti in astronomia e avevano creato un calendario molto preciso.
Avevano una scrittura e un sistema di numeri con lo zero, adoravano il dio del Sole, della Pioggia, della Guerra.

3. La civiltà azteca
Gli Aztechi erano nomadi che si stabilirono in Messico e fondarono la capitale Tenochtitlán.
La società azteca era come una piramide: sotto il re c’erano i sacerdoti, la nobiltà, i liberi e infine i servi e gli schiavi.
Gli Aztechi erano politeisti, il dio più potente era quello “del Sole e della Guerra” e i sacrifici umani erano importanti.
L’economia si basava sull’agricoltura ed erano abili tessitori.
L’alimentazione era a base di mais.
Per i commerci non usavano monete, ma piume di pappagallo o
chicchi di cacao. Lavoravano l’oro e l’argento.

4. La civiltà inca
Tra il 1400 e il 1500 gli Incas fondarono un impero nelle Ande con capitale Cuzco, a 3500 metri d’altezza.
La società inca aveva a capo l’imperatore, l’inca, che aveva il potere religioso, politico e militare; sotto di lui c’erano la nobiltà maggiore, formata dai capi religiosi, politici e militari;
la nobiltà minore, che governava le regioni dell’Impero;
e infine il popolo, che doveva lavorare per la società.
La terra era così divisa:
- una parte era del re per i bisogni dello Stato;
- una parte per svolgere le funzioni religiose;
- una parte per la comunità e ripartita tra le famiglie.
Sulle montagne la vita era difficile, ma questo popolo riuscì a coltivare la terra, irrigare i campi e commerciare.
I cibi più importanti erano le patate e il mais e allevavano i porcellini d’India e il lama.
Gli Incas producevano gioielli d’oro, abbellivano le città con i templi e avevano un esercito molto forte.
Erano politeisti e la divinità più importante era il dio Sole, detto Inti.

5. La conquista spagnola
Dopo i primi viaggi, i conquistadores presero i territori americani e nel 1519 il primo a sbarcare in Messico fu Hernán Cortés.
Gli Aztechi avevano archi, frecce, spade e lance, mentre gli Spagnoli possedevano armi da fuoco, corazze e cavalli.
L’imperatore azteco Montezuma II non combatté contro Cortés, perché pensava che fosse un dio e nel 1521, quando gli Aztechi si ribellarono, era troppo tardi: Montezuma morì durante la rivolta e gli Spagnoli conquistarono Tenochtitlán.
Nel 1531 gli Spagnoli, guidati da Francisco Pizarro, invasero
i territori degli Incas.
Dopo avere sconfitto i due fratelli pretendenti al trono, nel 1533 Pizarro occupò la capitale Cuzco.
I ribelli resistettero fino al 1572, quando l’imperatore Tupac Amaru fu decapitato.


             


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